Juve, un punto d’oro contro una Super-Fiorentina

Alessandro Nardelli. Anche la Juventus di Conte-Carrera è umana; questo quanto si è visto ieri sera allo stadio Franchi, dove ad una squadra bianconera sicuramente provata dalle tre partite di seguito giocate fino ad ora, ha fatto da contraltare una Fiorentina messa in campo con sapienza da mister Montella, capace di imbrigliare la manovra avversaria e di ripartire palla al piede ogni volta che recuperava palla. Fin dal primo minuto è stata più pericolosa la viola con i vari Borja Valero, Pizarro e Romulo a dare quantità e qualità in mezzo al campo e a mettere in difficoltà sia la mediana che la difesa bianconera, con un Bonucci a mezzo servizio, rimasto in campo fino alla fine per onore della causa. La Juve ci prova invece con Pirlo, Giovinco, Lichtsteiner e Asamoah, autore per tutto il match di un bellissimo duello in velocità con il suo diretto avversario, Juan Cuadrado. Al 41’ del primo tempo, clamoroso il gol sbagliato da Adem Ljajic, il quale solo davanti al portiere si è letteralmente divorato il vantaggio per la sua squadra. Nel secondo tempo la partita ricomincia com’è finita, con una Fiorentina sempre padrona del campo, e una Juve che deve rincorrere. L’entrata in campo di Vucinic, Pogba e Marchisio (rispettivamente al posto di Quagliarella, Pirlo e Giaccherini), rendono la Juve più mobile, ma sempre incapace di costruire un’azione pericolosa. Si cerca di affidarsi ai calci piazzati, ma senza successo. Si può considerare forse la peggior Juve della gestione Conte quella che è scesa in campo ieri sera, e la disamina su questa partita dimostra qualcosa di impietoso: Intanto Pirlo non è più l'uomo decisivo dello scorso anno e non solo perché guardato a vista. Del resto gli anni passano per tutti; se come ieri, Vidal sbaglia una partita e Marchisio siede in panchina, la squadra bianconera va in tilt a centrocampo, lasciando spazi troppo larghi tra i reparti; Giovinco pur avendo i colpi del grande giocatore al momento non ha il fisico né la costanza per giocare titolare in un team di livello; infine è innegabile che Vucinic è un giocatore dal quale non si può non prescindere, e non è un caso che appena entrato il montenegrino, la squadra abbia giocato leggermente meglio. Tra i migliori in campo da segnalare la solita prova di spessore dei difensori juventini, con Barzagli che dimostra partita dopo partita di essere tra i migliori difensori al mondo, rintuzzando ogni attacco viola, e con Chiellini e Bonucci, che a dispetto di una forma fisica non delle migliori, riescono sempre a fare la loro ottima gara, concedendo poco e nulla agli attaccanti. Da segnalare come sempre la prova del ghanese Asamoah, il quale ci sta abituando partita dopo partita a delle prestazioni eccellenti in un ruolo non suo. Come peggiori in campo c’è solo l’imbarazzo della scelta, ma dovendo scegliere c’è da segnalare principalmente la prestazione deludente di Arturo Vidal, vero e proprio assente ingiustificato della gara, il quale fin dall’inizio della partita sbaglia tantissimi passaggi, perdendo anche qualche pallone e risultando molto nervoso. Nullo o quasi anche il contributo di Andrea Pirlo, oramai da qualche partita vittima di un calo verticale nelle sue prestazioni, tanto da essere sostituito nel secondo tempo dal giovane Paul Pogba. Infine tra i flop c’è da inserire anche Giovinco, autore dell’ennesima prova inconsistente, con errori su errori, tante palle rubategli dagli avversari e conclusioni sbilenche. La prossima partita per la truppa di Conte-Carrera si giocherà allo Juventus Stadium contro la Roma di Zdenek Zeman, vogliosa sicuramente di fare punti e dimostrare che questa Juve se si vuole si può fermare, del resto Montella insegna.

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