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Inter, Thuram: 'Segnare a San Siro è sempre speciale'

Inter.it

MILANO - Il pallone di Inter-Torino torna a casa con Marcus Thuram. Tre gol, la prima tripletta in nerazzurro e tre punti. Il 3-2 di San Siro, dentro a una partita dominata ma strana, ha un protagonista assoluto ed è il centravanti francese. Prima tripletta in maglia nerazzurra, la seconda in carriera (la prima era arrivata con la maglia del Borussia Mönchengladbach contro l'Oberachern in Coppa di Germania il 31 luglio 2022).

7 gol in campionato, capocannoniere al momento con Mateo Retegui. Dopo la doppietta con il Genoa e quella con l'Atalanta, un'altra marcatura multipla, stavolta nel segno del 3. Due gol sono arrivati di testa: nella stessa partita una doppietta di testa l'aveva segnata in nerazzurro dal 2004 solo Mauro Icardi (il 19 novembre 2017 contro l'Atalanta).

Terzo giocatore dell'Inter a segnare una tripletta contro il Torino in Serie A, dopo Roberto Boninsegna il 3 marzo 1974 ed Edwin Ronald Firmani il 28 dicembre 1958, Thuram è a quota 13 gol nell'anno solare (dietro solo a Vlahovic, 14).

Numeri da urlo, che San Siro si è goduto alla grande: il coro 'Siam venuti fin qua per vedere segnare Thuram' è rimbombato a ripetizione.

“Non segnavo da alcune partite e oggi ne ho fatti tre: sono contento - commenta Marcus Thuram - è sempre bello fare gol a San Siro, ma l'importante è la vittoria. Non penso alla classifica marcatori, non mi interessa: lavoro quotidianamente in allenamento per migliorare sotto porta, per essere più aggressivo, ma la cosa più importante è avere fiducia e aiutare la squadra, se faccio gol ovvio è meglio. Non siamo cambiati dall'anno scorso, siamo la stessa Inter. Con Lautaro lavoro bene come nella passata stagione, la verità è che tutte le partite in Seire A sono difficili e complicate. Il nostro lavoro è mirato solo a dare il meglio, sono arrivati anche nuovi giocatori che ci danno una mano. Vincere prima della sosta era importante per andare in nazionale più tranquilli. ”

L'Inter supera il Torino 3-2 in una sfida intensa a San Siro

Inter fb
MILANO - L'Inter ha conquistato una vittoria di misura battendo il Torino 3-2 nel match del sabato sera della settima giornata di Serie A. La partita, giocata a San Siro, ha visto i granata rimanere in dieci uomini al 20' a causa di un doppio giallo inflitto a Maripan per un fallo su Thuram, che ha risposto alla provocazione segnando una tripletta.

Tuttavia, prima dell'intervallo, Zapata ha approfittato di una distrazione della difesa nerazzurra per ridurre il gap sul 2-1. Nella ripresa, Thuram ha completato la sua straordinaria prestazione con un terzo gol, portando l'Inter sul 3-1.

Negli ultimi minuti, dopo l'uscita di Zapata per un brutto infortunio, il Torino è riuscito ad accorciare nuovamente le distanze grazie a un rigore trasformato da Vlasic. Nonostante gli sforzi finali, il Toro non è riuscito a completare la rimonta, lasciando l'Inter con tre punti preziosi nella corsa al vertice della classifica.

Champions League: vittoria netta per l'Inter, il Milan cade ancora

Nella seconda giornata della fase a gironi di Champions League, le due squadre italiane impegnate oggi hanno ottenuto risultati contrastanti. L'Inter ha dominato a San Siro, imponendosi con un netto 4-0 sulla Stella Rossa di Belgrado, riscattandosi dal pareggio senza reti contro il Manchester City nella prima partita. Una prestazione convincente per i nerazzurri, che hanno controllato il gioco dall'inizio alla fine, assicurandosi tre punti fondamentali per il proseguimento del torneo.

Situazione diversa, invece, per il Milan, che dopo la sconfitta per 3-1 contro il Liverpool a San Siro, ha subito un altro duro colpo in trasferta, perdendo 1-0 contro il Bayer Leverkusen in Germania. I rossoneri, apparsi poco incisivi, non sono riusciti a trovare il pareggio dopo il gol dei tedeschi, complicando così il proprio cammino nella competizione.

Mercoledì sarà la volta delle altre tre squadre italiane impegnate in Champions League. Alle 18.45 l’Atalanta sfiderà lo Shakhtar Donetsk in trasferta, mentre alle 21 la Juventus sarà ospite del Lipsia, e il Bologna affronterà il Liverpool ad Anfield. Una giornata importante per il calcio italiano, con speranze di recupero e avanzamento nel torneo europeo.

Inter, Lautaro: 'Dobbiamo tornare a vincere'

via Inter.it

MILANO - Prima sconfitta in campionato per l’Inter nella quinta giornata. La squadra di Simone Inzaghi cade in casa contro il Milan che vince per 2-1. A fine gara le parole di Lautaro Martinez e Matteo Darmian:

“Non sono soddisfatto stasera, abbiamo approcciato male la gara e non siamo stati noi: quando abbassi il ritmo e il livello non vinci le partite. Abbiamo iniziato male il match ed è stato difficile poi recuperare, anche se siamo sempre stati in gara. I derby sono così, si vincono con i dettagli. Si riparte lavorando come sempre, io per primo, e ora dobbiamo mettere tutta la concentrazione sulla prossima partita perché dobbiamo tornare a vincere. Mi assumo la responsabilità come capitano, so che non sto facendo il lavoro dello scorso anno, ma sarò il primo a lavorare ad Appiano per migliorare. Quando le cose vanno male bisogna lavorare il doppio e aiutare la squadra, come sempre. ”

Lautaro Martinez

“Ci aspettavamo un Milan così, sicuramente hanno fatto la partita che volevano fare mettendo in campo quello che avevano preparato, noi non siamo stati i soliti, abbiamo approcciato male il match e non siamo stati fluidi nella manovra. Parliamo di una sconfitta in un derby e non è mai piacevole, dobbiamo però continuare a lavorare e guardare avanti. Non ci siamo detti nulla di particolare, sapevamo l'importanza della partita: siamo un gruppo maturo ed esperto per capire cosa non è andato oggi e analizzeremo la gara per migliorare e continuare il campionato nel migliore dei modi. Eravamo stati bravi a rimettere la partita in equilibrio, dobbiamo lavorare: è l'unica strada che conosco e che può farci migliorare sotto ogni punto di vista. Per un difensore non è mai piacevole concedere gol, il primo ci ha preso in mezzo e il secondo è arrivato su palla inattiva: l'anno scorso non è mai successo, dobbiamo continuare a lavorare.”

Matteo Darmian

Il Derby di Milano finisce 2-1 per il Diavolo: Gabbia eroe a un minuto dalla fine


MILANO - Il Milan si impone 2-1 sull'Inter nel derby di Milano, grazie a un gol decisivo di Matteo Gabbia a un minuto dalla fine. Una vittoria che rompe un incubo lungo oltre due anni e sei derby sanguinosi, contro un'Inter data per favorita da tutti. L'allenatore rossonero Fonseca, a un passo dall’esonero, salva la panchina con una prestazione di cuore e grinta.

Gabbia, un gol che vale una vita

Matteo Gabbia, milanista da sempre, ha trovato il suo primo gol in un derby nel momento più importante. Nemmeno nelle giovanili o nell'Under 15 era riuscito a segnare contro l'Inter, ma stavolta ha scelto il momento perfetto. Allo scadere del 90°, con il punteggio in bilico sull'1-1, Gabbia è saltato sopra Frattesi e ha insaccato il gol vittoria di testa. Una rete che ha fatto esplodere di gioia i tifosi rossoneri e ha messo fine a una striscia negativa contro i cugini.

I gol del primo tempo

La partita è iniziata in modo frenetico, con entrambe le squadre desiderose di imporsi. Dopo soli 10 minuti, il Milan ha colpito per primo: Pulisic ha approfittato di un errore di Mkhitaryan, ha rubato palla e si è involato verso la porta avversaria. Superato Pavard, ha bruciato Sommer con un tocco di punta, portando i rossoneri in vantaggio. 

L'Inter, però, ha risposto al 28° minuto. Leao ha perso palla, permettendo a Barella di cambiare gioco e trovare Dimarco libero sulla sinistra. Dopo uno scambio a distanza con Lautaro Martinez, Dimarco ha sfruttato la disattenzione di Emerson Royal e ha incrociato il sinistro per il pareggio. Due gol splendidi, segnati da due giocatori protagonisti assoluti della serata.

Una vittoria meritata

Il Milan ha dimostrato di meritare i tre punti, dominando il secondo tempo e sprecando numerose occasioni per chiudere la partita prima del gol di Gabbia. Il portiere dell'Inter Sommer ha salvato i suoi con due parate decisive: prima su un colpo di testa di Leao subito dopo l’intervallo, poi su un tiro insidioso di Reijnders al 64°. Nonostante ciò, i rossoneri hanno continuato a creare pericoli. Leao, Morata e Abraham hanno tutti avuto l'opportunità di segnare, ma hanno trovato Sommer sempre attento.

L'occasione più clamorosa è arrivata per Abraham, che liberato davanti a Sommer da un perfetto passaggio di Reijnders, ha sparato fuori. Anche Okafor ha avuto la chance di chiudere definitivamente il match, ma ha sprecato un contropiede 2 contro 1 al 97º minuto.

Alla fine, è stato il colpo di testa di Gabbia a risolvere la contesa, regalando al Milan una vittoria cruciale, non solo per la classifica ma anche per il morale.

La panchina di Fonseca è salva

Con questa vittoria, Fonseca può respirare. La sua posizione sembrava traballante, con il tecnico rossonero a un passo dal baratro dopo le ultime prestazioni deludenti. Ma la vittoria nel derby, contro una squadra di Inzaghi in gran forma, gli offre una seconda chance e rinvigorisce le speranze dei tifosi del Diavolo.

Per il Milan, questa vittoria rappresenta molto più di tre punti: è un simbolo di rinascita e di fiducia ritrovata. Dopo oltre due anni di sconfitte nel derby, i rossoneri tornano a dominare Milano.

Addio a Totò Schillaci, simbolo delle 'Notti magiche' di Italia '90: l'ex campione si spegne a 59 anni

PALERMO - Totò Schillaci, indimenticabile simbolo delle "Notti magiche" di Italia 90, è morto a 59 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro al colon. L’ex attaccante della Nazionale italiana, Juventus e Inter, si è spento alle 9:55 all’ospedale Civico di Palermo, dove era ricoverato. Le sue condizioni erano peggiorate negli ultimi giorni, nonostante i due interventi subiti in passato. La sua salma è stata trasportata allo stadio Renzo Barbera di Palermo, dove è stata allestita la camera ardente, aperta oggi dalle 16 alle 22 e domani dalle 7 alle 22.

La direzione sanitaria ha espresso il proprio cordoglio, così come il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ha ricordato Schillaci come il calciatore palermitano più rappresentativo a livello mondiale. "Per Palermo, Schillaci ha significato il riscatto di un figlio della città in un periodo difficile", ha dichiarato il sindaco.

Totò Schillaci sarà per sempre ricordato per le sue imprese ai Mondiali di Italia 90, dove con i suoi gol e la sua energia ha regalato emozioni indimenticabili agli italiani. Cresciuto calcisticamente nel Messina, Schillaci ha vestito in carriera le maglie di Juventus, Inter e infine del Jubilo Iwata in Giappone, pioniere tra i calciatori italiani a trasferirsi all'estero. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca per il calcio italiano, ma il suo sguardo e le sue imprese resteranno nella memoria di chi ha vissuto quelle magiche notti.

Un punto e tanta paura: l’Inter pareggia 1-1 a Monza e perde la vetta della Serie A

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MONZA - L’Inter esce con un solo punto e parecchie preoccupazioni dal match contro il Monza, pareggiando 1-1 e perdendo il primo posto in classifica. La squadra di Simone Inzaghi ha faticato a costruire occasioni significative e si è scoperta vulnerabile contro un Monza ben organizzato.

Nel finale, i nerazzurri sono andati sotto a causa della rete di Mota, che ha portato i padroni di casa in vantaggio, gettando l’Inter a un passo dalla sconfitta. Solo grazie a Denzel Dumfries, entrato da poco in campo, i milanesi sono riusciti a trovare il pareggio e salvare il risultato.

Nonostante il pari, la squadra di Inzaghi ha dimostrato fragilità in vista dell’importante debutto in Champions League contro il Manchester City, previsto tra tre giorni. Il tecnico dovrà ora lavorare per ritrovare la solidità necessaria e prepararsi al meglio per la sfida europea.

Marotta alla premiere di 'Inter, due stelle sul cuore': 'Questo film fa da cassaforte alle emozioni che abbiamo vissuto'

Le parole del Presidente e CEO Sport nerazzurro alla premier del film “Inter. Due Stelle sul cuore”

Le parole del Presidente e CEO Sport dell'Inter Giuseppe Marotta hanno dato il via alla serata all’Anteo Palazzo del Cinema di Milano durante la quale è stato proiettato per la prima volta "Inter. Due stelle sul cuore", il film coprodotto da Filmmaster e Inter Media House, con la collaborazione di Red Joint Film, che racconta la cavalcata Scudetto della passata stagione, con la conquista del Tricolore e della Seconda Stella.

“Questa serata mi dà molta gioia. Celebriamo la cavalcata trionfale e la conquista dello Scudetto e della Seconda Stella in sinergia con il cinema. Il cinema ha una grande forza, consolida e fa da cassaforte alle emozioni che abbiamo vissuto, esalta i valori e la passione che ci hanno trascinato verso questo successo. Se Carlo A. Sigon è il regista del film, il nostro regista è Simone Inzaghi e i calciatori sono gli attori protagonisti. Mi emoziona rivivere la stagione che abbiamo passato assieme, il film è straordinario e rimarrà nella memoria dei tifosi. Il 22 aprile abbiamo vinto lo Scudetto e non dimenticherò mai quella serata, come non dimenticherò mai la marea di tifosi nerazzurri che hanno invaso la città, con quella festa incredibile in Piazza Duomo. Questa è la dimostrazione di come il calcio trascini e unisca le persone, abbattendo ogni barriera. E' il bello dei colori nerazzurri. Da questa stagione i nostri calciatori giocheranno con le due stelle sul petto, che rappresentano i venti gloriosi scudetti del nostro Club. Venti vittorie che riassumono il lavoro, il sudore, il sacrificio e le gioie di 116 anni di storia nerazzurra. Il percorso verso la seconda stella ha radici lontane e rappresenta un ciclo vittorioso che ha avuto inizio nel lontano 1971, quando l'allora capitano Sandro Mazzola ha sollevato l'undicesimo Scudetto della nostra storia. Da allora a oggi si sono susseguiti 5 Presidenti scudettati: Fraizzoli, Pellegrini, Facchetti, Moratti e da ultimo il Presidente Steven Zhang che ci ha permesso di sollevare gli ultimi due Scudetti. Dal 1971 ad oggi sono stati 7 gli allenatori che hanno condotto l'Inter alla vittoria del tricolore: da Invernizzi a Bersellini, passando per Trapattoni, Mancini, Mourinho e concludendo con Conte e Simone Inzaghi. Un ringraziamento va anche a tutti i giocatori, che sono stati 176 (di cui 10 ci hanno purtroppo lasciato), che hanno contribuito ad arricchire la nostra bacheca con lo Scudetto, grandi campioni del passato di cui fa parte anche il nostro Vice President Javier Zanetti. Un percorso che arriva ai calciatori di oggi che sono seduti in questa sala e che il 22 aprile scorso hanno trionfato contro il Milan, vincendo il 20° Scudetto della nostra amata Inter. Oggi tocca a noi raccogliere il testimone dai grandi campioni del passato e portare nel futuro la gloriosa storia del Club, continuando a lottare per difendere i nostri colori e rendere orgogliosa la tifoseria, che è sempre stata al nostro fianco.”

Serie A: il Lecce perde 2-0 con l'Inter al Meazza


FRANCESCO LOIACONO -
Nella seconda giornata di andata di Serie A il Lecce ha perso 2-0 con l'Inter al "Meazza". Nel primo tempo al 6' i nerazzurri sono passati in vantaggio con Darmian di testa su cross di Di Marco. Al 14' Barella dell' Inter e ' andato vicino al gol. Al 20' Krstovic dei salentini ha sfiorato la rete. Al 45' Rafia del Lecce di destro non ha inquadrato la porta. 

Nel secondo tempo al 3' Thuram della squadra di Simone Inzaghi per poco non è riuscito a segnare. Al 22' Krstovic dei giallorossi pugliesi di testa non è riuscito a schiacciare in porta. Al 24' l' Inter ha raddoppiato per merito di Calhanoglu su rigore concesso per un fallo di Gaspar su Thuram. Al 32' Arnautovic dei nerazzurri ha sfiorato il terzo gol. 

Seconda sconfitta consecutiva per la squadra di Luca Gotti dopo quella per 0-4 con l' Atalanta al "Via del Mare". Nella terza giornata di andata di Serie A il Lecce giochera ' sabato 31 agosto alle 18,30 con il Cagliari al "Via del Mare".

Inter-Torino 2-0, la festa scudetto è servita a San Siro

Inter fb

LUIGI LAGUARAGNELLA - San siro è il palco della festa. Gli altri tre punti ottenuti dall'Inter sono il biglietto da staccare per avviare la festa che di propagherà per le strade di Milano. I nerazzurri campioni d'Italia rifilano due reti al Torino di Juric che al fischio d'inizio celebra gli uomini di Inzaghi. 

Durante la gara i granata si rendono pericolosi con Zapata, ma Sommer chiuderà la gara con l'ennesimo clean sheet della stagione. I nerazzurri giocano senza grandi accelerazioni, ma la personalità dei padroni di casa fa presagire la rete del vantaggio. A decidere la partita è l'uomo chiave di questo ventesimo: Calahnoglu. 

Il turco è autore dei una doppietta, proprio lui con il numero venti sulla maglia. Il vantaggio arriva con un potente diagonale servito da Mhkytarian; il raddoppio dal dischetto confermandosi infallibile. La partita del Meazza è una vera e propria festa, una passerella che continuerà l'intero pomeriggio.

L'Inter vince il derby e conquista il titolo di Campione d'Italia


MILANO - Nel derby milanese tra l'Inter e il Milan, disputato in un clima invernale con pioggia intermittente, l'Inter ha ottenuto una vittoria storica battendo il Milan 2-1. Questa vittoria ha permesso all'Inter di conquistare il ventesimo scudetto, ottenendo così il diritto di fregiarsi della seconda stella sulla maglia dei giocatori.

Festeggiamenti in città

Migliaia di tifosi hanno invaso le strade di Milano, convergendo verso luoghi simbolo come Piazza Duomo e lo stadio di San Siro. Nonostante il freddo, l'entusiasmo dei tifosi ha reso le strade affollate e festose. Anche se i sostenitori dell'Inter, non potendo entrare nello stadio di San Siro, hanno circondato l'edificio in attesa della vittoria, la gioia per il titolo è stata palpabile in tutta la città.

Trafico intenso e rituali di festa

Il traffico è entrato in tilt, con le circonvallazioni congestionate dalle auto e i clacson suonati dai conducenti festanti. Le strade sono state animate da bandiere, cartelli e striscioni celebrativi, con la doppia stella dell'Inter disegnata ovunque. I festeggiamenti sono stati accompagnati da fumogeni, fuochi d'artificio e suoni di tamburi, creando un'atmosfera di festa in tutta la città.

Gioia esplosiva

La gioia dei tifosi è esplosa in Piazza Duomo e nella Galleria Vittorio Emanuele II, dove migliaia di persone si sono riunite per festeggiare il traguardo atteso da tempo. Nonostante la massiccia presenza di persone, la polizia locale ha gestito la situazione senza segnalare particolari criticità, anche se si sono verificati alcuni rallentamenti del traffico in alcune zone del centro città.

Milan Ko nel derby: è il 20mo scudetto nerazzurro

Inter fb

PIERO CHIMENTI -
Nel derby di Milano, il Milan ha subito una sconfitta che ha dato il via alla festa scudetto dell'Inter. La partita si è aperta con gli uomini di Inzaghi che sono passati in vantaggio già al 18' con Acerbi, il quale su calcio d'angolo di Dimarco ha battuto Maignan, portando i nerazzurri in vantaggio.

Nonostante i tentativi del Milan di reagire, con Calabria che ha trovato una pronta risposta di Sommer, sono stati i nerazzurri a chiudere il match nella ripresa. Al 49', Thuram ha segnato con un preciso rasoterra, non lasciando speranza a Maignan.

Pioli, allenatore del Milan, ha tentato la mossa della disperazione, lanciando nella mischia tutti gli attaccanti a disposizione. Questo ha portato al gol della bandiera al 80', con Tomori che ha ribadito in rete la palla respinta da Sommer su conclusione di Gabbia su calcio d'angolo.

Il clima si è surriscaldato nel corso della partita, tanto che l'arbitro Maresca è stato costretto a espellere Hernandez e Dumfries per una rissa, e Calabria per aver colpito Frattesi.

La festa è esplosa per l'Inter al 96', mentre il Milan è ora chiamato a programmare una profonda ricostruzione per essere competitivo nella prossima stagione.

Inter-Empoli 2-0: nerazzurri a +14 sul Milan

Inter fb

NICOLA ZUCCARO -
 Dopo l'1-1 con il Napoli, nell'incontro che ha preceduto la sosta del campionato per gli impegni della Nazionale, l'Inter è tornata a vincere a San Siro e lo ha fatto, regolando l'Empoli per 2-0 nel posticipo della 30esima giornata giocato ieri sera e con le reti siglate, ciascuna per tempo, da Di Marco e da Sanchez.

In virtù di questa vittoria sui toscani (sempre più coinvolti nella lotta per non retrocedere), l'Inter consolida il primato di classifica con 79 punti e aumenta di 14 lunghezze il vantaggio sul Milan, secondo a 65 punti.

I rossoneri di Pioli conservano 4 punti di vantaggio sulla Juventus, tallonata dal Bologna per il -2 dai bianconeri a seguito del 3-0 inflitto dai felsinei alla Salernitana nell'anticipo delle 12.30 di lunedì 1 aprile 2024.

L'Inter interrotta nel suo dominio: subisce una rete nel finale e ferma la striscia di vittorie in Serie A

Ssc Napoli fb

MILANO - L'Inter, capolista incontrastata del campionato di Serie A, ha visto interrompersi la sua impressionante striscia di vittorie consecutive in campionato a causa di un pareggio contro il Napoli al Giuseppe Meazza. È stata la prima volta in questa stagione che i nerazzurri hanno subito una rete nell'ultimo quarto d'ora di partita, segnando una deviazione nel loro cammino verso il titolo.

Il colpo di testa di Juan Jesus all'82', che ha fissato l'1-1, è stato il momento decisivo che ha impedito all'Inter di ottenere altri tre punti preziosi. Nonostante il vantaggio ottenuto nel finale del primo tempo grazie al tap-in di Matteo Darmian, la squadra di Conte non è riuscita a mantenere la propria imbattibilità fino al fischio finale.

Questo risultato ha permesso al Milan di ridurre il distacco a -14 punti dalla capolista, anche se resta un divario considerevole. Tuttavia, il pareggio contro il Napoli serve da monito per l'Inter, che dovrà rimanere concentrata e determinata nelle prossime sfide per mantenere la leadership in campionato e cercare di conquistare il titolo.

Champions: Inter beffata dall'Atletico ai calci di rigore

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MADRID - L'Inter ha subito una beffarda eliminazione dalla Champions League ai quarti di finale, perdendo ai rigori contro l'Atletico Madrid dopo un'agonistica partita che si è conclusa sul punteggio di 2-1 nei tempi supplementari. Nonostante la determinazione mostrata durante i 120 minuti di gioco, l'Inter di Simone Inzaghi non è riuscita a superare l'ostacolo rappresentato dall'Atletico Madrid del Cholo Simeone. 

Dopo i gol segnati nei tempi regolamentari da Dimarco, Griezmann e Depay, che hanno portato il punteggio sul 2-1 al 90', la partita si è protratta ai supplementari senza ulteriori reti. La lotteria dei rigori ha visto la precisione di alcuni giocatori, come Calha e Depay, ma anche errori fatali, tra cui quello di Lautaro Martinez che ha spedito il pallone sopra la traversa, determinando l'eliminazione dell'Inter dalla competizione. 

Al Metropolitano di Madrid, è l'Atletico a festeggiare l'accesso alle Magnifiche Otto d'Europa, mentre per l'Inter si chiudono i sogni di gloria in questa edizione della Champions League.

L'Inter sfata il tabù Bologna e vola a +18 sulla Juve

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LUIGI LAGUARAGNELLA -
L'Inter sfata il tabù Bologna, che lascia nefasti ricordi nei tifosi nerazzurri. Con i felsinei in zona Champions l'anticipo delle 18 ha il sapore del big match. La squadra di Thiago Motta, infatti, mette spesso in difficoltà i nerazzurri. Il colpo di testa di Bissek verso la fine del primo tempo decide la partita. L'Inter è messa alle strette dalla manovra avvolgente dei padroni di casa con Zirkzee che è murato da Sommer e le geometrie di Ferguson e Freuler che favoriscono il gioco sulle fasce.

Si rivede Calahnoglu a centrocampo, mentre con Thuram c'è Sanchez. Prima della rete del vantaggio interista Barella spreca un'occasione a tu per tu con Skorupski. Il Bologna resta offensivo anche con le incursioni di Saelemaekers. I rossoblu hanno i grandi meriti di bloccare gli schemi del centrocampo interista. Gli uomini di Inzaghi si difendono soprattutto nel secondo tempo con il Bologna che resta nella metà campo avversaria senza però creare grandi pericoli all''Inter. I nerazzurri proseguono la loro marcia verso il titolo con la decima vittoria consecutiva.

Inter vince 2-1 contro il Genoa: Sanchez e Asllani decisivi

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LUIGI LAGUARAGNELLA - La vittoria del posticipo del lunedì è più sofferta rispetto alle ultime uscite per l'Inter soprattutto per merito del Genoa. I nerazzurri però riescono a guadagnare altri tre punti. Il compagno di Lautaro è Sanchez e al centro del campo c'è Asllani.

Proprio il centrocampista albanese realizza la rete del vantaggio con un tiro potente al termine di una bella azione, una delle tante nate dai meccanismi oliati dei nerazzurri. La qualità di Mhkytarian e Barella crea pericolose verticalizzazioni. Ad una manciata di secondi dalla rete di Asllani il raddoppio arriva da un rigore realizzato da Sanchez, anche se la decisione dell'arbitro è molto generosa dato che lo scontro con Barella è da ritenere un contrasto.

Nella ripresa il Genoa è più propositivo. Retegui sfiora la rete, Badelj offre preziosi passaggi. Spesso il Grifone mette alle strette la squadra di Inzaghi con Strootman e Vasquez che calcia all'angolino e fa sperare i tifosi rossoblu. Intanto entrano Thuram e Arnautovic, ma l'Inter è un po' in affanno e manca in brillantezza, ma la difesa resta compatta e porta a casa un'altra vittoria.

Serie A, poker dell’Inter contro l’Atalanta: nerazzurri in fuga

Inter fb 
L'Inter fa un altro passo importante verso lo scudetto, travolgendo l'Atalanta nel recupero a San Siro con un netto 4-0. La squadra di Inzaghi si conferma un rullo compressore, con ottime prestazioni al Meazza nelle ultime 8 gare di Serie A, vincendo tutte e subendo solo una rete, registrando ben 7 clean sheet. 

Con 11 vittorie consecutive nel 2024, di cui 8 in campionato, l'Inter dimostra una solidità impressionante. Nonostante lo spavento iniziale per un gol annullato, i padroni di casa gestiscono bene il match e passano in vantaggio con Darmian, raddoppiando con una prodezza di Lautaro prima della fine del primo tempo. 

Nella ripresa, Dimarco segna il 3-0 con un tap in dopo un rigore parato, mentre Frattesi sigla il poker, anche se si procura un problema muscolare all'adduttore destro. San Siro esulta e lo scudetto sembra sempre più vicino per l'Inter.

Inter, Lautaro supera i 101 gol in Serie A: 'Da bambino non l'avrei mai immaginato'

Inter.it

MILANO - Le parole del capitano nerazzurro, Lautaro Martinez, arrivato a quota 101 gol in Serie A, dopo la vittoria sul Lecce per 4-0

Con la sua doppietta ha aiutato l'Inter a battere 4-0 il Lecce. Due gol che portano il suo bottino a quota 101 in Serie A. Una notte speciale, quella di Lautaro Martinez: il capitano nerazzurro ha ritoccato tanti record e ha raccontato così tutta la sua emozione dopo il match.

“Questa sul campo del Lecce è una vittoria che significa tanto: innanzitutto ci dà grande continuità, poi devo dire che abbiamo espresso davvero un bel calcio. Il bello è che lo facciamo tutti insieme, chi gioca dall'inizio, chi entra a partita in corso: stiamo facendo un grande lavoro e dobbiamo continuare così. I 100 gol in Serie A? Sceglierne uno è difficile, magari prendo il 100°, il primo di questa sera. Devo dire che da quando sono partito da casa mia a 15 anni non mi sarei mai immaginato tutto questo: è solo merito del lavoro e dei sacrifici della mia famiglia, quando ero bambino. Tutto questo è per loro. Non c'è un segreto: bisogna lavorare tutti i giorni, dare una mano ai compagni. Sono giovane, ho ancora margini di miglioramento. Non abbiamo ancora vinto nulla, per questo bisogna continuare a lavorare. I record di gol non sono importanti, ci proverò, ma conta che l'Inter vinca, i gol servono alla squadra. Sicuramente quest'Inter ha tanta continuità dopo la finale di Champions League: siamo migliorati e maturati, ma dobbiamo continuare ad alzare il livello ogni partita e ogni allenamento.”

Grazie a Inter.it

Serie A, brutto ko del Lecce al Via del Mare: 0-4 per l'Inter

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FRANCESCO LOIACONO - Quarta sconfitta interna del Lecce. I salentini perdono 0-4 con l’ Inter al “Via del Mare” nella ventiseiesima giornata di Serie A. Nel primo tempo al 6’ Almqvist dei salentini va vicino al gol. Al 15’ i nerazzurri passano in vantaggio con Lautaro Martinez, tocco rasoterra di destro. Al 21’ Mkhitaryan dell’ Inter sfiora la rete. Al 31’ Gallo del Lecce con una conclusione da fuori area non inquadra la porta. 

Nel secondo tempo all’ 8’ la squadra di Simone Inzaghi raddoppia per merito di Frattesi, girata al volo su cross di Sanchez. Al 10’ Lautaro Martinez realizza la terza rete dei lombardi di sinistro su passaggio di Frattesi. Al 20’ Banda dei giallorossi pugliesi non concretizza una buona occasione. Al 22’ De Vrij segna il quarto gol dei nerazzurri di testa. Terza sconfitta consecutiva dei giallorossi pugliesi. Il Lecce è al quattordicesimo posto con 24 punti. L’ Inter è prima con 66 punti,+9 sulla Juventus, seconda con 57 punti. I bianconeri vincono 3-2 sul Frosinone all’ “Allianz Stadium”.