di Luigi Laguaragnella
Un esordio a ritmo di diesel per l'Inter nella prima giornata di campionato al Meazza contro il Genoa. Le due reti vincenti sono giunte nella ripresa, dopo un primo tempo senza particolari emozioni in cui le due squadre sono state più attente a non subire gol. E poi l'Inter non poteva sfigurare ancora una volta nel suo stadio, dopo le numerose sconfitte casalinghe dello scorso anno. Eppure proprio i campioni affermati hanno regalato la vittoria: Nagatomo e Palacio.
Dopo il caloroso saluto del pubblico nerazzurro a Stankovic (326 presenze in 10 anni da nerazzurro), l'attesa era concentrata tutta su Mazzarri, consapevole della difficoltà dell'esordio. Al fischio d'inizio, dei nuovi acquisti, solo Campagnaro parte titolare, c'è Kuzmanovic e Palacio è l'unico attaccante supportato da Guarin e Alvarez. Il Genoa è attento a difendere e suoi uomini migliori, Kucka, Lodi giocano poco su Gilardino, Santana e Bertolacci. Della prima fase di gioco l'Inter ha il pallino del gioco, ma non è incisiva. Alvarez e Jonathan si muovono molto; il brasiliano impegna Perin su un tiro in diagonale. Per il Genoa sono Antonelli e Lodi ad impensierire Handanovic con due tiri dal limite. Molto poco è concesso allo spettacolo: c'è disciplina e attenzione da entrambi gli schieramenti.
Rientrando dagli spogliatoi, poco alla volta l'Inter incrementa la pressione e Mazzarri capisce di affiancare Icardi a Palacio. L'ex sampdoriano, anche se statico, è pericoloso in due occasioni di testa e in una delle quali colpisce la traversa. Dopo che Kucka prova a superare Handanovic, sperando in un calcio di rigore, come di consueto nel secondo tempo, si aprono più spazi in cui Guarin e Alvarez si rendono pericolosi. Poi finalmente per San Siro, arriva il gol: cross di Jonatan deviato e Nagatomo di testa mette in rete a porta vuota. Per l'Inter è più facile gestire la partita, e con l'entusiasmo vincente i nerazzurri vincono i duelli soprattutto con Gilardino che è abile nel proteggere il pallone. La partita, infatti, è avvincente a centrocampo, in cui entrano Kovacic e Taider. Il croato, distribuendo pochi e verticali palloni, lascia segnali confortanti in termini di qualità. Poi nel finale sul solito asse Guarin - Palacio c'è il raddoppio. L'argentino davanti a Perin è glaciale. Il numero 8 nerazzurro è una garanzia.
L'Inter parte bene: non si sono visti gli schemi su cui Mazzarri sta lavorando, ma c'è stata molta buona volontà e agonismo.. Dopotutto come ha dichiarato Handanovic, qualche giorno fa, i nerazzurri stanno lavorando sull'Abc degli schemi.
Parte bene l'Inter: vince e non subisce gol. E' una squadra nuova che sta lavorando soprattutto sulla testa e la convinzione dei propri mezzi.
Da sottolineare, però, la buona prova del neo rossoblu Vrsaljiko. Il terzino ha protetto egregiamente la sua zona di campo contro Jonathan e Alvarez.
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