F1: Gp Germania, trionfo di Vettel e allungo mondiale

di Piero Ladisa - GP di Germania 2013. Una corsa come tante altre, ma non per Sebastian Vettel. Con il successo ottenuto domenica, il giovane rampollo della Red Bull ha vinto per la prima volta davanti ai suoi connazionali. Una gioia enorme per Vettel che aspettava questo momento da tanto, dall’approdo in F1. Per lui era ormai diventata un’ossessione: vincere il titolo e non la gara di casa.

Un successo importante per il tedesco, che si rifà dopo il ritiro di Silverstone, giunto a quota 30 a meno uno da Mansell. Un GP, quello del Nurburgring, che dimostra come il ragazzo di Heppenheim abbia raggiunto una piena maturità, degna dei migliori piloti. Una vittoria non certo agevole, ma meritata. Meritata per la costanza avuta durante le fasi di gara, dove il talento classe 1987 non ha mai perso la concentrazione, tenendo a bada i due della Lotus non certo gli ultimi arrivati. Oramai una cosa è certa: il tedesco vince per l’efficienza della monoposto che guida e per le sue qualità. Un connubio perfetto quello tra il tre volte campione del mondo e la scuderia anglo-austriaca.

La festa per il team di Milton Keynes poteva essere doppia se Mark Webber non avesse avuto il problema alla posteriore destra, avvitata male da un meccanico, durante il suo primo pit stop.

Per l’australiano è incominciata una difficile rimonta, dall’ultima posizione sino alla settima. Sicuramente, senza questo handicap, Webber sarebbe giunto sul podio.

Se c’e’ un tedesco che ride, c’e’ uno spagnolo che piange. Chiaro il riferimento a Fernando Alonso. Ennesima gara in rimonta per lo spagnolo, che grazie al suo talento è giunto quarto.

La strategia della scuderia di Maranello, di partire con gomme medie, non ha dato gli effetti sperati. Anche in Germania, come capitato in Gran Bretagna, la Ferrari non è riuscita ad essere veloce come la concorrenza.

Lo scorso anno di questi tempi Alonso era in testa al mondiale, invece adesso è costretto ad inseguire, avendo 34 punti di svantaggio da Vettel. Il campione del mondo 2005 e 2006 oltre a rincorrere deve guardarsi alle spalle: c’e’ Kimi Raikkonen a sole 7 lunghezze.

Serve subito un’inversione di marcia da parte degli uomini del “cavallino rampante” nel prossimo GP, in programma in Ungheria il 28 luglio. Non una gara in rimonta, ma di attacco. Altrimenti la pratica titolo potrebbe considerarsi chiusa già in estate in favore del tedesco, con il povero “El Nano” costretto ad assistere al trionfo del suo rivale per il quarto anno consecutivo.

1 commento:

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