Confederations Cup, il Brasile travolge la Spagna per 3-0: sua la vittoria finale

di Stella Dibenedetto - Allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro, la festa finale è stata tutta verdeoro. Il Brasile ha travolto e umiliato i campioni del mondo e d’Europa in carica della Spagna per 3-0 grazie alle reti di Fred, autore di una doppietta, e di Neymar. Il Brasile vince così la sua quinta Confederations Cup. Determinati, combattivi e grintosi come non mai, gli uomini di Scolari hanno subito messo le cose in chiaro passando in vantaggio dopo appena due minuti grazie al solito Fred. Al 44' è Neymar a trovare il 2-0. Al 2' della ripresa, infine, ancora Fred fa 3-0 e chiude i conti. La Spagna prova a reagire ma deve arrendersi allo strapotere dei brasiliani chiudendo anche in 10 per l'espulsione di Piqué dopo aver fallito un rigore con S. Ramos al 54'. E pensare che solo quattro giorni fa, contro la nostra Nazionale, avrebbero potuto tirare diecimila rigori e sarebbero entrati tutti. Ieri sera, però, la storia è andata diversamente. La Spagna non è riuscita ad impensierire la difesa brasiliana neanche una volta. Quella difesa, che unita al talento dei centrocampisti e degli attaccanti, rende la formazione verdeoro una della candidate a vincere il titolo mondiale il prossimo anno. Una brutta sconfitta per le Furie Rosse che, oggi, devono interrogarsi sul da farsi. E allora, la domanda sorge spontanea: ad un anno dal Mondiale è la fine di un ciclo? Forse sì perchè quella vista ieri sera non era la Spagna che ha incantato il mondo con il suo meraviglioso tiki-taka. In uno stadio pieno di gente, pronta ad applaudire il successo della sua Selecao che per il popolo brasiliano è un credo, le Furie Rosse non si sono mai rese pericolose. C’è l’alibi del gran caldo e dell’umidità ma questa Spagna ha perso smalto, lucidità, l’effetto sorpresa e forse, anche, la voglia di vincere. Quella voglia che, invece, il Brasile ha avuto sin dal momento degli Inni Nazionali perché era troppo tempo che il popolo brasiliano non festeggiava un trofeo. Forse la Spagna riuscirà a riprendersi da questo brutto colpo inserendo giovani talenti che all’Europeo under 21 hanno dimostrato di poter prendere il posto dei big. Il Brasile, però, con le sue armi migliori che sono passaggi precisi e dribbling, colpi di tacco e verticalizzazioni, ha dimostrato al mondo che la Selecao è pronta a riscrivere la storia del calcio perché il Brasile, al contrario della Spagna ha tanti giovani talenti che sono già campioni. E allora che la festa verdeoro abbia inizio.

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