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Il Bologna vince la Coppa Italia: battuto il Milan, trionfo dopo 51 anni

Bologna Fc Fb

ROMA
– Dopo sei minuti di recupero, il fischio finale dell’arbitro Mariani consegna alla storia un’impresa: il Bologna conquista la Coppa Italia, 51 anni dopo l’ultima volta. Una vittoria meritata, firmata da un gol decisivo di Dan Ndoye nella ripresa, che ha mandato in estasi i tifosi rossoblù e chiuso nel modo più glorioso una stagione già straordinaria per la squadra di Italiano.

Il Milan, stavolta, non è riuscito a rimettere in piedi il risultato come fatto in altre occasioni: nel secondo tempo, nonostante la pressione crescente, ha trovato davanti a sé un Bologna compatto, organizzato e affamato di vittoria. I rossoneri si sono spenti sulla solidità difensiva degli emiliani e su un Ravaglia attento tra i pali.

Ndoye uomo copertina

Il gol che ha deciso il match è arrivato al 64', con Ndoye lesto a raccogliere una respinta corta e a infilare la rete alle spalle di Maignan. Un’esplosione di gioia per il giovane attaccante svizzero, autore di una prestazione generosa e decisiva, che ha coronato una stagione in continua crescita.

Bologna, la favola continua

Con questa vittoria, il Bologna conferma il suo stato di grazia. Dopo aver centrato la qualificazione in Champions League, alza ora al cielo anche la Coppa Italia, completando un'annata che entra di diritto nella storia del club. L’ultima volta che i rossoblù avevano vinto il trofeo era il 1974: da allora una lunga attesa, interrotta oggi con un trionfo che sa di riscatto e di nuova era.

Un Milan in affanno

Delusione invece per il Milan, che chiude la stagione senza trofei e con molti interrogativi sul futuro. Conceicao ha provato a cambiare le carte in tavola nella ripresa con i cambi, ma la squadra è apparsa poco lucida e incapace di trovare varchi contro un Bologna ben disposto in campo. Un finale amaro per i rossoneri, che dovranno ora riflettere sul progetto tecnico e sulle prospettive della prossima stagione.

La festa rossoblù

Al triplice fischio, la festa è tutta rossoblù. I giocatori del Bologna corrono sotto il settore occupato dai tifosi emiliani, che hanno sostenuto la squadra con passione per tutta la gara. È una notte indimenticabile, che resterà impressa nella memoria dei tifosi e che sancisce definitivamente il ritorno del Bologna tra le grandi del calcio italiano.

Serie A, Bologna-Napoli 1-1: pari spettacolare al Dall’Ara, ma lo scudetto resta lontano per gli azzurri

Ssc Napoli fb

BOLOGNA-  Nel posticipo ad alta quota della 31ª giornata di Serie A, Bologna e Napoli si dividono la posta in palio con un 1-1 ricco di emozioni, dominando un tempo per parte. Una sfida che poteva valere lo scudetto da un lato e il sorpasso Champions dall’altro, ma che finisce con rimpianti per entrambe: il Napoli non accorcia sull’Inter capolista, mentre il Bologna manca il sorpasso sull’Atalanta al terzo posto.

Un tempo per ciascuno: Napoli brillante, Bologna in rimonta

Il primo tempo è tutto di marca partenopea, con un Anguissa formato deluxe che sblocca la gara al 18’: lanciato da Rrahmani e favorito da un errore in anticipo di Lucumí, il centrocampista brucia la difesa e insacca alle spalle di Skorupski, infortunatosi nell’uscita. Il Napoli continua a spingere con McTominay, Di Lorenzo e Neres, ma non trova il raddoppio. Il Bologna, invece, non tira mai in porta fino al 47', quando Aebischer ci prova dal limite ma senza precisione.

La ripresa è rossoblù: Ndoye illumina, Scuffet salva

Dopo l’intervallo, la musica cambia. Il Bologna prende campo e fiducia: Dallinga, Lucumí e Orsolini sfiorano il pari su palla inattiva. Poi l’1-1 arriva in modo spettacolare: Ndoye, liberato centralmente da Odgaard, segna di tacco su assist rasoterra, sorprendendo Jesus. È l’ottavo centro stagionale per l’attaccante svizzero, a lungo corteggiato dal Napoli dopo l’addio di Kvaratskhelia.

Il finale è tutto rossoblù: Holm va vicino al gol vittoria con un colpo di testa al 90’, ma Scuffet salva il Napoli, respingendo anche il tap-in di Castro.

Classifica e prospettive: tutto aperto

Il Napoli di Conte, oggi in tribuna per squalifica, resta secondo a -3 dall’Inter e vede complicarsi il sogno scudetto, nonostante un calendario finale favorevole (Empoli, Monza, Torino, Lecce, Genoa, Parma e Cagliari). Il Bologna di Italiano, invece, mantiene saldamente il quarto posto, ma manca l’aggancio all’Atalanta sul podio.

Il pareggio interrompe anche la striscia perfetta di Stellini, vice di Conte, che aveva ottenuto 7 vittorie su 7 da primo allenatore tra Italia e Inghilterra.