Andrea Stano. Era la seconda giornata di campionato, risalente ormai a un mese fa, quando la Roma conquistò i primi tre punti stagionali su una deludentissima Inter. Dopo quattro partite ritorna finalmente un successo più che agognato per Zeman la cui panchina aveva già comunicato a scricchiolare. In verità sono tre le vittorie della Roma in campionato ma due quelle effettive sul campo, il 3 a 0 a tavolino per la questione Cellino contro il Cagliari rappresentò ossigeno allo stato puro. All’Olimpico la Roma aveva racimolato solamente due miseri punticini, i pareggi con Sampdoria e Catania, mentre nella sfida di questa mattina contro l’Atalanta è arrivata la prima gioia casalinga: 2 a 0 con reti di Lamela e dell’americano Bradley, oggi a segno sotto gli occhi del suo connazionale presidente, James Pallotta. Il vantaggio lo sigla l’argentino al 30esimo del primo tempo. Imbeccato da uno splendido cucchiaio di Totti, oggi davvero encomiabile, il giovane attaccante a tu per tu con Consigli è bravo nell’inserimento quanto impacciato nello stop ma il pallone s’infila comunque nella rete. Al 17esimo del secondo tempo è maturo il raddoppio. Destro, che oggi ce l’ha messa tutta ma continua la sua maledizione sotto porta, dopo una bella giocata calcia in porta, il portiere bergamasco si ricorda di Stekelenburg di due settimane fa e fornisce a Bradley il più facile dei palloni. 2 a 0 e risultato blindato. La Roma vince, certo, ma non convince per niente. Sullo 0 a 0, infatti, la squadra di Colantuono ha sfiorato ripetutamente il vantaggio e, bisogna dirlo, con la molta sfortuna non è riuscita ad ottenerlo. Bravissimo Stekelenburg ad ipnotizzare Denis solo davanti al portiere ma l’attaccante argentino, l’ombra del cannoniere della scorsa stagione, non può permettersi un errore simile. Né tantomeno riesce a farsi perdonare qualche minuto più avanti quando solo in aria approfittando del lassismo difensivo della Roma, non riesce a inquadrare clamorosamente la porta. Da aggiungere la traversa di Maxi Moralez su assist di De Luca a botta sicura con conseguente borbottio del pubblico di casa. Nonostante tutto la Roma è riuscita a vincere (si aggiunge l’erronea decisione di annullare un regolare gol di Denis al 29’) colpendo anche una traversa con Destro. Anche questo significa essere una grande squadra. Piuttosto faranno decisamente discutere le rinunce illustri di Osvaldo, Burdisso ma soprattutto dell’intoccabile De Rossi che in settimana aveva osato spegnere gli entusiasmi della Roma dopo la batosta allo Juventus Stadium. Per il resto straordinaria la prestazione di Florenzi, ormai titolare indiscusso nel centrocampo romanista e oggi vicino al gol, sufficiente la prova di Castan, abile negli uno contro uno, e favolosa la partita di Francesco Totti, un leader a cui difficilmente si potrebbe fare a meno. 'Er pupone' lo trovi ovunque. A metà campo, sulla trequarti, sulle corsie laterali. Smista palloni geniali ormai come se fosse talmente semplice da poterci sbadigliare sopra e sfiora il 3 a 0 con una gran botta dalla distanza dopo essersi procurato lui stesso il pallone dopo un pressing asfissiante. I tifosi giallorossi devono solo sperare che la condizione del capitano rimanga tale ancora per molto tempo, specie per trasferte insidiose come quella del prossimo turno. Dopo la sosta si giocherà al Ferrarsi contro Il Genoa di mister De Canio.
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