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Juventus-Roma: pareggio senza reti all’Allianz Stadium, ma con emozioni nel secondo tempo

TORINO - La Juventus frena all'Allianz Stadium contro la Roma, in una sfida che si conclude a reti inviolate. Thiago Motta, in cerca di una vittoria importante, schiera un trio d'attacco inedito composto da Cambiaso, Yildiz e Mbangula a supporto di Vlahovic. Dall'altra parte, Daniele De Rossi, sulla panchina della Roma, risponde con un attacco guidato dal centravanti ucraino Dovbyk, sostenuto dal dinamismo di Saelemaekers e dall’ex bianconero Matias Soulé.

L'inizio del match è caratterizzato da una certa prudenza da entrambe le parti. Sia il caldo soffocante dell'Allianz Stadium che la paura di commettere errori hanno condizionato il gioco. Il primo tempo si trasforma così in una partita a scacchi, dove né la Juventus né la Roma riescono a prendere il controllo del match con decisione. Possesso palla sterile per i bianconeri, che non trovano spazi per rendersi pericolosi, eccezion fatta per qualche ripartenza guidata da Vlahovic e le fiammate del giovane Yildiz, il più intraprendente fra i suoi. Mbangula, invece, fatica a incidere rispetto alle sue precedenti uscite.

La Roma punta tutto sulla fisicità di Dovbyk, cercando di sfruttare le sue sponde per guadagnare campo e creare occasioni da gol. Al quarto d'ora di gioco, è proprio Soulé ad avere la chance più importante per i giallorossi, ma la sua azione solitaria si conclude con un tiro impreciso. La Juventus, più attenta nel gestire il possesso, sfiora il vantaggio nel finale del primo tempo: Yildiz accelera sulla sinistra e mette in mezzo un pallone per Vlahovic, che trova la deviazione, ma Svilar è bravo a farsi trovare pronto.

Il secondo tempo si apre con i primi cambi da parte di Thiago Motta, che decide di inserire due carte pesanti dalla panchina: Koopmeiners e Francisco Conceiçao, rispettivamente al posto di Cabal e di un spento Mbangula. Poco dopo, è il turno di Douglas Luiz e McKennie in mezzo al campo e di Nico Gonzalez, chiamato a rilevare Vlahovic in attacco. Questi cambi ridisegnano la Juventus, con Cambiaso che torna a fare il terzino e una squadra che appare più aggressiva e determinata.

De Rossi, consapevole del nuovo atteggiamento dei bianconeri, risponde intorno all’ora di gioco con l’inserimento del grande ex Paulo Dybala, che rileva Soulé. Nei minuti successivi, getta nella mischia anche Manu Koné, arrivato nelle ultime ore del mercato dal Borussia Monchengladbach, e Baldanzi, per aumentare dinamismo e qualità in mezzo al campo. La partita diventa finalmente più aperta, con guizzi e fiammate da una parte e dall’altra. Conceiçao si rende pericoloso sulla destra, mentre Angelino, per la Roma, sfiora il gol con una conclusione velenosa.

Nonostante il ritmo più alto e le occasioni create nella ripresa, ciò che manca è il gol. Il pareggio a reti bianche non premia fino in fondo né la Juventus né la Roma, che lasciano l’Allianz Stadium con la sensazione di aver potuto fare di più. Tuttavia, entrambe le squadre escono con qualche spunto positivo: la solidità difensiva e la qualità delle nuove leve lasciano intravedere un futuro interessante per i prossimi appuntamenti.

La Juve è già una macchina da gol: 3-0 anche al Verona

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VERONA - La Juventus ha dominato il Verona con una vittoria netta per 3-0 al Bentegodi, in una partita che inizialmente sembrava bloccata anche a causa del caldo. La scintilla è scattata dopo un tiro dalla distanza di Locatelli, che ha alzato il ritmo del gioco per i bianconeri. Il primo gol è arrivato grazie a un recupero decisivo dello stesso Locatelli a centrocampo, che ha permesso a Yildiz di servire Vlahovic. Quest’ultimo ha segnato con un sinistro preciso.

La Juventus ha trovato il raddoppio al 39’ con Savona, che ha segnato di testa su un assist di Mbangula, innescando una grande azione di ripartenza che ha coinvolto anche Locatelli e Cambiaso. Vlahovic ha subito riconosciuto il merito del gol a Savona, mostrando grande spirito di squadra.

Nella ripresa, ogni speranza di rimonta per il Verona è stata spenta dal fallo di rigore di Tchatchoua su Mbangula. Vlahovic, freddo dal dischetto, ha segnato il suo secondo gol della partita, chiudendo virtualmente i conti. Nonostante i cambi di Zanetti per provare a rianimare la squadra, la Juventus ha gestito bene il possesso palla, aiutata dagli ingressi di Douglas Luiz, Kalulu e Danilo.

Con nuovi acquisti all'orizzonte, come Nico Gonzalez, Conceicao e Koopmeiners, la Juventus guarda con ottimismo al futuro, pronta per il big match contro la Roma.

Serie A: la Juventus targata Thiago Motta parte con una vittoria schiacciante, 3-0 contro il Como

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TORINO - La Juventus inizia la nuova stagione di Serie A con una convincente vittoria per 3-0 contro il Como, nel secondo e ultimo posticipo della prima giornata di campionato. Sotto la guida del nuovo allenatore Thiago Motta, i bianconeri hanno mostrato subito determinazione e qualità, imponendosi nettamente sugli avversari.

Il match è stato sbloccato al 23' da Mbangula, che ha portato in vantaggio la Juventus con un gol preciso. La squadra ha continuato a spingere e ha trovato il raddoppio nei minuti di recupero del primo tempo grazie a Weah, che ha sfruttato al meglio un'occasione, mandando i bianconeri al riposo sul 2-0.

Nella ripresa, la Juventus ha controllato il gioco senza difficoltà, dimostrando una solida organizzazione difensiva e cercando di colpire in contropiede. Il terzo gol è arrivato al 91', quando Cambiaso ha chiuso definitivamente i conti, regalando alla squadra di Thiago Motta una vittoria netta e convincente.

Questo esordio lascia ben sperare i tifosi juventini, che hanno visto una squadra ben organizzata e capace di gestire la partita con autorità. La nuova Juventus targata Thiago Motta ha dunque iniziato la stagione col botto, mettendo in mostra un gioco efficace e dimostrando di poter essere una delle protagoniste del campionato.

Serie A, la Juve cade a Norimberga

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NICOLA ZUCCARO - La stagione sportiva 2024-2025 della Juventus inizia con una sconfitta. Nel tardo pomeriggio di venerdì 26 luglio 2024, i bianconeri di Thiago Motta sono stati battuti 3-0 dal Norimberga nella prima delle quattro amichevoli di precampionato. Le reti di Casper Janker al 19', di Dustin Forkel all'87' e di Tim Janisch all'89, evidenziano la fragilità della retroguardia juventina. Su essa dovrà lavorare il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, che dovrà intervenire sul mercato per fornire a Thiago Motta i profili utili a risolvere il problema strutturale precedentemente menzionato. E' quanto auspica la tifoseria bianconera che, dopo la disfatta in terra tedesca, potrà visionare i suoi beniamini nella seconda amichevole in programma con il Brest a Pescara alle ore 21 di sabato 3 agosto 2024.

Juventus, Alex Sandro dice addio con un gol nella vittoria contro il Monza

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TORINO – Dopo nove stagioni indimenticabili in bianconero, Alex Sandro ha dato il suo addio alla Juventus in grande stile, segnando un gol nella vittoria per 2-0 contro il Monza nell'ultima giornata di campionato.

Il match è stato aperto dalla rete di Federico Chiesa, che ha portato in vantaggio la Juventus con una giocata magistrale. Poco dopo, è stato Alex Sandro a raddoppiare, concludendo così la sua carriera in bianconero con una prestazione memorabile.

Al termine dell'incontro, i giocatori della Juventus hanno salutato i propri tifosi con un emozionante giro di campo, mostrando con orgoglio la Coppa Italia vinta pochi giorni fa.

Per il Monza, nonostante la sconfitta, la stagione si è chiusa con una nota positiva grazie alla salvezza conquistata in largo anticipo, dimostrando di essere una squadra solida e ben preparata per la Serie A.

L'addio di Alex Sandro segna la fine di un'era alla Juventus, dove il difensore brasiliano ha collezionato numerosi successi e ha lasciato un'impronta indelebile. I tifosi lo hanno salutato con un caloroso applauso, riconoscendo il suo impegno e il suo contributo alla squadra nel corso degli anni.

La Juve di Montero recupera l'impossibile: 3-3 contro il Bologna al Dall'Ara

via Juventus fb
BOLOGNA - La Juventus di Paolo Montero riparte dal 3-5-2, schierando Miretti a centrocampo e Iling sulla fascia sinistra. Tuttavia, il Bologna dimostra subito di essere in serata magica, iniziando la partita con un’aggressività impressionante. Già al 2’, da un errore di disimpegno tra Locatelli e Cambiaso, nasce un’occasione clamorosa per Freuler, che viene però bloccato da un disperato Szczesny.

Subito dopo, la curva Bulgarelli esplode con i fuochi d'artificio e, sul corner seguente, Riccardo Calafiori, uno dei giocatori più seguiti dalla Juventus sul mercato, porta in vantaggio il Bologna. La Juventus, reduce dalla vittoria della Coppa Italia, non riesce a reagire, mentre il Bologna continua a premere. Al 12’, su un cross dalla sinistra di Ndoye, Urbanski e Castro si avventano sul pallone, con Castro che batte di nuovo Szczesny per il 2-0. La squadra di Thiago Motta mostra un ritmo impressionante e idee di gioco chiare.

Due minuti dopo, Odgaard segna il terzo gol, che viene però annullato per fuorigioco. Al 21’, dopo un dominio totale del Bologna, dai tifosi bianconeri iniziano a levarsi cori timidi per Massimiliano Allegri, esonerato venerdì, appena due giorni dopo aver alzato la Coppa Italia. Verso la fine del primo tempo, la Juventus riesce a creare una situazione pericolosa, ma Lucumi sventa il pericolo in scivolata. Questo è l’unico segnale di vita della Juventus nei primi 45 minuti.

La Riscossa nella Ripresa

All’intervallo, Montero sostituisce Miretti e Cambiaso (ammoniti nel primo tempo) con Alcaraz e Weah. Subito Rabiot tenta il primo tiro in porta per gli ospiti, ma Skorupski para e manda in angolo. Tuttavia, è un fuoco di paglia, perché il Bologna torna a spingere e al 3-0 arriva con un contropiede fulmineo di Calafiori, che supera Szczesny con un pallonetto.

Montero tenta di cambiare le sorti del match inserendo Yildiz e Milik al posto di un Vlahovic irriconoscibile. Anche Thiago Motta opera i primi cambi, facendo entrare Saelemaekers, Orsolini, Fabbian, El Azzouzi e Beukema. Al 71’, Nicolò Fagioli fa il suo ritorno in campo dopo la squalifica di 7 mesi per scommesse. Cinque minuti dopo, un errore di Lucumi permette a Chiesa di segnare e ridurre le distanze.

La Juventus sembra risorgere e con più convinzione all’83’ Milik accorcia ulteriormente le distanze su punizione: 3-2. Un minuto dopo, un errore di Beukema viene sfruttato da Yildiz per segnare l’incredibile pareggio. Il Bologna, tramortito e incredulo, crolla. Chiesa ha addirittura l’occasione del sorpasso, ma Aebischer salva tutto. Il pareggio finale lascia comunque la Juventus con il segno di una squadra che non molla mai, rispecchiando il carattere indomito di Montero.

Allegri esonerato dalla Juventus: fine di un'era


Alle ore 17.30 del 17 maggio, Massimiliano Allegri non è più ufficialmente l’allenatore della Juventus. Dopo due cicli e 12 trofei, l’ultimo vinto appena tre giorni fa, si conclude la sua storia con il club bianconero. L’esonero è stato determinato da comportamenti ritenuti "non compatibili con i valori della Juventus" e inammissibili da chi la rappresenta. Il comunicato della società evidenzia una frattura insanabile creatasi mercoledì sera, durante e dopo la finale di Coppa Italia, a causa della sceneggiata del tecnico.

Motivazioni comportamentali

La Juventus non ha espresso ringraziamenti nel comunicato, limitandosi ad augurare "buona fortuna per i suoi progetti futuri", in netto contrasto con il primo divorzio di cinque anni fa, avvenuto per motivi tecnici. Questa volta, la causa è stata la condotta sopra le righe tenuta da Allegri sul prato dell’Olimpico e nei corridoi della sala stampa, considerata dannosa per l’immagine del club. La decisione è stata comunicata all’allenatore dall’amministratore delegato Maurizio Scanavino, senza la partecipazione del direttore tecnico Cristiano Giuntoli, che era in sede ma non ha preso parte all’incontro finale.

La chiamata di Elkann

La decisione di esonerare Allegri è maturata velocemente, dai bollenti spiriti di mercoledì sera al grande gelo dell’addio. La proprietà ha ritenuto impossibile proseguire con Allegri dopo i gravi episodi di mancanza di rispetto verso arbitri, stampa e dirigenza. Particolarmente grave è stato giudicato il gesto con cui Allegri ha invitato Giuntoli ad allontanarsi durante la premiazione, un gesto rivolto anche ad altri dirigenti presenti in campo. Giovedì, la situazione era già così compromessa che John Elkann ha chiamato capitan Danilo per comunicargli l’inevitabilità del cambio di allenatore e per rassicurarlo sul futuro della squadra.

Allegri, celebrazione amara dopo la Coppa Italia: rischia l'esonero immediato


Massimiliano Allegri, pur festeggiando la vittoria della Coppa Italia con la Juventus, non è riuscito a godersi appieno il trionfo. Il nervosismo ha prevalso sulla felicità per aver evitato gli "zero tituli" durante il suo secondo mandato con il club bianconero, culminando in una serie di episodi controversi durante e dopo la partita.

L'allenatore ha manifestato la sua frustrazione con l'arbitro durante la partita e successivamente ha avuto un confronto teso con un giornalista, con insulti e minacce. Inoltre, è emerso un video in cui Allegri invita Cristiano Giuntoli a allontanarsi durante la festa, aggiungendo un ulteriore elemento di tensione nell'ambiente.

Il comportamento sopra le righe di Allegri ha suscitato l'irritazione della società Juventus, che ha trovato le sue esternazioni inopportune e in contrasto con lo stile del club. Lo spettacolo offerto all'Olimpico ha messo in luce una frattura chiara tra la dirigenza e l'allenatore, che sembra difficile da sanare a questo punto.

Oltre alle conseguenze sul fronte interno, Allegri dovrà affrontare le ripercussioni disciplinari del suo comportamento. Il Giudice Sportivo ha emesso una squalifica di due giornate, da scontare in Coppa Italia, oltre a una multa di 5.000 euro, in seguito alle sue azioni sul campo e alle sue dichiarazioni.

Nonostante la vittoria in Coppa Italia, il futuro di Allegri alla guida della Juventus sembra incerto. Mentre si profila l'arrivo di Thiago Motta come nuovo allenatore, il club bianconero dovrà prendere delle decisioni su come gestire la situazione di Allegri, valutando se anticipare la sua partenza o aspettare la fine del campionato per fare una scelta definitiva.

La Juventus trionfa in Coppa Italia: decide Vlahovic

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ROMA - La Juventus ha concluso la sua stagione con un risultato da incorniciare, aggiudicandosi sia la qualificazione in Champions League che la vittoria della Coppa Italia. Nella finale contro l'Atalanta, il match winner è stato Dusan Vlahovic, che ha segnato il gol decisivo dopo soli 4 minuti su assist di Cambiaso. Tuttavia, non è mancata la suspense, con un secondo gol annullato al 72' per un fuorigioco dell'attaccante serbo, confermato dal Var. Il punteggio finale di 1-0 ha suggellato la vittoria della Juventus all'Olimpico di Roma. 

La partita è stata anche caratterizzata dal comportamento acceso del tecnico Massimiliano Allegri, che in segno di protesta si è svestito giacca, cravatta e quasi anche la camicia, prima di essere espulso urlando "Dov'è Rocchi". Questo trionfo rappresenta il 12° trofeo vinto da Allegri sulla panchina bianconera e il primo nel triennio dopo il suo ritorno nel 2021, confermando la sua leadership e la sua determinazione nel portare la squadra al successo.

Juventus e Roma pareggiano 1-1: la corsa per la Champions continua

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TORINO - Nel posticipo domenicale tra Juventus e Roma, le due squadre si sono spartite la posta in palio con un pareggio 1-1. L'incontro, giocato con intensità e determinazione da entrambe le parti, ha visto i giallorossi passare in vantaggio grazie a Lukaku, che al 15' ha trovato la rete con un preciso calcio sotto porta. Tuttavia, la gioia della Roma è durata poco, poiché Bremer ha immediatamente risposto per la Juventus, pareggiando i conti con un colpo di testa vincente su cross di Chiesa al 31'.

Nella ripresa, entrambe le squadre hanno cercato di trovare la vittoria, ma nessuna è riuscita a rompere l'equilibrio. Il pareggio è rimasto saldo fino al fischio finale dell'arbitro, che ha decretato la fine del match.

Per la Juventus, il pareggio significa dover attendere la prossima giornata per ottenere la matematica certezza della qualificazione alla Champions League. D'altra parte, la Roma deve rimanere vigile, considerando il possibile aggancio dell'Atalanta, impegnata nel Monday night a Salerno. La lotta per un posto nella competizione europea si fa sempre più serrata, e ogni punto conquistato è cruciale per entrambe le squadre.

Il Milan non punge: 0-0 contro la Juventus

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PIERO CHIMENTI - Un Milan incerottato per le troppe assenze fa visita alla Juventus. Il primo tempo equilibrato e privo di emozioni con Vlahovic che cerca di colpire con un calcio di punizione al 47'. Nella ripresa il copione non cambia, con i bianconeri che cercano di fare il risultato pieno ma trovano l'opposizione di un attento Sportiello, per un Maignan out in riscaldamento, sulle conclusioni di Kostic, Danilo, Rabiot e Milik.

La Juventus pareggia contro il Cagliari dopo essere stata sotto di due gol

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CAGLIARI - La Juventus ha rischiato una sconfitta contro il Cagliari, ma alla fine è riuscita a pareggiare dopo essere stata in svantaggio di due gol. La squadra di Allegri è stata salvata da una punizione di Vlahovic e soprattutto da un autogol di Dossena.

Il pareggio è stato amaro soprattutto per il Cagliari, che aveva chiuso il primo tempo in vantaggio per due reti a zero grazie ai rigori di Gaetano e Mina. I rossoblu avevano sperato di poter chiudere il discorso salvezza in anticipo con una vittoria prestigiosa, ma alla fine hanno dovuto accontentarsi di un punto che comunque muove la loro classifica.

D'altro canto, il pareggio è stato deludente per la Juventus, che non ha perso la partita ma forse i tifosi a Cagliari si aspettavano un atteggiamento diverso. Nel primo tempo, Allegri è caduto nella trappola di Ranieri e il Cagliari ha approfittato delle sue disattenzioni per segnare due gol.

Nella ripresa, però, la Juventus ha mostrato orgoglio e determinazione e alla fine è riuscita a ribaltare la partita con un autogol. Allegri ha effettuato delle sostituzioni tattiche, inserendo giocatori più offensivi, e la squadra ha reagito positivamente.

Nonostante la pressione della Juventus, il Cagliari non è riuscito a difendersi efficacemente e ha subito il pareggio. Alla fine, nonostante i tentativi della Juventus di segnare il gol della vittoria, la partita è terminata con un pareggio per due a due.

Con questo risultato, la Juventus resta saldamente in zona Champions, mentre il Cagliari fa un passo avanti importante verso la salvezza, accumulando cinque punti nelle ultime tre partite contro Atalanta, Inter e Juventus.

Finisce 0-0 il derby tra Torino e Juventus

via Torino Fc

TORINO - Il tanto atteso derby tra Torino e Juventus si è concluso con un pareggio a reti inviolate, lasciando entrambe le squadre a bocca asciutta in termini di gol e punti.

La partita è stata caratterizzata da un equilibrio generale, sebbene la Juventus abbia avuto l'opportunità di rendersi pericolosa già all'inizio. Tuttavia, un clamoroso errore di Dusan Vlahovic ha impedito alla squadra bianconera di andare in vantaggio, quando il giocatore serbo ha colpito il palo su un pallone perfetto servitogli da Chiesa.

Durante il primo tempo, il portiere del Torino, Milinkovic-Savic, si è messo in mostra con due interventi determinanti, parando i tentativi di Vlahovic e Yildiz rispettivamente.

Il Torino, che continua a rimandare la vittoria nel derby, ha avuto un paio di occasioni per rendersi pericoloso, e nel pieno recupero, al 94', ha sfiorato il gol con un colpo di testa di Lazaro. Tuttavia, non è stata sufficiente a rompere l'equilibrio del punteggio.

Verso la fine della partita, l'allenatore del Torino, Juric, è stato espulso per proteste, aggiungendo un elemento di tensione al già accattivante confronto.

In conclusione, nonostante l'intensità e la rivalità tipica di un derby, nessuna delle due squadre è riuscita a prevalere, lasciando i tifosi con un punto ciascuno e il desiderio di un risultato diverso nel prossimo incontro.

La Juventus ritorna al successo con un gol di Federico Gatti

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TORINO - La Juventus è tornata alla vittoria in campionato grazie a un gol di Federico Gatti nel primo tempo contro la Fiorentina. Dopo il trionfo in semifinale di Coppa Italia contro la Lazio, la squadra di Massimiliano Allegri conquista tre punti cruciali in chiave Champions. Questa vittoria riduce il divario con il Milan a sei punti e permette alla Juventus di guadagnare terreno sul Bologna e sull'Atalanta. 

La Fiorentina, nonostante una partita in meno, continua a navigare in un momento difficile, rimanendo al decimo posto in classifica. In una partita dove Allegri ha schierato in attacco Chiesa e Vlahovic, la Juventus ha mostrato determinazione sin dall'inizio, riflettendo lo spirito delle sue giornate migliori. Il gol di Gatti, arrivato su calcio d'angolo con una deviazione decisiva di Bremer, ha dato il via al dominio bianconero nel primo tempo. 

Nonostante tre gol annullati per fuorigioco, la Juventus è rimasta pericolosa in attacco. Dall'altra parte, la Fiorentina ha faticato a creare occasioni, con Szczesny che è stato decisivo a respingere i pochi tentativi avversari.Nella ripresa, Italiano ha cercato di ribaltare la situazione inserendo nuove leve come Lopez, Sottil, Beltran e Nzola, mentre Allegri ha risposto con Iling e Yildiz. Nonostante l'aumento dell'aggressività viola, la Juventus è riuscita a difendersi e a giocare in contropiede. 

Un'occasione per il raddoppio è sfumata per Vlahovic, mentre Szczesny ha salvato la Juventus deviando sul legno un tiro pericoloso di Nico Gonzalez.La Juventus esce quindi vittoriosa, mentre la Fiorentina rimane a guardare, non riuscendo a capitalizzare le poche occasioni create. La partita si è conclusa con una chance sprecata da Beltran per gli ospiti, confermando il risultato finale a favore dei bianconeri.

Juventus batte la Lazio 2-0 nell'andata delle semifinali di Coppa Italia

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TORINO - Nella prima tappa delle semifinali di Coppa Italia, la Juventus ha conquistato una vittoria importante, superando la Lazio con un punteggio di 2-0. I gol che hanno garantito il successo alla squadra bianconera sono stati siglati da Chiesa al 50' e Vlahovic al 64'.

La sfida, giocata con determinazione da entrambe le squadre, ha visto la Juventus prendere il comando del campo e capitalizzare sulle opportunità create. Tuttavia, la Lazio ha dimostrato una solida resistenza, anche se alla fine non è riuscita a evitare la sconfitta.

Il ritorno si terrà martedì 23 aprile all'Olimpico, dove entrambe le squadre avranno un'altra possibilità di dimostrare la propria forza e cercare di conquistare un posto nella finale della Coppa Italia.

La Juventus crolla contro la Lazio: 0-1 il verdetto finale

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ROMA - Nel corso della partita, la Juventus ha mostrato una difesa solida, puntando sulle ripartenze, ma è stata la Lazio a sfiorare il gol più volte, con tentativi di Castellanos e Felipe Anderson. Szczesny ha rischiato, ma la Juventus non è riuscita a capitalizzare le sue rare occasioni.

Nel secondo tempo, Allegri ha provato a cambiare le carte in tavola con le sostituzioni di Iling e McKennie, ma è stata la Lazio a prendere il controllo del gioco. Nonostante l'ingresso di nuovi giocatori, la Juventus non è riuscita a reagire in modo efficace. 

Infine, il gol di Marusic ha sancito la vittoria della Lazio.La Juventus ora si trova in una situazione critica, con solo 7 punti ottenuti nelle ultime 9 partite e una difficile semifinale di Coppa Italia in vista contro la stessa Lazio.

Il Grifone frena la Juve

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PIERO CHIMENTI
- Nuovo pareggio per i bianconeri che contro il Genoa non vanno oltre lo 0-0. Gli uomini di Allegri sono apparsi imprecisi non riuscendo ad essere mai particolarmente pericolosi per la retroguardia genoana. Unico squillo è il palo di Kean al 90' col suo destro.

La Juventus non va oltre il pareggio contro l'Atalanta: sorpasso del Milan in classifica

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TORINO - La Juventus non riesce a battere l'Atalanta e viene scavalcata dal Milan in classifica. I bianconeri, sotto di un gol nel primo tempo per la rete di Koopmeiners, la ribaltano nella ripresa con Cambiaso e Milik, ma si fanno raggiungere ancora da Koopmeiners nel finale. Un pareggio che complica ulteriormente la stagione della Juve, reduce da una sola vittoria nelle ultime sette uscite.

La partita:

La Juventus parte male e subisce il gol di Koopmeiners al 23' del primo tempo. La Dea controlla il gioco e i bianconeri non riescono a creare occasioni pericolose. Nella ripresa, Allegri cambia modulo e la Juve inizia a giocare meglio. Al 65' arriva il pareggio di Cambiaso, con un bel tiro da fuori area. Dieci minuti dopo, Milik ribalta il risultato con un tap-in vincente su cross di Cuadrado. La Juve sembra in controllo del match, ma all'88' Koopmeiners gela lo Stadium con un altro gol di testa.

La Juventus vince in una partita sofferta contro il Frosinone

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TORINO - La Juventus è tornata alla vittoria dopo un incontro combattuto contro il Frosinone. La partita, valida per la 26ª giornata del campionato di Serie A, si è conclusa con il punteggio di 3-2 a favore dei bianconeri nell'anticipo dell'ora di pranzo.

I gol della Juventus sono stati segnati da Vlahovic, che ha realizzato una doppietta nei minuti 3 e 32, e da Rugani, che ha siglato il gol decisivo al minuto 95.

Il Frosinone ha dato filo da torcere alla Juventus, riuscendo a segnare due gol grazie a Cheddira al minuto 14 e a Brescianini al minuto 27.

Nonostante la pressione avversaria, la Juventus è riuscita a mantenere la calma e a ottenere la vittoria, conquistando tre punti preziosi nella corsa al titolo di Serie A.

Questa vittoria rappresenta un importante passo avanti per i bianconeri, che cercano di consolidare la loro posizione in classifica e di continuare a lottare per i vertici del campionato italiano.

Seconda sconfitta di fila per la Juve, fermata in casa dall'Udinese

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TORINO - La Juventus ha subito la sua seconda sconfitta consecutiva, questa volta sul proprio terreno di gioco contro l'Udinese. Questo risultato ha ulteriormente rafforzato la posizione dell'Inter in testa alla classifica, che ora gode di sette punti di vantaggio e una partita da recuperare.

D'altro canto, la Juventus avverte anche la pressione del Milan, distaccato di soli un punto. Il gol decisivo è stato segnato da Giannetti, il cui nome Lautaro, al 25' del primo tempo, con l'involontaria complicità di Alex Sandro. Nonostante la Juventus abbia creato alcune occasioni, l'immagine complessiva della squadra rimane quella di una formazione lenta e con poche idee.

Questa serie di risultati negativi pone ulteriori sfide per la squadra e per Allegri, che dovranno lavorare duramente per invertire questa tendenza e ritrovare la competitività necessaria per mantenere vive le proprie ambizioni di successo.