Confederations Cup, Brasile in finale: tra samba e brividi, piegato l'Uruguay

di Luca Losito. Niente Maracanazo, nessun dramma sportivo nazionale, niente di niente. Tutto è andato secondo i pronostici, nonostante qualche brivido di troppo, in Finale la vincente di Spagna e Italia affronterà il temibile Brasile di Felipe Scolari. Nella semifinale di Belo Horizonte, i verdeoro battono 2-1 l'Uruguay di Tabarez, dopo una sfida al cardiopalma per i tanti tifosi brasiliani presenti sugli spalti. Dal dramma all'euforia, spot ideale per fotografare quello che è il calcio: gioia e disperazione, trionfo e sconfitta, l'uno accanto all'altro, sempre e comunque. La gara è un turbinio di emozioni, sin da subito: al 13' Forlan si fa parare un rigore da Julio Cesar, poi al 41' è Fred a siglare il primo vantaggio dopo una prima frazione di gara molto tattica. Nella ripresa la strada sembra spianata per i verdeoro, ma ci pensa il Matador a riequilibrare il discorso: 3' dopo l'inizio del secondo tempo, Cavani beffa Julio Cesar con un gran destro. Dopo il pari, però, l'Uruguay non riesce a far altro che difendersi e vicino al fotofinish crolla: all'86' Paulinho approfitta di un buco nella difesa uruguagia e su corner infila di testa il 2-1 finale. Non succede altro, il Brasile elimina il grintoso Uruguay e resta in corsa per quella che sarebbe la terza Confederations Cup consecutiva in caso di vittoria. Spagna e Italia permettendo, ovviamente. Soprattutto non ditelo alle Furie Rosse, che negli ultimi anni da cannibali hanno mancato solo questo trofeo, di sicuro molto meno prestigioso di Europei, Mondiali e Champions centrati negli ultimi anni.

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