Calcio. Juve, legg6nda: batte il Crotone e conquista il suo sesto scudetto consecutivo. I voti della stagione

di ALESSANDRO NARDELLI - Contro il Crotone è andata in discesa per la Juventus, la partita della leggenda, che ha consentito ai bianconeri di mettere in bacheca il sesto scudetto consecutivo, un record assoluto per il calcio italiano, visto che mai nessuna squadra era riuscita in un'impresa simile. Ce l'hanno fatta gli uomini di Max Allegri, nel match decisivo, travolgendo i malcapitati calabresi con tre gol di scarto, con reti di Mandzukic, Dybala ed Alex Sandro, senza impegnarsi neanche troppo, perché le energie dovevano essere dosate in vista della finale di Champions League a Cardiff contro il Real Madrid, il 3 Giugno, che potrebbe suggellare il dominio bianconero anche in Europa, rendendo leggenda la squadra di Allegri.

Una Juve leggenda perché ha dei fantastici architetti e muratori, Paratici e Marotta, gente competente, preparata e con capacità gestionale ai livelli della triade Moggi, Bettega e Giraudo. Poi Agnelli, vero artefice del ritorno in auge della Vecchia Signora. Se la Madama è tornata qui, odiata da una parte di tifosi italiani, rispettata dalla restante parte, oltre che in Europa, lo si deve a loro. Fatti, non chiacchiere. Gli errori fatali commessi durante la gestione Del Neri avrebbero potuto abbattere chiunque, ma la dirigenza juventina si è rialzata, portando nella storia la squadra bianconera, grazie alla scelta di Antonio Conte prima, e di Massimiliano Allegri poi, con acquisti mirati, che, attualmente, hanno reso la Juventus, tra le prime 4 squadre migliori al Mondo.

Per quanto riguarda la squadra, un 10 e lode va a Massimiliano Allegri. Alzi la mano chi avrebbe creduto ad una nuova finale di Champions, la seconda in tre anni. Non c'è nulla da dire, è lui il vero artefice del successo bianconero, capace di cambiare modulo al momento giusto e rendere così invincibile, o quasi, una squadra già di suo fortissima. Indubbiamente è stato il passaggio al 4-2-3-1 ad aver fatto fare il decisivo passo in avanti alla Juventus. Uno schieramento che ha esaltato le caratteristiche dei nuovi, Pjanic e Higuain, ma soprattutto che ha permesso di rendere al massimo Mario Mandzukic. Il gioco di Acciughina non sempre è stato bello da vedere, ma la concretezza che ha saputo dare alla sua squadra, ha permesso di vincere il sesto scudetto di fila, una Coppa Italia e di arrivare in finale di Champions League. Unico neo, una Supercoppa Italiana persa in maniera sfortunata.

Un 10 va invece al reparto offensivo, con Mario Mandzukic che è l'immagine di questa Juventus guerriera, in grado di incarnare appieno lo spirito battagliero del gigante croato. Reinventato da Allegri nella nuova posizione di esterno sinistro d'attacco a tutto campo, ha dato il meglio di se, realizzando gol pesanti, dando un contributo decisivo in avanti, e arrivando finanche a svolgere compiti da terzino puro con ottimi risultati. Giocate deliziose e gol d'autore, ma anche tanto lavoro di recupero palla a centrocampo, per Paulo Dybala, che ha messo in mostra colpi da campione assoluto, che, in un futuro non troppo lontano potranno avvicinarlo al grande Leo Messi. Cuadrado invece ha garantito sempre dinamismo e imprevedibilità, pur non riuscendo troppo spesso ad essere lucido sotto porta. Infine Higuain, arrivato dal Napoli per 90 milioni, e il cui acquisto è stato ripagato appieno dai numeri, che parlano per lui, con 24 reti in 37 gare. In campionato il Pipita è stato devastante, unendo ai gol tanto lavoro sporco, cosa che non accadeva con gli azzurri.

Un 8 alla mediana, con Khedira decisivo per quantità e qualità del suo gioco, unendo alla fisicità, anche le sue importanti geometrie e i fondamentali gol. In più un calciatore che fisicamente sembrava gracile, ma che è riuscito a smentire tutti, rendendo bene per tutta la stagione, fermandosi solo di recente. Pjanic invece, inizialmente ha giocato a tratti, alcune partite super, mentre altre in cui sembrava un pesce fuor d'acqua. Con il nuovo modulo invece ha trovato continuità, crescendo tanto come regista, che come mediano vero e proprio. In più le sue punizioni che quasi sempre si sono trasformate in gol.

La difesa infine è da 10 +, con un Buffon extraterrestre, che ha saputo essere decisivo al momento giusto, con parate dello stesso valore di un gol. Meriterebbe il pallone d'oro per quanto fatto in carriera, e chissà se in caso di Champions non sarà così. Tra i titolari, super gli esterni, Dani Alves e Alex Sandro. Il primo si è svegliato negli ultimi 3 mesi, dopo più di metà campionato giocato da turista. Però le sue recenti prestazioni sono divine, e dimostrano come la Juve abbia in squadra il più forte terzino destro in circolazione. Alex Sandro invece sempre costante durante la stagione, un caterpillar in fase offensiva, con una spinta costante e dei cross sempre al bacio, e perfetto anche nella fase difensiva. Poi i centrali, Barzagli, Bonucci, Chiellini, che si sono alternati tra di loro, mostrandosi sempre solidi, precisi e puntuali, fermando anche attaccanti del calibro di Messi, Neymar e Suarez. La difesa bianconera di può definire perfetta nei movimenti, come solo la retroguardia del Milan di Sacchi prima e di Capello poi era.

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