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Virtus Bologna in finale: battuta l’Armani Milano 84-78, ora sfida con Brescia per lo scudetto

Virtus Segafredo Bologna Fb

ASSAGO
 – La Virtus Bologna conquista con autorità la finale dei Playoff di Serie A1 di basket superando l’Armani Milano per 84-78 nella gara 4 della semifinale disputata all’“Unipol Forum”. Gli emiliani chiudono la serie sul 3-1 e strappano il pass per l’atto conclusivo del campionato, dove affronteranno Brescia. L’appuntamento con gara 1 è fissato per giovedì 12 giugno alla “Segafredo Arena” di Bologna (ore 20:45).

Il match è stato intenso e combattuto, con i padroni di casa che hanno cominciato meglio: Mirotic firma il primo vantaggio sul 6-5, e grazie a una tripla di Brooks, l’Armani chiude il primo quarto avanti 29-19.

Nel secondo periodo, Milano prova l’allungo con Brooks (33-21), ma Bologna reagisce e rimonta gradualmente, chiudendo il primo tempo sotto di appena due punti (44-42), con un gioco sempre più efficace.

Nella ripresa, l’inerzia della gara cambia. La Virtus trova il sorpasso grazie a Zizic (55-51), mentre Morgan porta energia e punti preziosi. I bianconeri chiudono il terzo quarto sul 65-59, mettendo pressione ai milanesi.

L’ultimo quarto è una vera battaglia: Mirotic riporta avanti l’Olimpia (71-70), ma Cordinier risponde con il pareggio (73-73). Il momento chiave arriva con una schiacciata spettacolare di Shengelia, che scuote la Virtus e spiana la strada verso la vittoria finale. Il match si chiude 84-78 per Bologna.

Tra i protagonisti del match brillano per la Virtus Toko Shengelia, autore di 25 punti, e Cordinier con 14. Per l’Armani, prestazione superlativa di Mirotic con 30 punti, supportato da Shields con 15.

Con questa vittoria, la Virtus Bologna conferma il suo ruolo da protagonista e vola in finale per sfidare una Brescia in grande forma, reduce dall’eliminazione di Trapani. Si preannuncia una serie spettacolare per l’assegnazione dello scudetto.

Roland Garros, Musetti si ferma in semifinale: Alcaraz vola in finale dopo il ritiro dell’azzurro


PARIGI –
Si chiude con rammarico e dolore il sogno parigino di Lorenzo Musetti, costretto al ritiro durante la prima semifinale del Roland Garros a causa di un infortunio alla coscia sinistra. Sullo storico palcoscenico del Philippe Chatrier, è Carlos Alcaraz ad approfittare della situazione, avanzando in finale per il secondo anno consecutivo. Lo spagnolo attenderà ora il vincitore della sfida tra Jannik Sinner e Novak Djokovic.

Il punteggio, al momento dell'interruzione, era 4-6, 7-6, 6-0, 2-0 in favore di Alcaraz. Un match che Musetti aveva iniziato nel migliore dei modi, aggiudicandosi il primo set con un tennis brillante e creativo. Ma già nel secondo set qualcosa ha iniziato a scricchiolare: l’azzurro ha rallentato, pur riuscendo a lottare fino al tie-break, poi perso. Da lì, la partita ha preso un’unica direzione.

Infortunio e ritiro: la svolta nel terzo set

Il terzo set è stato un dominio assoluto di Alcaraz: 6-0 in appena 23 minuti, con Musetti visibilmente limitato nei movimenti. Durante la pausa tra i set, il tennista toscano ha richiesto l’intervento del fisioterapista per un massaggio alla coscia sinistra, ma senza fasciatura. Il dolore, tuttavia, è apparso sempre più evidente e invalidante. Dopo soli due game nel quarto set, con Alcaraz avanti 2-0, Musetti ha deciso di ritirarsi, salutato dagli applausi calorosi del pubblico francese.

Una conclusione amara per un torneo che, fino a questo punto, aveva mostrato il miglior Musetti visto su un palcoscenico Slam. In particolare, resterà negli occhi la splendida vittoria nei quarti contro Holger Rune, che lo aveva portato per la prima volta tra i migliori quattro di uno Slam.

La “notte della pasta” di Musetti

Tra i ricordi più singolari e teneri della sua avventura parigina, resterà anche il curioso episodio della “pasta alle 2 di notte”. Dopo la battaglia contro Rune, infatti, Musetti aveva raccontato di essersi messo ai fornelli nel cuore della notte per cucinarsi un piatto di pasta, simbolo di una semplicità e italianità che lo rendono amato anche fuori dal campo.

Alcaraz in finale, attende Sinner o Djokovic

Dall’altra parte della rete, Carlos Alcaraz si prende con autorità la sua seconda finale consecutiva al Roland Garros. Il 22enne murciano, campione in carica, si conferma ancora una volta uno dei giocatori più completi e maturi del circuito. Ora l’ultima sfida per il titolo lo vedrà opposto a Jannik Sinner, numero 1 del mondo, o al grande veterano Novak Djokovic, in un confronto generazionale che promette spettacolo.

Per Musetti, nonostante l’amarezza del finale, resta un Roland Garros da incorniciare: il primo grande squillo in uno Slam, il tennis ritrovato, e una nuova consapevolezza da portare nei prossimi appuntamenti stagionali.

Roland Garros, trionfo azzurro: Sara Errani e Andrea Vavassori vincono il doppio misto

Roland Garros Fb

PARIGI 
– Storico successo per il tennis italiano al Roland Garros: Sara Errani e Andrea Vavassori hanno conquistato il titolo nel doppio misto, superando in finale la coppia statunitense composta da Taylor Townsend e Ben Shelton King con il punteggio di 6-4, 6-2 in un'ora e 11 minuti di gioco.

Per il duo azzurro si tratta del secondo Slam insieme, dopo il trionfo agli US Open 2024, e del secondo titolo della stagione 2025, avendo già trionfato a marzo nel prestigioso torneo di Indian Wells.

Una vittoria netta e convincente

La coppia italiana ha mostrato sin dall'inizio un'intesa perfetta e un tennis brillante, controllando il match con autorità. Il primo set è stato deciso da un break nel momento chiave, mentre nel secondo la superiorità tecnica e mentale di Errani e Vavassori si è imposta con maggiore decisione, lasciando poco spazio agli avversari.

Il ritorno di Sara Errani ai vertici

Per Sara Errani, già finalista in singolare a Parigi nel 2012 e vincitrice del doppio femminile nel 2012 insieme a Roberta Vinci, questo trionfo rappresenta l’ennesima conferma di una carriera leggendaria, arricchita ora da un secondo Slam nel doppio misto.

Questo campo ha sempre un significato speciale per me – ha dichiarato Errani a fine match –. Tornare a vincere qui, in questa atmosfera incredibile, è un’emozione fortissima. Con Andrea abbiamo trovato una grande sintonia, in campo e fuori”.

Vavassori protagonista in ascesa

Per Andrea Vavassori, ormai presenza fissa tra i migliori doppisti del circuito, il titolo rappresenta una nuova tappa di una crescita costante. “È un sogno che si ripete – ha commentato il torinese –. Vincere uno Slam è speciale, farlo con Sara lo è ancora di più. Abbiamo lavorato tanto e questi risultati ci ripagano di ogni sacrificio”.

Il tennis italiano continua a brillare

Dopo i successi degli ultimi anni nel singolare e nel doppio, l’Italia del tennis conferma il suo momento d’oro anche nel doppio misto, una specialità che sta regalando emozioni e trofei. Con questo secondo Slam insieme, Errani e Vavassori si candidano a diventare una delle coppie più forti del panorama internazionale.

Il prossimo obiettivo? Wimbledon, dove i due proveranno a completare uno storico tris di Slam.

Roland Garros, impresa Musetti: vola in semifinale battendo Tiafoe

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PARIGI
Missione compiuta per Lorenzo Musetti, che conquista l’accesso alle semifinali del Roland Garros 2025, firmando una delle vittorie più importanti della sua carriera. Il talento azzurro supera l’americano Francis Tiafoe con il punteggio di 6-2, 4-6, 7-5, 6-2 in 2 ore e 47 minuti, sul prestigioso campo Philippe Chatrier, centrando così la seconda semifinale Slam della sua carriera, la prima sulla terra rossa parigina.

Un match di grande maturità tattica e solidità mentale per il carrarino, che parte fortissimo, imponendo il suo ritmo e dominando il primo set. Dopo il rientro veemente di Tiafoe nel secondo parziale, è il terzo set a rappresentare il vero spartiacque dell’incontro. Proprio nell’11° gioco, sul 5-5, Musetti tiene con autorità il servizio e cambia marcia: da quel momento infila quattro giochi consecutivi, chiudendo il set 7-5 e portandosi rapidamente sul 3-0 nel quarto.

Con il match ormai in pugno, Musetti mostra il suo miglior tennis: servizi impeccabili (sempre tenuti a zero nel quarto set), variazioni di ritmo e una lucidità tecnica che annichiliscono ogni tentativo di reazione da parte dell’avversario. Tiafoe, sconfitto e disorientato, non riesce più a rientrare in partita.

Ora per Musetti si apre un’occasione storica: attende in semifinale il vincitore tra Carlos Alcaraz e Tommy Paul, con la possibilità di affrontare per la terza volta in stagione lo spagnolo sulla terra, superficie in cui il duello tra i due ha già regalato spettacolo.

Il sogno parigino del 22enne azzurro continua: Musetti c’è, e adesso fa davvero paura a tutti.

Playoff Serie A1 Basket, la Virtus Bologna cade a Mestre: Venezia vince 89-82 e riapre la serie

Virtus Segafredo Bologna Fb

MESTRE – Al “Pala Taliercio” va in scena una sfida carica di tensione e intensità tra Umana Reyer Venezia e Virtus Segafredo Bologna. Gara 3 dei quarti di finale dei playoff di Serie A1 si chiude con la vittoria dei padroni di casa per 89-82, un successo che consente ai veneti di riaprire la serie, ora sul 2-1 in favore della Virtus.

Partenza brillante per Venezia che, con Ennis, si porta subito sul 6-2. La formazione lagunare impone il proprio ritmo e chiude il primo quarto avanti 22-15, anche grazie a un efficace McGruder. Nel secondo periodo, una tripla di Moretti vale il 25-15, e con il canestro di Wiltjer, Venezia mantiene il vantaggio all’intervallo lungo sul 47-37.

Nel terzo quarto la Virtus prova a reagire, ma Venezia resta salda: Ennis firma il 53-47 e Wiltjer chiude la frazione con il punteggio di 65-59 per i padroni di casa. Nell’ultimo quarto, i liberi di Kabengele consolidano l’allungo sul 80-76, prima che Munford metta il sigillo definitivo sull’89-82.

Top scorer del match: per Venezia spiccano Kyle Wiltjer con 21 punti e Kabengele con 13, mentre nella Virtus Bologna i migliori sono stati Morgan con 20 punti e Shengelia con 18.

Ora l’attenzione si sposta su gara 4, che si giocherà nuovamente al PalaTaliercio di Mestre domenica 25 maggio alle ore 18. La Virtus Bologna cercherà il colpo esterno per chiudere la serie, mentre Venezia tenterà l’aggancio e di portare le sorti del quarto di finale a gara 5.

È morto Nino Benvenuti, leggenda del pugilato e dello sport italiano


ROMA - Lutto nel mondo dello sport: Nino Benvenuti, tra i più grandi pugili italiani di sempre, è morto all’età di 86 anni. La notizia è stata appresa dall’ANSA attraverso ambienti sportivi. Campione del mondo dei pesi medi e medaglia d’oro olimpica a Roma 1960, Benvenuti è stato un’icona dello sport nazionale e internazionale, ammirato per talento, stile e personalità dentro e fuori dal ring.

Un campione nato

Giovanni "Nino" Benvenuti era nato il 26 aprile 1938 a Isola d’Istria, oggi in Slovenia. Cresciuto in un contesto familiare modesto, si è avvicinato giovanissimo al pugilato, mostrando fin da subito doti fuori dal comune. A consacrarlo sul palcoscenico mondiale fu la vittoria alle Olimpiadi di Roma del 1960, dove conquistò la medaglia d’oro nei pesi welter, ricevendo anche la prestigiosa Coppa Val Barker come miglior pugile tecnico dei Giochi.

L’ascesa tra i professionisti

Dopo il passaggio al professionismo nel 1961, Benvenuti divenne rapidamente un protagonista della scena mondiale. Nel 1965 si laureò campione del mondo dei pesi superwelter, ma la sua consacrazione definitiva arrivò il 26 aprile 1967, giorno del suo 29º compleanno, quando al Madison Square Garden di New York sconfisse il campione Emile Griffith, conquistando i titoli WBA e WBC dei pesi medi. Quel match segnò l’inizio di una delle più memorabili rivalità del pugilato mondiale: i due si affrontarono tre volte, regalando spettacolo e sportività.

I numeri di una carriera leggendaria

Benvenuti ha disputato 82 incontri in carriera, collezionando 65 vittorie (31 per KO), 1 pareggio e 7 sconfitte. Si ritirò dal ring nel 1971, lasciando un’eredità sportiva immensa e un ricordo indelebile nel cuore degli appassionati.

Oltre il ring

Dopo il ritiro, Benvenuti è rimasto un volto noto della televisione e della promozione sportiva in Italia. È stato anche imprenditore e opinionista, sempre vicino al mondo del pugilato e dello sport. Decorato con il titolo di Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana, è stato inserito nella International Boxing Hall of Fame, riconoscimento riservato ai più grandi di sempre.

Un’icona senza tempo

La scomparsa di Nino Benvenuti lascia un vuoto profondo nello sport italiano. Uomo elegante, sportivo esemplare e campione amatissimo, ha rappresentato un simbolo di determinazione, lealtà e talento. La sua figura resterà scolpita nella storia non solo del pugilato, ma dell’intero panorama sportivo italiano.

Ciao, Nino. Campione sul ring e nella vita.

Internazionali d’Italia, Alcaraz domina la finale: battuto Sinner 7-6 6-1, è il nuovo campione di Roma

carlitosalcarazz ig

ROMA - Grande delusione per il pubblico del Foro Italico, che sperava di celebrare Jannik Sinner sul gradino più alto del podio degli Internazionali BNL d’Italia. Invece, sul Centrale di Roma è Carlos Alcaraz a prendersi la scena e il titolo, conquistando il suo settimo Masters 1000 in carriera con un netto 7-6, 6-1 in un’ora e 45 minuti di gioco.

Il primo set è stato combattuto, con i due protagonisti che hanno dato vita a scambi intensi e spettacolari. Sinner ha cercato di tenere testa al ritmo incalzante dello spagnolo, ma ha finito per cedere al tie-break, 7-6. Da lì in avanti, il match ha preso una direzione chiara: Alcaraz ha alzato il livello, mentre Sinner è sembrato scarico, anche a causa dei recenti problemi fisici che ne hanno condizionato la preparazione.

Nel secondo set, il talento murciano ha dominato in lungo e in largo, lasciando appena un gioco all’azzurro e chiudendo l’incontro tra gli applausi – amari – del pubblico romano. Per Alcaraz è il primo titolo a Roma e un segnale forte in vista del Roland Garros: la sua crescita sembra inarrestabile.

Per Sinner resta la delusione di una finale mai davvero entrata nel vivo, ma anche la consapevolezza di un percorso che lo ha riportato in campo dopo settimane difficili. Il pubblico italiano, comunque, continua a sognare con lui. Ma questa volta, a festeggiare è la Spagna.

Internazionali d’Italia: Berrettini si ritira contro Ruud. Avanti Zheng, Gauff e Hurkacz

mat_berrettini ig

Roma, 13 maggio 2025
– Si interrompe ai sedicesimi di finale il cammino di Matteo Berrettini agli Internazionali d’Italia di Roma. Il tennista azzurro è stato costretto al ritiro per un problema all’addome nel corso del secondo set, quando era sotto 2-0 contro il norvegese Casper Ruud, che aveva già vinto il primo set 7-5. Ruud accede così agli ottavi di finale, dove proverà a proseguire il suo cammino nel torneo capitolino.

Risultati maschili: avanzano Hurkacz, Cerundolo e De Minaur

Negli altri match del tabellone maschile:

  • Lo spagnolo Jaume Munar ha superato nettamente l’americano Sebastian Korda con il punteggio di 6-4 6-2.

  • L’argentino Francisco Cerundolo si è imposto 6-2 6-4 sull’austriaco Sebastian Ofner.

  • Il polacco Hubert Hurkacz, dopo un passaggio a vuoto nel secondo set, ha avuto la meglio su Marcos Giron per 6-3 1-6 6-1.

  • Il giovane Jakub Mensik ha battuto Fabian Marozsan con un solido 6-4 7-6.

  • L’australiano Alex De Minaur ha sconfitto il boliviano Hugo Dellien per 6-4 6-4.

  • In un match molto combattuto, l’americano Tommy Paul ha avuto la meglio sul ceco Tomas Machac per 6-3 6-7 6-4.

Tabellone femminile: Zheng ai quarti, bene Gauff e Svitolina

Nel torneo femminile, si sono completati gli ottavi di finale con diversi risultati di rilievo:

  • La cinese Qinwen Zheng ha dominato la canadese Bianca Andreescu per 7-5 6-1, staccando il pass per i quarti di finale.

  • L’ucraina Elina Svitolina ha eliminato Danielle Collins con un netto 6-4 6-2.

  • La statunitense Coco Gauff ha lasciato appena tre giochi alla britannica Emma Raducanu, chiudendo 6-1 6-2.

  • Prosegue anche il cammino della russa Diana Shnaider, che ha battuto Elise Mertens 6-2 6-3.

  • L’americana Peyton Stearns ha avuto la meglio su Naomi Osaka al termine di una battaglia chiusa 6-4 3-6 7-6.

  • Infine, la giovanissima russa Mirra Andreeva ha ribaltato il match contro la danese Clara Tauson, imponendosi 5-7 6-3 6-2.

Masters 1000 Madrid, Musetti eliminato in semifinale da Draper. In finale anche Ruud

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MADRID - Lorenzo Musetti si ferma in semifinale al torneo Masters 1000 di Madrid, eliminato in due set (6-3, 7-6) dal britannico Jack Draper, al termine di un match durato un’ora e 57 minuti. Il tennista italiano, numero 8 al mondo nel ranking ATP, ha dovuto cedere il passo a un avversario solido e preciso, soprattutto al servizio.

Nel primo set, Draper ha fatto valere la sua potenza al servizio e l’efficacia dei colpi da fondo campo, lasciando poco spazio all’azzurro per reagire. Il secondo parziale è stato molto più equilibrato, con entrambi i giocatori capaci di mantenere i rispettivi turni di battuta fino al 6-6. A decidere è stato il tie-break, dove il britannico ha nuovamente preso il comando, imponendosi con freddezza e precisione.

Per Draper si tratta della quattordicesima vittoria in carriera contro un tennista italiano, un dato che conferma la sua particolare solidità nei confronti degli azzurri. Con questo successo, il britannico si qualifica per la finale del torneo madrileno.

Ad attenderlo ci sarà il norvegese Casper Ruud, che nella prima semifinale ha avuto la meglio sull’argentino Francisco Cerúndolo con il punteggio di 6-4, 7-5 in un’ora e 50 minuti. Per Ruud è la terza finale in carriera in un torneo Masters 1000, un risultato che conferma la sua crescita costante e la sua pericolosità sulla terra rossa.

La finale del Masters 1000 di Madrid vedrà quindi opposti due protagonisti in grande forma: il solido e aggressivo Draper contro l’esperienza e la regolarità di Ruud.

Champions League, spettacolo al Camp Nou: Barcellona e Inter pareggiano 3-3 nella semifinale d’andata

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Barcellona, 30 aprile 2025
– Una serata di grande calcio e spettacolo al Camp Nou, dove Barcellona e Inter danno vita a un'intensa semifinale d’andata di Champions League, conclusasi con un emozionante 3-3 che lascia tutto aperto in vista del ritorno, in programma il 6 maggio a San Siro.

Partenza lampo per i nerazzurri, che dopo appena 30 secondi passano in vantaggio con Marcus Thuram: il francese finalizza di tacco un preciso cross basso di Denzel Dumfries, sorprendendo la difesa catalana. L’Inter continua a spingere e al 21' trova il raddoppio ancora con Dumfries, autore di un'acrobatica conclusione sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Il Barcellona, però, non si lascia intimidire e al 24' accorcia le distanze con un gioiello di Lamine Yamal, che salta mezza difesa interista e batte Sommer con un destro preciso. Il talento blaugrana sfiora la doppietta pochi minuti più tardi, colpendo la traversa dopo un'altra azione da fuoriclasse.

Il pareggio arriva allo scadere del primo tempo: Ferran Torres insacca con freddezza su assist di testa di Raphinha, fissando il punteggio sul 2-2 all’intervallo.

Nella ripresa è ancora l’Inter a trovare il vantaggio: Dumfries, in stato di grazia, svetta ancora una volta su corner e firma la sua doppietta personale per il 3-2 nerazzurro. Ma la reazione del Barça è immediata: Raphinha prova la conclusione da fuori, il pallone colpisce la traversa e carambola sulla schiena di Sommer, infilando la porta per il definitivo 3-3.

Un risultato che tiene tutto in bilico per la gara di ritorno a Milano, dove si deciderà chi conquisterà l’accesso alla finale di Wembley. La sfida tra due giganti del calcio europeo promette nuove scintille.

Virtus Bologna travolgente: 104-67 su Varese alla Segafredo Arena. Shengelia e Belinelli protagonisti

Virtus Segafredo Bologna Fb

BOLOGNA - Vittoria netta e convincente per la Virtus Bologna, che travolge Varese con un perentorio 104-67 alla Segafredo Arena, nella regular season del campionato di Serie A1 di basket.

Il match si apre con un buon avvio dei lombardi: un canestro di Akobundu Ehiogu vale il 12-8 per Varese, che chiude in vantaggio il primo quarto 17-13 grazie anche alle giocate di Mitrou-Long. Ma la reazione bolognese arriva puntuale nel secondo quarto: Shengelia firma il pareggio sul 17-17, poi è Morgan a guidare la rimonta con i canestri che portano la Virtus avanti fino al 45-30 all’intervallo.

Nel terzo quarto, la squadra di coach Banchi prende definitivamente il largo: Clyburn allunga sul 58-40, e Akele chiude la frazione con l’eloquente 80-50. Nell’ultimo quarto è una passerella per i bianconeri: Pajola e Zizic spingono l’allungo fino all’89-57, poi è Marco Belinelli a siglare il canestro che fissa il punteggio finale sul 104-67.

Tra i migliori della Virtus, Shengelia con 14 punti e Belinelli con 13; per Varese spiccano Hands (20 punti) e Akobundu Ehiogu (10 punti), ma la prestazione complessiva della squadra di coach Bialaszewski è stata troppo discontinua.

Con questo successo, la Virtus Bologna resta in vetta alla classifica a quota 42 punti, in compagnia del Trapani. Serata amara invece per Varese, che rimane quintultimo con 18 punti, in piena lotta salvezza.

Juve, vittoria contro il Monza ma che ingenuità: espulso Yildiz, salterà Bologna e Lazio

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Torino, 27 aprile 2025
– Non c'è pace per la Juventus di questa stagione. I bianconeri di Igor Tudor riscattano la brutta sconfitta di Parma e, sfruttando il turno favorevole, superano il Monza per 2-0 grazie alle reti di Nico Gonzalez all'11' e di Kolo Muani al 33'. Tre punti pesanti che permettono alla Juve di tornare momentaneamente al quarto posto, in attesa dei match di Bologna e Lazio.

La serata però non si chiude senza amarezza: nei secondi finali del primo tempo, Kenan Yildiz si rende protagonista di un'ingenuità clamorosa, rifilando una gomitata a Bianco sotto gli occhi del VAR. Dopo l'on field review, l'arbitro Berenzoni non ha avuto dubbi: cartellino rosso diretto e Juve in dieci uomini.

Un'assenza pesantissima quella di Yildiz, che salterà per squalifica i prossimi due scontri diretti per il quarto posto contro Bologna e Lazio, due tappe decisive per la corsa Champions.

Nel frattempo, grazie a questa vittoria, la Juventus si porta a 65 punti, con due lunghezze di vantaggio su Roma e Bologna (che domani sarà impegnato a Udine) e tre su Fiorentina e Lazio (che affronterà il Parma all'Olimpico).

Per Tudor e i suoi ragazzi, insomma, nessuna tregua: ogni errore può costare caro in questo finale di stagione incandescente.

Masters 1000 di Madrid, primo turno: Cobolli, Darderi, Sonego e Arnaldi al secondo turno. Fuori Bellucci


FRANCESCO LOIACONO - Giornata intensa al torneo Masters 1000 di Madrid, dove il tennis azzurro sorride grazie alle vittorie di Flavio Cobolli, Luciano Darderi, Lorenzo Sonego e Matteo Arnaldi, tutti qualificati al secondo turno.

Cobolli ha superato in due set combattuti l’ungherese Fabian Marozsan, chiudendo 7-6 7-5. Ottimo debutto anche per Darderi, che ha avuto la meglio sul francese Quentin Halys con un solido 6-4 6-4. Sonego ha regolato il serbo Miomir Kecmanovic con il punteggio di 6-4 7-6, mentre Arnaldi ha rimontato e battuto il croato Borna Coric in tre set 4-6 6-4 7-5.

Fuori invece Mattia Bellucci, eliminato dal bosniaco Damir Dzumhur con il punteggio di 4-6 6-4 6-2.

Negli altri match di giornata, il britannico Cameron Norrie ha avuto la meglio in rimonta sullo spagnolo Martin Landaluce (6-7 7-5 6-4), mentre il cileno Nicolas Jarry ha dominato il tedesco Daniel Altmaier (6-3 6-2). Facile vittoria per il canadese Gabriel Diallo, che ha liquidato il belga Zizou Bergs 6-1 6-2.

Successo anche per il giapponese Kei Nishikori, tornato in gran forma, che ha superato l’australiano Aleksandar Vukic in tre set 6-4 3-6 6-3. Infine, l’argentino Tomas Martin Etcheverry ha avuto la meglio sul serbo Hamad Mededovic al termine di una lunga battaglia 6-4 6-7 6-4.

Montecarlo, sfuma il sogno di Musetti: Alcaraz trionfa in rimonta

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Il sogno di Lorenzo Musetti si infrange al termine di una battaglia durata tre set nella finale del Masters 1000 di Montecarlo, la prima in carriera per l'azzurro in un torneo di questo livello. Dopo un avvio scintillante, in cui ha messo alle corde Carlos Alcaraz imponendosi 6-3 nel primo set, il giovane talento italiano ha ceduto il passo alla furia agonistica dello spagnolo, che ha ribaltato la situazione vincendo 6-1, 6-0.

Decisivo anche un infortunio muscolare accusato da Musetti durante il set finale, che ha richiesto l'intervento del medico e del fisioterapista. Nonostante il tentativo di rimanere in partita, il dolore ha limitato notevolmente i movimenti dell’azzurro, permettendo ad Alcaraz di dominare l’ultimo parziale senza troppi ostacoli.

Per il 20enne spagnolo si tratta del primo trionfo nel Principato, l’ennesimo capitolo di una carriera già ricca di successi. Musetti, nonostante la sconfitta, esce a testa alta da una settimana straordinaria, che lo consacra tra i protagonisti del tennis mondiale.

Musetti da sogno: vola in finale a Montecarlo dopo una battaglia con De Minaur

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FRANCESCO LOIACONO
– Impresa di Lorenzo Musetti nella seconda semifinale del torneo Masters 1000 sulla terra rossa del Principato. Il tennista azzurro ha superato in rimonta l’australiano Alex De Minaur con il punteggio di 1-6, 6-4, 7-6, conquistando così la sua prima finale in carriera in un torneo Masters 1000 e nello storico appuntamento monegasco.

L’inizio del match è stato tutto a favore dell’australiano, che grazie a un servizio estremamente preciso e a un gioco aggressivo ha dominato il primo set, chiudendolo con un netto 6-1. Musetti ha faticato a trovare il ritmo, ma non si è perso d’animo.

Nel secondo parziale, il carrarino ha cambiato marcia. Più sciolto nei colpi, ha saputo sfruttare i pallonetti e le variazioni per spezzare il ritmo di De Minaur, riuscendo a portare a casa il set per 6-4 e riaprendo la partita.

Il terzo set è stato un autentico braccio di ferro, con entrambi i giocatori solidi al servizio e determinati a conquistare la finale. Nessuno dei due ha ceduto, e si è arrivati così al tie-break. È stato lì che Musetti ha tirato fuori tutto il suo talento: rovesci eleganti e colpi profondi da fondo campo gli hanno permesso di imporsi e firmare una vittoria storica.

Per Lorenzo si tratta di un traguardo fondamentale: è la prima volta che raggiunge la finale a Montecarlo e in un torneo della categoria Masters 1000, confermando la sua crescita e il suo potenziale sulla terra battuta.

In finale affronterà Carlos Alcaraz, che nella prima semifinale ha superato il connazionale Alejandro Davidovich Fokina con il punteggio di 7-6, 6-4. Sarà dunque una sfida tra giovani talenti, destinata a regalare spettacolo.

Champions League, l’Inter sbanca Monaco: 2-1 al Bayern. Arsenal travolgente: 3-0 al Real Madrid

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Monaco di Baviera / Londra
– Serata da incorniciare per le italiane e da incubo per le big spagnole nei quarti di finale di Champions League. L’Inter espugna l’Allianz Arena con un preziosissimo 2-1 sul Bayern Monaco, mentre l’Arsenal domina a Londra con un perentorio 3-0 inflitto al Real Madrid, ipotecando la semifinale.

Inter d'autorità in casa dei bavaresi

Al termine di una sfida intensa e giocata a viso aperto, i nerazzurri di Simone Inzaghi tornano da Monaco con un successo pesante. A sbloccare il match è stato Lautaro Martinez, sempre decisivo nelle notti europee, che ha portato l’Inter in vantaggio nel primo tempo con un destro preciso in area. Nella ripresa, il Bayern ha reagito e trovato il pari con Thomas Müller, ma nel finale è arrivato il gol-vittoria firmato Davide Frattesi, bravo a ribadire in rete una respinta corta del portiere tedesco.

Una vittoria che mette l’Inter in posizione favorevole in vista del ritorno a San Siro, con la semifinale che ora sembra più vicina.

Arsenal, lezione di calcio al Real

All’Emirates Stadium, l’Arsenal di Mikel Arteta ha imposto il suo ritmo a un Real Madrid irriconoscibile. Dopo un primo tempo chiuso sullo 0-0, i Gunners hanno sbloccato la gara nella ripresa grazie a due autentiche gemme su punizione di Declan Rice, che ha fatto esplodere il pubblico londinese. Il tris è arrivato con Merino, che ha chiuso definitivamente i giochi e affondato un Real sterile e mai davvero pericoloso dalle parti di Ramsdale.

Una prestazione magistrale da parte dei londinesi, che hanno messo in difficoltà gli uomini di Ancelotti con pressing, tecnica e organizzazione tattica.


Settimana positiva per le inglesi e ottima per l’Inter, mentre Bayern e Real dovranno cercare l’impresa nel ritorno. Il grande spettacolo della Champions League è appena cominciato.

Luciano Darderi conquista Marrakech: è il suo secondo titolo ATP


FRANCESCO LOIACONO - Luciano Darderi scrive un'altra pagina importante della sua giovane carriera, trionfando nel torneo ATP 250 di Marrakech, sulla terra rossa marocchina. In finale il tennista azzurro ha avuto la meglio sull’olandese Tallon Griekspoor con il punteggio di 7-6 7-6, al termine di una sfida intensa e combattuta.

Nel primo set, Darderi si è imposto grazie a un servizio molto solido, fondamentale per arginare l’aggressività dell’avversario. Dopo un equilibrio durato fino al tie-break, l’italiano ha piazzato i colpi giusti, conquistando il parziale iniziale.

Anche il secondo set si è giocato punto su punto, con scambi profondi e grande intensità da fondo campo. Ancora una volta si è reso necessario il tie-break, dove Darderi ha fatto la differenza con il suo rovescio potente e preciso, chiudendo il match e alzando il trofeo.

Per il 22enne italo-argentino si tratta del secondo titolo ATP in carriera, dopo quello vinto a Cordoba nel 2024, sempre su terra battuta. Un successo che conferma la sua crescita e lo proietta con fiducia verso i prossimi appuntamenti della stagione sul rosso.

Darderi, attualmente numero 48 al mondo, ha raggiunto la finale dopo aver battuto in semifinale lo spagnolo Roberto Carballes Baena con un netto 6-3 6-2, mentre Griekspoor si era imposto in precedenza su Kamil Majchrzak per 7-5 7-6.

Si ferma invece ai quarti l’altro italiano in tabellone, Mattia Bellucci, eliminato proprio da Griekspoor con il punteggio di 6-3 6-4.

Darderi continua così la sua ascesa nel circuito maggiore, confermandosi come uno dei volti nuovi più promettenti del tennis azzurro.

La Fiorentina travolge la Juve: 3-0, in gol Gosens, Mandragora e Gudmundsson. Bianconeri in crisi

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FIRENZE - Netta vittoria per la formazione di Raffaele Palladino nella 29ª giornata di Serie A: la sua squadra supera senza appello la Juventus con un secco 3-0, grazie alle reti di Gosens, Mandragora e Gudmundsson. Una serata perfetta per i padroni di casa, che rilanciano con forza le proprie ambizioni europee, e un’altra notte da incubo per Thiago Motta e i bianconeri, reduci anche dal pesantissimo 0-4 incassato contro l’Atalanta nell’ultima partita allo Stadium.

Sin dalle prime battute la squadra di Palladino si dimostra padrona del campo: l’intensità e l’organizzazione tattica soffocano una Juventus apparsa spenta e senza idee. Al 18’, Gosens sblocca il risultato con una precisa conclusione dal limite. La Juve prova a reagire, ma senza mai rendersi realmente pericolosa. Nel secondo tempo il copione non cambia: Mandragora trova il raddoppio con un perfetto inserimento centrale, e a chiudere i conti ci pensa Gudmundsson con una splendida azione personale.

Per Thiago Motta si apre ora un momento delicatissimo: la squadra appare in difficoltà fisica e mentale, e la corsa Champions rischia di complicarsi ulteriormente. Palladino, invece, si gode l’entusiasmo dei suoi e può guardare con fiducia a un finale di stagione che potrebbe regalare sorprese europee.

Il Milan crolla a Bologna: addio Champions League

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PIERO CHIMENTI -
Il Milan dice ufficialmente addio ai sogni Champions. Nel recupero di campionato, i rossoneri cadono 2-1 al Dall'Ara contro un Bologna determinato e affamato di Europa. Con questa sconfitta, la squadra di Conceição scivola all’ottavo posto, a otto punti dal quarto, posizione che varrebbe l’accesso alla prossima Champions League.

Leao Illude, il Bologna Rimonta

Il Milan era riuscito a portarsi in vantaggio nel finale del primo tempo grazie a Rafael Leão, che al 41’ ha superato il portiere Skorupski e insaccato in rete dopo un’azione personale. Sembrava il preludio a una serata positiva, ma nella ripresa i rossoneri si sono spenti, lasciando spazio alla reazione veemente dei felsinei.

Bastano appena tre minuti nel secondo tempo per vedere il Bologna trovare il pareggio: al 48’ Castro, su assist di Fabbian, ha battuto Maignan con un tiro preciso che ha gelato il Milan. I rossoneri, frastornati, non sono riusciti a reagire e hanno continuato a subire la pressione degli uomini di Thiago Motta.

Beffa all'82': Ndoye Affonda il Milan

La doccia fredda definitiva arriva all’82’, quando il Bologna completa la rimonta con Ndoye: su una lunga rimessa laterale di Cambiaghi, l'attaccante svizzero si libera e trova la rete del definitivo 2-1. Il Dall’Ara esplode di gioia: il Bologna conquista tre punti fondamentali per la corsa all’Europa, mentre il Milan sprofonda in una crisi sempre più profonda.

Champions Lontana, Rischio Conference

Con questa sconfitta, il Milan scivola all’ottavo posto, una posizione che al momento significherebbe Conference League. Uno scenario impensabile a inizio stagione per un club che puntava a confermarsi tra le grandi d’Europa. Ora il futuro di Conceição è più che mai in bilico, mentre i tifosi rossoneri vedono sfumare l’obiettivo più importante della stagione.

WTA 250 Cluj: Bronzetti sconfitta in finale da Potapova

FRANCESCO LOIACONO - Lucia Bronzetti non riesce a conquistare il titolo nel torneo WTA 250 di Cluj, in Romania. L'azzurra si arrende in finale alla russa Anastasia Potapova con il punteggio di 4-6, 6-1, 6-2 in 2 ore e 20 minuti.

La partita

Nel primo set, Bronzetti sfrutta un servizio molto preciso e colpi lungolinea efficaci per imporsi sulla russa. Tuttavia, nel secondo set, Potapova ribalta la situazione grazie a un potente rovescio e ai suoi colpi veloci da fondo campo. Nel terzo e decisivo parziale, la russa consolida il suo dominio con passanti incrociati e pallonetti, chiudendo il match e conquistando il trofeo.

Il percorso fino alla finale

In semifinale, Lucia Bronzetti aveva superato la ceca Katerina Siniakova, costretta al ritiro a causa di un problema muscolare alla coscia destra sul punteggio di 4-0 per l’italiana. Nell’altra semifinale, Potapova aveva battuto la bielorussa Aleksandra Sasnovic con un doppio 6-3, 7-5.

Terzo titolo per Potapova

Con questa vittoria, Anastasia Potapova conquista il terzo titolo della sua carriera, confermando il suo ottimo stato di forma e la sua crescita nel circuito WTA.