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Inter, Inzaghi dopo la vittoria a Venezia: "Ottima reazione dopo la Supercoppa"

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MILANO - Con il gol di Darmian, allo Stadio Pier Luigi Penzo, l'Inter conquista la prima vittoria in Campionato del 2025 e sale a 43 punti, scalando al secondo posto in classifica davanti all'Atalanta. Contro il Venezia, la formazione nerazzurra centra la sesta vittoria consecutiva in Serie A e il sesto successo di Campionato in trasferta senza subire gol (19-0 il punteggio totale) per la prima volta nella sua storia. Il commento di mister Simone Inzaghi: 

“Oggi non era semplice per noi dopo la finale persa in Supercoppa Italiana. I ragazzi sono stati bravissimi perché siamo venuti qui stanchi e acciaccati e abbiamo fatto una buona gara. Nel secondo tempo tutte le nostre azioni potevano portare al secondo gol ma abbiamo trovato di fronte a noi un ottimo Stankovic. È stata una gara non semplice e abbiamo ottenuto un'importante vittoria. L’Inter fa notizia quando perde quindi vuol dire che siamo migliorati, in questi anni abbiamo creato tanto, ci brucia aver perso il derby in finale, ma ora dobbiamo guardare avanti anche perché abbiamo fatto 43 punti ed è un ottimo andamento anche se sappiamo che altre squadre hanno il nostro stesso passo e non ci dobbiamo fermare. 

Conto molto su Frattesi, lui è pienamente dentro il progetto, lavora tanto ed è entrato benissimo oggi. È un giocatore che ci ha dato tantissime soddisfazioni, sono molto contento delle sue prestazioni. Per il Bologna abbiamo delle speranze per recuperare Calhanoglu e Acerbi. Mkhitaryan lo valutiamo domani, ma l’obiettivo è quello di cercare di recuperare tutti al più presto.”

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Inter, Inzaghi: ''Sconfitta dolorosa, serve ripartire subito''

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RIAD - Si chiude con una sconfitta in finale il cammino dei nerazzurri nella EA Sports FC Supercup 2024/25: contro il Milan non bastano i gol di Lautaro e Taremi che aprono il match prima della rimonta rossonera. Il commento di mister Inzaghi al termine del match:

“Bisognava controllare meglio la gara, abbiamo avuto diverse occasioni per segnare il 3-1, in diversi momenti è stato molto bravo Maignan, poi abbiamo subito il gol del 2-2 e l'abbiamo persa. Bisogna fare i complimenti al Milan che non ha mollato ed è rimasto in partita. È una sconfitta dolorosa, che brucia e fa male, ma dobbiamo andare avanti, avremo tante partite in pochi giorni, quindi dovremo ripartire subito nel migliore dei modi, siamo delusi ma abbiamo dato tutto quello che avevamo. Abbiamo sbagliato qualcosa di troppo tecnicamente, poi i cambi hanno inciso, il Milan ha messo gente di gamba e noi dovevamo gestire meglio e chiudere la partita. Anche stasera prenderemo degli insegnamenti perché fa male perdere una finale così con due gol di vantaggio. In questo momento in difesa stiamo faticando, non abbiamo ricambi, chi gioca sempre sta dando tutto ma abbiamo bisogno di recuperare giocatori. Calha? È un giocatore importantissimo ma in questi tempi, giocando ogni 3 giorni, abbiamo bisogno di tutti, aspettiamo anche i difensori che ci daranno una mano. Bastoni? I primi 5, 6 minuti dopo la botta aveva qualche problemino ma anche de Vrij aveva qualche problemino al flessore. In quel momento Bastoni mi sembrava più pronto per finire la partita rispetto a De Vrij. ”

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Supercoppa Italiana: Il Milan trionfa sull’Inter 3-2 in un derby mozzafiato

RIAD – Una notte epica per il calcio italiano: il Milan conquista la Supercoppa Italiana battendo l’Inter 3-2 in un derby indimenticabile. La squadra di Sergio Conceição ha completato una rimonta straordinaria, passando dallo 0-2 iniziale a una vittoria al cardiopalma, con il gol decisivo di Tammy Abraham al 93° minuto.

Le fasi della partita

La gara è iniziata con un’Inter solida e dominante, che ha trovato il vantaggio al 46° del primo tempo con un gol di Lautaro Martinez, seguito dal raddoppio di Mehdi Taremi al 47° del secondo tempo. Sembrava un match chiuso, ma il Milan ha dimostrato il suo spirito di squadra e una determinazione senza pari.

La rimonta è iniziata al 52° con Theo Hernandez, che ha riacceso le speranze dei rossoneri. A pareggiare i conti ci ha pensato Christian Pulisic al 80°, sfruttando una difesa interista ormai in difficoltà.

Il momento decisivo è arrivato nei minuti di recupero, quando Tammy Abraham ha realizzato il gol della vittoria al 93°, scatenando l’euforia dei tifosi e della panchina rossonera.

Un trofeo prezioso

Oltre al prestigio della Supercoppa Italiana, il Milan porta a casa un montepremi di 16 milioni di euro, un risultato importante non solo per le casse del club, ma anche per il morale della squadra.

"Una vittoria storica in un derby che nessuno dimenticherà", ha dichiarato Sergio Conceição al termine della partita. "Questa squadra ha dimostrato cuore e carattere, non si è mai arresa."

La delusione dell’Inter

Per l’Inter, che sembrava a un passo dal trionfo, è stata una serata amara. Il tecnico Simone Inzaghi ha commentato con amarezza:

"Avevamo il controllo della partita, ma abbiamo pagato caro qualche errore. Complimenti al Milan, ma dobbiamo riflettere su questa sconfitta."

Riad protagonista

La città saudita ha offerto uno scenario spettacolare per una finale avvincente, con migliaia di tifosi sugli spalti. L’evento ha consolidato la crescente importanza del Medio Oriente come palcoscenico per il calcio internazionale.

Un derby che entrerà nella storia

La Supercoppa Italiana 2025 sarà ricordata come una delle finali più emozionanti di sempre. Il Milan non solo ha dimostrato di essere una squadra di grande valore, ma ha ribadito il suo ruolo di protagonista nel panorama calcistico italiano e internazionale.

Dumfries show: doppietta e l’Inter vola in finale di Supercoppa Italiana

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RIAD - Denzel Dumfries si prende la scena e trascina l’Inter in finale di Supercoppa Italiana, ricordando all’Arabia che l’Atalanta può essere brava, ma i nerazzurri più forti abitano a Milano. Davanti a 16mila spettatori, Inter-Atalanta finisce 2-0: una partita che in 90 minuti ha mostrato tutta la solidità e l’efficacia della squadra di Simone Inzaghi.

Il match

Il primo gol di Dumfries è da copertina: un gesto tecnico spettacolare, una rovesciata in area su azione da calcio d’angolo. Per il secondo, l’olandese opta per la potenza: un bolide da fuori area che sbatte sulla traversa e si insacca, chiudendo di fatto il match.

L’Inter, come da copione, domina a modo suo: gestione del pallone, cambi programmati e letalità. Il primo gol nasce da un angolo ben studiato, il secondo da una rapida ripartenza. È una squadra completa, capace di attaccare con i suoi quinti pericolosi e di sfruttare la creatività di Lautaro Martínez, bravissimo a giocare spalle alla porta, e Nicolò Barella, sempre decisivo nelle fasi cruciali.

Le note stonate

Tante le occasioni create dai nerazzurri, ma c’è un punto debole evidente: Lautaro Martínez continua a convivere con una maledizione sotto porta. Anche contro l’Atalanta, l’argentino alterna errori e sprechi, mancando l’appuntamento con il gol.

Verso la finale

L’Inter vola in finale con una prestazione convincente, confermando di essere una squadra matura e pericolosa in ogni fase del gioco. Dumfries è il simbolo di questa vittoria, con due gol che non solo chiudono la partita ma raccontano l’ambizione di un gruppo deciso a conquistare il trofeo.

Ad attendere i nerazzurri ora c’è l’ultimo atto: un appuntamento che l’Inter di Inzaghi sembra pronta a onorare con la stessa determinazione vista contro l’Atalanta.

Supercoppa Italiana, Inzaghi: 'Qui per vincere, sarà più difficile degli anni scorsi'

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Le parole del tecnico nerazzurro alla vigilia di Inter-Atalanta, semifinale della Supercoppa Italiana

Inizia il countdown verso Inter-Atalanta: la vigilia della semifinale della EA Sports FC Supercup si apre con la conferenza stampa ufficiale. Nella mattinata di mercoledì Simone Inzaghi ha presentato la sfida, che si disputerà giovedì 2 gennaio 2025 alle 20 (ora italiana), in conferenza stampa:

Cosa chiede al 2025? Quali sono gli aspetti in cui si può ancora migliorare?

"Chiaramente gli obiettivi del 2025 sono gli stessi di quando sono arrivato tre anni e mezzo fa. L'Inter è una grandissima società e dobbiamo sempre puntare al massimo, vincendo più partite e trofei possibili a partire dalla Supercoppa che è quello più vicino. Rispetto all'anno scorso sarà ancora più difficile, ma cercheremo di fare il massimo fin da domani sera".

Si affrontano le due squadre più in forma della Serie A: che messaggio lancia al campionato la Supercoppa?

"Si affrontano due squadre che stanno avendo grandissimo percorso. Il più grande successo dell'Atalanta, al di là dell'Europa League, è il fatto di non essere più una sorpresa, stanno avendo grandissimi risultati in campionato e in Champions League: per noi sarà una partita difficile come sempre, ci vorrà una grande Inter contro un avversario che sta molto bene e sta ottenendo grandissimi risultati".

Quanto servirà avere ogni ingranaggio al posto giusto perché tutto funzioni al meglio?

"Devono andar bene tantissime cose, siamo in un ottimo momento, ma sappiamo che le insidie sono sempre dietro l'angolo. Abbiamo qualche difficoltà numerica in difesa, speriamo di recuperare Acerbi e Pavard per la prima metà di gennaio, abbiamo a casa anche Di Gennaro. Gli altri stanno bene e si stanno allenando al meglio: cercheremo di schierare una formazione competitiva".

"Ringrazio per il benvenuto, la Supercoppa per noi è molto importante, l'abbiamo dimostrato negli ultimi tre anni, vincendo il trofeo. Noi vogliamo fare una grande gara per giocarci la finale, ma sappiamo che ci sono tre squadre che avranno lo stesso obiettivo e ci saranno difficoltà fin dalla partita con l'Atalanta che al momento è in testa in campionato".

Visti i recenti risultati contro l'Atalanta si aspetta qualche cambiamento da parte loro?

"I precedenti non vanno in campo e non portano punti, quest'anno ci siamo incontrati con il mercato aperto e con loro che avevano diverse defezioni. Da quel momento hanno fatto tre mesi e mezzo ottimi: sono molto fisici ma con tanta qualità in ogni zona del campo, servirà una grande Inter".

Inter, Inzaghi dopo la vittoria con il Como: 'Partita matura, una vittoria da squadra'

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L'Inter saluta il 2024 a San Siro con una vittoria importante: il colpo di testa di Carlos Augusto e la firma incredibile di Marcus Thuram decidono il successo contro il Como e portano l'Inter a quota 37 punti in classifica: il commento di Simone Inzaghi.

“I complimenti al Como vanno fatti, hanno fatto una gara propositiva, di personalità, hanno corso tantissimo ma noi abbiamo concesso poco, il campo ci ha un po’ penalizzato perché non era perfetto come al solito, però abbiamo fatto una partita matura, da squadra. Sapevamo che nel secondo tempo cambiando passo avremmo potuto vincere la partita e abbiamo colpito nel momento giusto. Thuram? Ha lavorato bene insieme a compagni e staff, si è adattato subito ai nostri principi e continua a migliorare, è un giocatore di qualità. Frattesi? Nell’Inter come in altre squadre c’è concorrenza ma lui sta lavorando bene, contro l’Udinese ha giocato 90 minuti, oggi è entrato bene, dobbiamo continuare così ragionando partita dopo partita perché stiamo giocando tanto. Lautaro? È il nostro Capitano, anche stasera ha avuto occasioni, deve proseguire così con fiducia per continuare a segnare come ha sempre fatto, deve rimanere tranquillo sapendo che la sua squadra sta vincendo e che ha l’appoggio di tutti. ”

Serie A, Inter batte il Como 2-0: decisivi Carlos Augusto e Thuram

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MILANO - L'Inter ha chiuso in bellezza la 17ª giornata di Serie A, superando il Como con un netto 2-0 nell'ultimo posticipo serale. La squadra di Simone Inzaghi ha saputo gestire al meglio la sfida, conquistando tre punti fondamentali nella corsa al vertice della classifica.

Dopo un primo tempo combattuto e privo di gol, il risultato si è sbloccato nella ripresa grazie a Carlos Augusto. Il difensore brasiliano ha trovato la rete al 48', approfittando di una disattenzione della difesa avversaria per infilare il pallone alle spalle del portiere.

Nonostante i tentativi del Como di reagire, l'Inter ha mantenuto il controllo del gioco, chiudendo la partita al 92' con Marcus Thuram. L'attaccante francese, entrato in piena sintonia con i meccanismi nerazzurri, ha siglato il raddoppio con un contropiede fulmineo, regalando ai tifosi un'ulteriore gioia nei minuti di recupero.

Con questa vittoria, l'Inter consolida la sua posizione nelle zone alte della classifica, dimostrando ancora una volta solidità e qualità. Per il Como, invece, la sconfitta rappresenta un duro colpo nella lotta per la salvezza, ma la squadra avrà modo di riscattarsi nelle prossime giornate.

L'Inter domina all'Olimpico, Inzaghi: 'Orgoglioso di questi ragazzi, siamo un grande gruppo'

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MILANO - L'Inter domina all'Olimpico e si prende i tre punti con sei gol e sei diversi marcatori: Calhanoglu, Dimarco, Barella, Dumfries, Carlos Augusto e Thuram. Sei firme d'autore a decidere una partita straordinaria e a strappare gli applausi del pubblico: questa l'analisi di un orgoglioso Simone Inzaghi al termine della partita.

“Sono soddisfatto perché abbiamo battuto una squadra che viveva un momento ottimo: nei primi 20' non ci siamo disuniti e abbiamo mantenuto bene le distanze, poi abbiamo alzato il baricentro e il tasso tecnico delle giocate. Dopo i primi due gol e dopo la rete a inizio ripresa è diventato tutto più semplice: questi ragazzi mi offrono tutto ciò da tre anni e mezzo, sono orgoglioso di essere il loro allenatore. Il campo dirà se siamo i più forti, noi volevamo fare una grande gara e l'abbiamo preparata bene: sapevamo le qualità della Lazio, i ragazzi hanno interpretato al meglio la sfida. Abbiamo una partita da recuperare, dopo le ultime due gare del 2024 andremo in Supercoppa e avremo un altro match da recuperare: sarà tutto complicato ma speriamo di giocare sempre in questo modo. Negli ultimi due mesi e mezzo abbiamo avuto grande continuità, ma per tante squadre vale lo stesso discorso, compresa la Lazio; basta guardare la classifica. Il gol preso contro il Parma mi aveva fatto arrabbiare perché non lo meritavamo, oggi bisogna fare un plauso a questi ragazzi che giocano praticamente senza sosta da un mese a questa parte e in difesa abbiamo tante difficoltà di rotazioni, ma tutti rendono al meglio. Bisseck oggi ha giocato bene, ma era ammonito e ho dovuto fare dei calcoli, Darmian è entrato da terzo giocando con grandissima intelligenza come suo solito, dopo che ha fatto il quinto tutto l'anno scorso. La cosa che mi rende più orgoglioso è l'impegno folle che mettono in campo i miei giocatori da tre anni e mezzo, me lo dimostrano sempre, non mollano mai e sono un grandissimo gruppo. Meritano tutti quanti di giocare, loro sanno che tanta gente non vedeva l'ora che inciampassimo di nuovo dopo il derby perso, ma i ragazzi ascoltano poco e lavorano tantissimo”

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L’Inter domina la Lazio: 6-0 all’Olimpico e Atalanta nel mirino

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ROMA - L’Inter ha sfoderato una prestazione da grande squadra all’Olimpico, schiacciando la Lazio con un netto 6-0. Una gara indirizzata sin dall’inizio grazie a un errore fatale del centrale biancoceleste Gigot, che ha spianato la strada ai nerazzurri. Il difensore laziale, con un intervento goffo, ha toccato il pallone con la mano in area regalando a Calhanoglu il rigore del vantaggio al 12’. Il turco non ha sbagliato, aprendo le danze di una serata che si è rivelata un monologo interista.

Prima della fine del primo tempo, Dimarco ha siglato il raddoppio con un tiro preciso che ha gelato l’Olimpico. Il colpo inferto poco prima dell’intervallo ha spento ogni velleità di rimonta della Lazio, che nella ripresa è affondata sotto i colpi dei nerazzurri.

Il secondo tempo ha visto Barella salire in cattedra con un eurogol: un destro dalla distanza imparabile per Provedel. La quarta rete è arrivata con Dumfries, bravo a sfruttare un cross dalla destra con un imperioso colpo di testa. Infine, Carlos Augusto ha completato la goleada con una zampata su azione da calcio d’angolo, sigillando una vittoria senza appello.

Con questa prestazione, l’Inter non solo ha mandato un messaggio chiaro alle dirette concorrenti, ma ha anche messo pressione all’Atalanta, ora distante solo tre punti. Inoltre, i nerazzurri hanno ancora una partita da recuperare contro la Fiorentina, un’occasione per accorciare ulteriormente in classifica.

Simone Inzaghi può sorridere: la sua squadra sembra aver trovato la forma migliore in un momento cruciale della stagione. La Lazio, invece, esce ridimensionata da un risultato pesantissimo, che mette in discussione le ambizioni europee di una squadra apparsa troppo fragile contro un avversario di questo livello.

Inter - Bayer Leverkusen, Inzaghi: 'Mancata un pò di qualità, serviva qualcosa in più'

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MILANO - Arriva contro il Bayer Leverkusen la prima sconfitta dei nerazzurri nella UEFA Champions League 2024/25. A decidere il match, il gol di Mukiele al novantesimo minuto, una rete che interrompe anche la striscia dei cinque clean sheet nerazzurri collezionati nelle prime cinque sfide giocate nella competizione. Al termine del match mister Simone Inzaghi ha commentato il match:

“Non è stata una delle nostre migliori gare. Avevamo di fronte un avversario di assoluto valore. Nei primi 15 minuti hanno preso la traversa, ma poi abbiamo controllato la gara e avremmo dovuto osare di più. Siamo mancati di qualità negli ultimi 25 metri, dispiace perdere la gara in questo modo ma non scalfisce il nostro cammino. Abbiamo fatto troppo poco, dovevamo creare di più: nel primo tempo avevamo la sensazione che nel nostro possesso soffrissero sempre. L’azione del loro gol è stata confusa, dovevamo prestare più attenzione, ma la Champions è questa. Domani saremo probabilmente ancora tra le prime otto e poi dipenderà da noi a gennaio nelle ultime due partite. Dobbiamo andare avanti a testa alta. Ora ci aspettano altre gare per chiudere l’anno.”

Mondiale per Club: Inter contro il River Plate, Juventus sfida il Manchester City

PIERO CHIMENTI - Il prossimo 15 giugno negli Stati Uniti prenderà il via il nuovo Mondiale per Club, un torneo che promette spettacolo e competizione ad altissimo livello. Tra le squadre italiane in lizza figurano Inter e Juventus, entrambe inserite in gironi di ferro che promettono sfide di grande interesse. La manifestazione si concluderà il 13 luglio, con la finale che incoronerà la miglior squadra del mondo.

L'Inter nel girone E

I nerazzurri sono stati sorteggiati nel girone E, dove affronteranno:

  • River Plate (Argentina): una delle squadre più blasonate del Sud America, vincitrice di numerosi trofei continentali.
  • Monterrey (Messico): club solido e con esperienza internazionale.
  • Urawa Red Diamonds (Giappone): campioni asiatici e avversari insidiosi.

L’Inter, reduce da una stagione brillante in Serie A e in Europa, punta a confermarsi anche sul palcoscenico mondiale, ma il girone richiederà il massimo impegno.

La Juventus nel girone G

La Juventus, invece, è stata inserita nel girone G, che prevede sfide complicate contro:

  • Manchester City (Inghilterra): i campioni d’Europa in carica, una delle squadre più temute al mondo.
  • Wydad Casablanca (Marocco): abituati a competizioni di alto livello nel panorama africano.
  • Al-Ain (Emirati Arabi Uniti): outsider capace di sorprendere con il loro gioco.

La Juventus dovrà dimostrare compattezza e qualità per emergere in un girone in cui il City parte come favorito assoluto.

Il quadro completo dei gironi

Ecco la composizione degli otto gironi del torneo:

  • Girone A: Palmeiras (Brasile), Porto (Portogallo), Al Ahly (Egitto), Inter Miami (USA).
  • Girone B: Paris Saint-Germain (Francia), Atletico Madrid (Spagna), Botafogo (Brasile), Seattle Sounders (USA).
  • Girone C: Bayern Monaco (Germania), Benfica (Portogallo), Boca Juniors (Argentina), Auckland City (Nuova Zelanda).
  • Girone D: Flamengo (Brasile), Chelsea (Inghilterra), Leòn (Messico), Esperance Tunisi (Tunisia).
  • Girone E: River Plate (Argentina), Inter (Italia), Monterrey (Messico), Urawa Red Diamonds (Giappone).
  • Girone F: Fluminense (Brasile), Borussia Dortmund (Germania), Ulsan (Corea del Sud), Mamelodi Sundowns (Sudafrica).
  • Girone G: Manchester City (Inghilterra), Juventus (Italia), Wydad (Marocco), Al-Ain (EAU).
  • Girone H: Real Madrid (Spagna), Salisburgo (Austria), Al Hilal (Arabia Saudita), Pachuca (Messico).

Finale il 13 luglio

Il torneo, che si preannuncia come un vero spettacolo globale, culminerà il 13 luglio con la finale. Le squadre italiane, seppur in gironi difficili, hanno le qualità per arrivare lontano e rappresentare al meglio il calcio tricolore.

La strada verso il titolo mondiale è lunga e piena di ostacoli, ma la voglia di trionfare non manca. L’appuntamento è fissato: il Mondiale per Club 2024 promette emozioni indimenticabili.

Malore per Edoardo Bove durante Fiorentina-Inter: le sue condizioni migliorano

FIRENZE - Serata di grande apprensione ieri al "Franchi" di Firenze, dove il giovane centrocampista della Fiorentina, Edoardo Bove, si è accasciato improvvisamente al suolo durante il match contro l'Inter, al 17' del primo tempo. Momenti drammatici, ma dalle prime notizie provenienti dall'ospedale di Careggi arrivano segnali confortanti: il 22enne avrebbe ripreso a respirare autonomamente, con un battito cardiaco regolare, e avrebbe parlato con lo staff medico e i dirigenti accorsi al suo fianco.

Il malore: una crisi epilettica

Secondo i primi accertamenti, il malore sarebbe stato causato da una crisi epilettica che ha portato a un arresto cardiaco. Le immagini televisive mostrano Bove che, dopo essersi rialzato mentre si stava allacciando le scarpe, compie pochi passi prima di barcollare e collassare. La gravità della situazione è stata immediatamente percepita dai giocatori vicini, tra cui Dumfries e Calhanoglu, che hanno subito richiamato l’attenzione dello staff medico.

Lo staff sanitario della Fiorentina, guidato dal dottor Luca Pengue, è intervenuto tempestivamente per praticare un massaggio cardiaco, mentre i compagni di squadra hanno formato un capannello protettivo attorno al giocatore. Bove è stato poi trasportato in barella verso l'ambulanza, lasciando il campo in un silenzio surreale.

Partita sospesa e dramma sugli spalti

L'arbitro Daniele Doveri ha deciso di sospendere immediatamente la partita, mentre sugli spalti calava un silenzio angosciante, con i tifosi fiorentini e interisti accomunati dal ricordo ancora vivido del dramma di Davide Astori, capitano della Fiorentina deceduto nel 2018.

La situazione in ospedale

Bove è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Careggi, dove è attualmente sottoposto ad accertamenti, tra cui una TAC per approfondire le cause della crisi. Le prime informazioni sul suo recupero hanno portato un po’ di sollievo: il giovane ha ripreso conoscenza, mostrando segnali incoraggianti.

Apprensione e solidarietà

Il malore di Edoardo Bove ha scosso profondamente il mondo del calcio. Compagni e avversari, visibilmente colpiti, si sono uniti in un gesto di solidarietà, mentre i tifosi di entrambe le squadre si stringono virtualmente attorno al centrocampista viola e alla sua famiglia.

In attesa di ulteriori aggiornamenti sulle sue condizioni, il calcio italiano trattiene il fiato e spera di rivedere presto Edoardo Bove tornare in campo, in piena salute.

Inzaghi alla vigilia di Fiorentina-Inter: 'Sarà una gara impegnativa, ci vorrà una grande Inter'

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APPIANO GENTILE - Domenica 1 dicembre alle 18:00 l'Inter affronterà in trasferta la Fiorentina nella sfida valida per la 14ª giornata di Serie A. 

Alla vigilia della sfida, Simone Inzaghi ha presentato il match ai microfoni di Inter TV:

La Fiorentina è in grande forma e reduce da 7 vittorie consecutive in campionato: quale sarà la chiave del match?

"Sarà una partita molto difficile e molto dipende dal nostro approccio, sappiamo che loro sono reduci da sette vittorie consecutive e quindi senza dubbio siamo di fronte a un avversario impegnativo".

In due mesi l'Inter ha collezionato 10 vittorie e 2 pareggi senza sconfitte: qual è il segreto per mantenere questo andamento?

"Dal 13 luglio stiamo lavorando bene e siamo contenti dei risultati degli ultimi due mesi, abbiamo fatto ottime gare ma sappiamo che domani sarà un match difficile".

Ci sono state tante rotazioni e qualche infortunio, ma tutti contribuiscono ai successi dell'Inter: quanto è cresciuto questo gruppo e quanto può ancora migliorare?

"Le rotazioni non sono un limite, ma riusciamo anzi a gestire bene tutti i giocatori. Per domani abbiamo qualche defezione ma andremo lì per fare una bella gara".

Nelle ultime 9 partite 7 clean sheet: quanto è migliorata la fase difensiva rispetto a inizio anno?

"Stiamo lavorando in entrambe le fasi, tutta l'Inter sta lavorando bene di squadra. Per noi l'obiettivo è sempre quello di migliorare insieme".

Una sfida difficile dopo una partita in Europa, così come la Fiorentina: quali possono essere le insidie di una trasferta del genere?

"Sappiamo che sia noi che la Fiorentina abbiamo avuto impegni europei. Loro hanno un ottimo allenatore e dei giocatori di qualità, ci vorrà una grande Inter". 

Si è aperto un periodo che vedrà tantissimi impegni e competizioni diverse: come si mantiene sempre alta la concentrazione?

"Ragionando gara per gara, dovremo focalizzarci su ogni singolo impegno cercando di farci trovare pronti per tutte le partite".

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Inter-Napoli: pareggio scudetto 1-1 al Meazza

MILANO - La tanto attesa sfida scudetto tra Inter e Napoli si chiude in parità, con un 1-1 che rispecchia l’equilibrio tra le due formazioni di punta della Serie A. Al Meazza, il match ha regalato intensità, qualche colpo di scena e momenti decisivi, mantenendo alta la tensione fino all’ultimo secondo. Al vantaggio partenopeo di Scott McTominay, che al 23' ha sorpreso Sommer con un colpo preciso, ha risposto Hakan Calhanoglu al 43’, dopo una perfetta azione corale nerazzurra.

Il secondo tempo ha visto i nerazzurri vicinissimi al ribaltone quando, intorno al 60’, Calhanoglu ha avuto l’occasione di segnare dal dischetto, ma il turco ha mandato il rigore sul palo interno, mancando un’occasione pesante per i padroni di casa. Dopo quel momento di alta tensione, le squadre hanno mantenuto un confronto equilibrato ma meno spettacolare, con un gioco fatto di continui capovolgimenti ma senza reali occasioni da gol.

L'ultimo sussulto è arrivato nel recupero, quando Simeone, entrato al posto di Lukaku, ha sfiorato il colpo da tre punti con un destro che è finito alto. Con questo pareggio, Inter e Napoli confermano la loro forza e solidità, lasciando aperta la lotta scudetto in un campionato che si preannuncia appassionante fino alla fine.

Inter trionfa a San Siro: vittoria di misura sull'Arsenal nel quarto turno di Champions League

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MILANO — L'Inter conquista una preziosa vittoria nel quarto turno di Champions League, battendo l'Arsenal 1-0 e compiendo un passo decisivo verso la qualificazione alla fase successiva. I nerazzurri, guidati da Simone Inzaghi, hanno dimostrato ancora una volta solidità difensiva e un gioco determinato che li ha portati a 10 punti nel girone, consolidando il secondo posto a due punti dal Liverpool, unica squadra ancora a punteggio pieno.

La partita

In un San Siro gremito, l'Inter ha approcciato la partita con attenzione e intelligenza tattica, fronteggiando una squadra dell'Arsenal agguerrita e in cerca di punti cruciali. La partita, caratterizzata da un equilibrio evidente e poche occasioni nette, ha visto i nerazzurri trovare il vantaggio grazie a un rigore conquistato e trasformato da Hakan Çalhanoğlu nei minuti di recupero del primo tempo. Il turco, freddo dal dischetto, ha piazzato il pallone alla destra del portiere dell'Arsenal, regalando ai suoi il gol decisivo.

Prestazione solida in difesa

Nel secondo tempo, l'Inter ha saputo mantenere il controllo della gara, chiudendo gli spazi e limitando le occasioni dell’Arsenal, che ha faticato a trovare sbocchi offensivi efficaci contro la compatta difesa nerazzurra. Da sottolineare la prova del portiere André Onana, autore di alcune parate determinanti che hanno impedito agli inglesi di riequilibrare il risultato.

La situazione nel Girone

Con questa vittoria, l'Inter si porta a 10 punti, mettendo un importante margine di sicurezza rispetto alle inseguitrici e avvicinandosi alla qualificazione agli ottavi di finale. Ora, solo il Liverpool rimane in testa con 12 punti, mantenendo il distacco di due punti sui nerazzurri. Per l'Arsenal, invece, la strada verso la qualificazione si complica ulteriormente.

Inter, Inzaghi: 'Meritavamo la vittoria, portiamo a casa una grande lezione'

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MILANO - A San Siro si chiude con un pareggio il primo derby d'Italia della stagione. Una sfida che ha cambiato più volte forma e direzione, chiusa con la rimonta amara dei bianconeri dopo un secondo tempo dominato dall'Inter. L'analisi di mister Simone Inzaghi al termine del match:

“La determinazione deve essere maggiore però da allenatore devo dire che avremmo meritato di fare 7 o 8 gol ad una squadra che ne aveva subito fin qui solo uno. Ci sono teste basse come è giusto che sia, io sono il primo, ma abbiamo fatto una buona gara con il neo di non fare il quinto gol per chiudere la partita. Dopo il 4-3 la squadra si è innervosita ma il calcio è questo e questa è una grandissima lezione che ci porteremo a casa. Cosa è mancato? Un po’ di determinazione in più, è vero che siamo influenzati dal risultato ma io ho visto una squadra che ha creato tantissimi pericoli. I ragazzi lavorano bene, vedo ottimi atteggiamenti, è brutto pareggiare così perché la squadra avrebbe meritato altro, gli spettatori neutri si saranno divertiti, io un po’ meno ma vedendo quello che abbiamo creato parto da delle certezze. In questo momento abbiamo delle rotazioni limitate e paghiamo questo in una gara che avremmo ampiamente meritato di vincere, da domani mattina ripartiremo analizzando tutto.”

Simone Inzaghi

Champions League: Inter vince 1-0 contro lo Young Boys, gol decisivo di Thuram in extremis

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BERNA - L'Inter ha ottenuto una vittoria importante nella terza giornata di Champions League, battendo 1-0 lo Young Boys grazie a una rete di Marcus Thuram nei minuti di recupero. La partita, disputata sul campo sintetico di Berna, è stata combattuta e ricca di emozioni.

Nella ripresa, i nerazzurri hanno avuto l'occasione di passare in vantaggio con un rigore calciato da Marko Arnautovic, ma l'attaccante si è fatto parare il tiro dal portiere avversario, mantenendo il punteggio sullo 0-0. Nel primo tempo, entrambe le squadre hanno creato diverse occasioni pericolose, ma nessuna è riuscita a concretizzare.

Con questa seconda vittoria su tre partite, la squadra di Simone Inzaghi si mantiene nelle prime posizioni del girone, aumentando le speranze di qualificazione alla fase a eliminazione diretta del torneo.

Inter, Simone Inzaghi riceve il premio 'Manlio Scopigno'

MILANO - Importante riconoscimento per Simone Inzaghi che ha ricevuto il premio "Manlio Scopigno" come "Miglior allenatore della Serie A" per la stagione 2023/24. 

Il Premio viene assegnato al tecnico che durante la stagione "si è maggiormente distinto per sportività, preparazione, classe, eleganza, modo di porsi con i media e capacità di relazionarsi con la propria squadra che alle doti professionali uniscono quelle qualità umane e sportive". 

Tutte doti che hanno distinto Manlio Scopigno – storico allenatore del Cagliari dello Scudetto, nel 1970 - nel corso della sua brillante carriera e l’hanno reso unico nel panorama dei tecnici nazionali.

Durante l’evento avvenuto a Roma, nel Salone d'Onore del CONI, il tecnico nerazzurro ha così commentato, ricordando anche il riconoscimento di Miglior allenatore del Settore Giovanile ricevuto nel 2014 quando guidava la Lazio Primavera:

“Fa piacere ricevere un premio come questo - spiega il mister nerazzurro. Ho avuto la fortuna di vincerlo quando allenavo la Primavera e ora lo vinco con la prima squadra. È un premio intitolato a due persone importanti, Manlio Scopigno e Felice Pulici, che è stato importantissimo per la mia carriera: mi ha aiutato molto quando da ragazzo sono arrivato dal Piacenza alla Lazio nel 1999. Oggi tra l’altro sarebbe stato il compleanno di Tommaso Maestrelli: ho visto il figlio di recente, il mio ricordo va a lui. Condivido questo premio con tutto il mio staff, con i giocatori e con la società che mi ha permesso di vincere questo importante riconoscimento.”

Inter, Thuram: 'Segnare a San Siro è sempre speciale'

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MILANO - Il pallone di Inter-Torino torna a casa con Marcus Thuram. Tre gol, la prima tripletta in nerazzurro e tre punti. Il 3-2 di San Siro, dentro a una partita dominata ma strana, ha un protagonista assoluto ed è il centravanti francese. Prima tripletta in maglia nerazzurra, la seconda in carriera (la prima era arrivata con la maglia del Borussia Mönchengladbach contro l'Oberachern in Coppa di Germania il 31 luglio 2022).

7 gol in campionato, capocannoniere al momento con Mateo Retegui. Dopo la doppietta con il Genoa e quella con l'Atalanta, un'altra marcatura multipla, stavolta nel segno del 3. Due gol sono arrivati di testa: nella stessa partita una doppietta di testa l'aveva segnata in nerazzurro dal 2004 solo Mauro Icardi (il 19 novembre 2017 contro l'Atalanta).

Terzo giocatore dell'Inter a segnare una tripletta contro il Torino in Serie A, dopo Roberto Boninsegna il 3 marzo 1974 ed Edwin Ronald Firmani il 28 dicembre 1958, Thuram è a quota 13 gol nell'anno solare (dietro solo a Vlahovic, 14).

Numeri da urlo, che San Siro si è goduto alla grande: il coro 'Siam venuti fin qua per vedere segnare Thuram' è rimbombato a ripetizione.

“Non segnavo da alcune partite e oggi ne ho fatti tre: sono contento - commenta Marcus Thuram - è sempre bello fare gol a San Siro, ma l'importante è la vittoria. Non penso alla classifica marcatori, non mi interessa: lavoro quotidianamente in allenamento per migliorare sotto porta, per essere più aggressivo, ma la cosa più importante è avere fiducia e aiutare la squadra, se faccio gol ovvio è meglio. Non siamo cambiati dall'anno scorso, siamo la stessa Inter. Con Lautaro lavoro bene come nella passata stagione, la verità è che tutte le partite in Seire A sono difficili e complicate. Il nostro lavoro è mirato solo a dare il meglio, sono arrivati anche nuovi giocatori che ci danno una mano. Vincere prima della sosta era importante per andare in nazionale più tranquilli. ”

L'Inter supera il Torino 3-2 in una sfida intensa a San Siro

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MILANO - L'Inter ha conquistato una vittoria di misura battendo il Torino 3-2 nel match del sabato sera della settima giornata di Serie A. La partita, giocata a San Siro, ha visto i granata rimanere in dieci uomini al 20' a causa di un doppio giallo inflitto a Maripan per un fallo su Thuram, che ha risposto alla provocazione segnando una tripletta.

Tuttavia, prima dell'intervallo, Zapata ha approfittato di una distrazione della difesa nerazzurra per ridurre il gap sul 2-1. Nella ripresa, Thuram ha completato la sua straordinaria prestazione con un terzo gol, portando l'Inter sul 3-1.

Negli ultimi minuti, dopo l'uscita di Zapata per un brutto infortunio, il Torino è riuscito ad accorciare nuovamente le distanze grazie a un rigore trasformato da Vlasic. Nonostante gli sforzi finali, il Toro non è riuscito a completare la rimonta, lasciando l'Inter con tre punti preziosi nella corsa al vertice della classifica.