F1: Mansell compie 60 anni



di Piero Ladisa - L’8 agosto 1953 nasce ad Upton-upon-Severn, paese della contea di Worcestershire nella Regione delle Midlands Occidentali, Nigel Mansell considerato uno dei fuoriclasse della F1. Soprannominato il “Leone d’Inghilterra”, Ayrton Senna disse di lui: « Se è in giornata e ha l'auto giusta, è impossibile cercare di tenerlo dietro. Ti sorpasserà, anche sopra la testa, ma ti sorpasserà ». Un pilota combattivo, tenace, amante dei duelli, coraggioso questo era Mansell. 
In carriera ha corso con Lotus, Williams, Ferrari e McLaren conquistando 1 mondiale (1992 con la Williams), 31 vittorie (il pilota britannico con più successi), 59 podi, 32 pole position in 187 gare. L’unico titolo portato a casa dall'inglese fu da dominatore assoluto. Nel 1992 ottenne 9 successi su 16 gare vincendo l’iride il 16 di agosto, con molto anticipo rispetto alla fine della stagione, grazie ad una monoposto eccezionale dotata di sospensioni auto-intelligenti. 
Divenuto campione del mondo, lasciò la F1 per dedicarsi nel biennio 1993-1994 al Campionato IndyCar centrando un 1 titolo (1993), 5 vittorie, 10 pole position, 2 hat tricks con 279 punti totali. Nel 1994, a metà anno, fu richiamato dalla Williams per disputare alcune gare al posto di Senna, deceduto nel GP di San Marino del 1 maggio. Anche se “part-time”, riuscì a tornare alla vittoria in F1 durante l’ultima gara della stagione in Australia. Essendo ancora forte il legame con il circus nel 1995 firmò con la McLaren. Gli scarsi risultati, complice una monoposto non all’altezza, indussero Mansell a sciogliere la collaborazione con il team di Woking abbandonando definitivamente la F1, dedicandosi alle vetture turismo con scarsi risultati.

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