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Francesco Totti: solo Nordhal come lui |
Stella Dibenedetto. Come avevano intonato gli altoparlanti dello stadio Olimpico, la Roma non fa la stupida e batte per 3-1 il Genoa di Ballardini ottenendo la terza vittoria di fila che sa di storia. Francesco Totti, infatti, segna il suo 225esimo gol in serie A e diventa il secondo marcatore raggiungendo Nordhal.
Senza Marquinhos, Andreazzoli sceglie il giovanissimo Romagnoli mentre a centrocampo ritrova De Rossi al fianco di Pjanic. In attacco, invece, ancora il tridente formato da Lamela, Osvaldo e Totti. Ballardini, invece, si affida all’ex Marco Borriello per cercare il colpaccio all’Olimpico. I giallorossi, però, sono una squadra diversa da quella del match d’andata. Il 2-4 del 21 ottobre aveva segnato la rivincita del sogno zemaniano; Roma-Genoa del 3 marzo sarà ricordata come la vittoria di una Roma cinica, determinata, meno bella ma più concreta e decisa a continuare la rincorsa all’Europa che conta. La prima firma sulla partita è del solito Francesco Totti che trasformando un calcio di rigore conquistato da De Rossi, segna il suo 225/o gol in A, agganciando al secondo posto della classifica di tutti i tempi un mito come Gunnar Nordahl. A rendere ancora più magica la serata c’è anche il sigillo del giovanissimo Alessio Romagnoli, classe 1995 che risolve una partita che stava diventando difficile per i giallorossi. Senza dimenticare il gol che chiude la partita, firmato dal veterano Perrotta, sempre presente quando è chiamato in causa. A fine gara, lacrime per Francesco Totti che riceve l’abbraccio simbolico della Curva Sud e quello reale dei figli, Cristian e Chanel. La Roma zemaniana sembra un lontano ricordo. Pjanic e De Rossi sono i padroni del centrocampo con Totti e Lamela chiamati a creare le occasioni da gol per Osvaldo. Nasce così la prima occasione per Osvaldo che Frey smista. Al 15’ l’appuntamento con la storia: slalom di De Rossi in area e fallo di Bovo. Gervasoni assegna il calcio di rigore che Totti trasforma. Il Genoa aggancia i giallorossi con un rigore conquistato e trasformato da Borriello. La squadra di Ballardini ci crede e crea numerose difficoltà ai ragazzi di Andreazzoli fino a quando Romagnoli e Perrotta chiudono la partita.
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