CRONISTORIA F1 / 2000-2012, l'egemonia di Schumacher e l'avvento di Vettel

Sebastian Vettel
Piero Ladisa. Otto mondiali su tredici sono stati conquistati da piloti tedeschi dal 2000 al 2012. Michael Schumacher, su Ferrari, conquistò consecutivamente 5 titoli dal 2000 al 2004, grazie ad una monoposto a dir poco irresistibile. Il tedesco varcò, per la prima volta, i cancelli di Maranello nel 1996. Schumacher, in Ferrari, ottenne record su record. Il “kaiser” riportò il mondiale piloti a Maranello dopo 21 anni. L’ultimo pilota iridato, in “rosso” prima del tedesco, fu Scheckter nel 1979. Il tedesco ritornò a vincere il titolo dopo un digiuno durato cinque anni. I primi anni, in Ferrari, non furono facili per Schumacher. Il “kaiser” dovette fare i conti sia con una monoposto non performante che con la sfortuna: basti ricordare i titoli (1997-1998) persi all’ultima gara. L’ ”epopea Schumacher” fu interrotta da Fernando Alonso. Lo spagnolo fece suoi, su Renault, i titoli del 2005 e del 2006. Alonso fu il primo spagnolo a laurearsi Campione del Mondo in F1. L’asturiano ottenne, nel 2005, il primato di Campione del Mondo più giovane con i suoi 24 anni, 1 mese e 28 giorni. Abbassò il precedente record di Emerson Fittipaldi. Alonso fu scavalcato, in questa particolare classifica, da Hamilton nel 2008 e Vettel nel 2010. La scuderia francese fece suoi anche i titoli costruttori di quel biennio. Il 2005 segnò la fine dell'era, iniziata nel 1989, dei motori V10. Dalla stagione 2006 la FIA impose a tutte le squadre l'utilizzo di motori a otto cilindri . Il titolo piloti del 2007 fu vinto da Kimi Raikkonen, su Ferrari. Il finlandese, in Brasile, divenne iridato per la prima volta. La scuderia di Maranello fece suo anche il titolo costruttori. La stagione 2007 fu la prima, per la Ferrari, senza Michael Schumacher. Il tedesco abbandonò le corse nel 2006. Questa stagione è ricordata, inoltre, per la vicenda della “spy-story”. Questo scandalo, di spionaggio industriale, coinvolse i team di Ferrari e McLaren. Nigel Stepney, all’epoca capo meccanico della Ferrari, inserì appositamente, nei serbatoi delle vetture di Raikkonen e Massa, della polvere bianca per provocare "grippaggio" nei motori del cavallino durante il GP di Monaco. Successivamente si scoprì che Stepney aveva passato i progetti della monoposto Ferrari all'amico Mike Coughlan, capo progettista della McLaren. Il tutto si risolse con la perdita, per la McLaren, dei punti nel Mondiale Costruttori e con un’ammenda di 100 milioni di dollari. Il titolo del 2008 andò a Lewis Hamilton. Il britannico, su McLaren, si laureò campione, ai danni di Felipe Massa, nell’ultima gara, ricca di colpi di scena e non adatta ai deboli di cuore, in Brasile. Il titolo costruttori fu conquistato dalla Ferrari. Il titolo del 2009 fu vinto, nuovamente, da un britannico: Jenson Button su Brawn GP. Quest’ultima si aggiudicò anche il titolo costruttori, La scuderia inglese, motorizzata Mercedes, fu una meteora: nacque sulle ceneri della Honda che decise di abbandonare, nel 2008, la F1. La scuderia giapponese cedette strutture e materiali a Ross Brawn per la cifra simbolica di 1 penny. Nel 2010 la Brawn GP venne acquistata dalla Mercedes, correndo con il nome della casa tedesca. Il triennio 2010-2012 è di marca Red Bull. La scuderia di Dietrich Mateschitz, motorizzata Renault, ha conquistato tutti i titoli disponibili: 3 piloti e 3 costruttori. Il magnate austriaco, nel 2005, acquisì le scuderie Jaguar e Minardi denominandole , rispettivamente, Red Bull e Toro Rosso. E’ diventata la prima scuderia, a trionfare correndo con licenza austriaca, che non appartiene alle tre Nazioni che hanno dominato le precedenti 52 edizioni del Mondiale Costruttori: Gran Bretagna, Francia e Italia. I mondiali piloti portano la firma di Sebastian Vettel. Il tedesco fece suo il primo mondiale (2010) beffando all’ultima gara, sul circuito di Abu Dhabi, i rivali più accreditati per l’iride: Alonso, su Ferrari, e il compagno di scuderia Mark Webber. Il 2010 è ricordato per il rientro, dopo quattro anni, nel circus della F1 di Michael Schumacher. Il “kaiser” si ritirerà, definitivamente, nel 2012 senza ottenere risultati di rilievo. Il secondo mondiale (2011) è stato conquistato da Vettel senza nessun problema, da dominatore incontrastato. Nel 2011 il tedesco è passato, per primo, sotto la bandiera a scacchi 11 volte. Questa stagione è ricordata, inoltre, per il ritorno delle gomme Pirelli, in sostituzione delle Bridgestone, e l’utilizzo di KERS (provato per la prima volta sulle monoposto nel 2009) e DRS. Questi ultimi elementi, sono stati introdotti per rendere le gare più entusiasmanti e con più sorpassi. Il terzo titolo è stato conquistato da Vettel lo scorso anno, al termine del GP del Brasile ultima gara del Mondiale. Il tedesco ha avuto la meglio su Alonso per, soli, 3 punti. Quest’ultimo, per via di una Ferrari non sempre all’altezza delle monoposto rivali, ha dilapidato un vantaggio di 40 punti, il massimo vantaggio a metà campionato, sul primo dei rivali.

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