Milan, è già addio allo Scudetto?

di Andrea Stano. Quando le annate girano per il verso sbagliato, la caccia all’alibi inevitabilmente diventa lo sport più praticato. Il Milan, da molti considerato favorito per lo scudetto a inizio anno, ha gettato al vento le speranze di lottare per la seconda stella già dalla prossima stagione regalando, di fatto, il successo alla Juventus del passionale Antonio Conte.
Troppi gli infortuni (più di 320 le partite saltate complessivamente dai giocatori rossoneri), parecchie le sviste arbitrali. Ma si possono nascondere dietro queste sfortunate circostanze tutti i punti persi da Ibra e compagni? Probabilmente sì. E’ vero, il campionato comincia nel peggiore dei modi.  si sa, le squadre di Allegri partono in sordina per poi esaltare le proprie potenzialità tra febbraio e marzo. Tuttavia, le partite con Lazio, Napoli, Udinese e Juventus rappresentavano già un preoccupante campanello d’allarme. La Champions league certamente non è stata d’aiuto.
La competizione europea (e lo sa bene il Napoli) prosciuga non poco le energie a disposizione. Se poi vengono a mancare uomini chiave come Pato, Cassano e Boateng, allora sì che la strada si fa notevolmente in salita.
Allegri ha sempre giocato bene le sue carte. Ha insistito sull’abulico Emanuelson fino a farlo sentire importante e decisivo. E’ riuscito a superare lo spauracchio ottavi in coppa arrendendosi solo ai marziani azulgrana di mister Guardiola. Ha tenuto testa all’inarrestabile Juventus potendo contare sui soliti giocatori ormai stanchi benché mai arrendevoli (Nocerino su tutti).
Ciononostante, il fantasma di Capello, storico simbolo del Milan anni '90 nonché fidato uomo del presidente Berlusconi, è già lì che aleggia minaccioso intorno la testa dell’allenatore toscano. Adesso per i delusi tifosi del diavolo non resta che pensare ad un miracolo, ma se già un passo falso della Juve risultava quasi impossibile, aspettarsene due sa tanto di utopia.

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