L'atleta algerina Imane Khelif ha conquistato la medaglia d'oro nella finale di pugilato femminile, categoria 66 kg, alle Olimpiadi di Parigi 2024, superando nettamente la cinese Yang, campionessa mondiale in carica. In un match disputato con grande attenzione e strategia, Khelif non ha sbagliato praticamente nulla, aggiudicandosi tutte e tre le riprese del combattimento.
La finale ha preso il via con Yang che, nella prima ripresa, ha adottato un approccio più aggressivo e mobile, cercando di sfiancare l'avversaria e riuscendo a gestire in difesa i tentativi dell'algerina grazie alla sua agilità. Tuttavia, nella seconda parte del primo round, Khelif ha trovato la chiave per rompere la guardia della cinese, piazzando due colpi pesantissimi che le hanno garantito un netto 5-0 a suo favore.
Nel secondo round, Khelif ha continuato a dominare, mettendo a segno un sinistro violento al volto di Yang, consolidando ulteriormente il suo vantaggio. Nonostante i tentativi della cinese di rimettersi in gioco con alcuni ganci leggeri, l'inerzia del match è rimasta saldamente nelle mani dell'algerina.
Con due verdetti già a favore, Khelif ha gestito la terza ripresa con intelligenza e sicurezza. Tenendo la guardia bassa e spostandosi per tutto il quadrato, l'algerina ha mostrato anche una certa provocazione nei confronti della rivale, chiudendo il match con un destro che ha di fatto sigillato la vittoria. I giudici le hanno assegnato la medaglia d'oro all'unanimità, un epilogo meritato per quanto visto sul ring.
Questa vittoria rappresenta un trionfo personale per Imane Khelif, che ha saputo superare le difficoltà e le polemiche che hanno accompagnato il suo percorso olimpico, in particolare dopo il ritiro di Angela Carini agli ottavi di finale. Khelif si conferma così una delle stelle emergenti del pugilato internazionale, portando orgoglio e gloria all'Algeria.