di Nicola Zuccaro - Domenica 9 Luglio 2006. L'Italia si laurea, per la quarta volta nella storia dei Mondiali, Campione del Mondo. La stella n.4 verrà affissa sull'azzurro che, a notte fonda, illuminò il cielo sopra Berlino - come affermò il Telecronista Rai dell'epoca Marco Civoli - al termine di un confronto che scivolerà ai rigori con l'Italia che prevarrà per 5 a 3 sulla Francia. Indelebili i ricordi di quella serata che vide fra i principali protagonisti Zinedine Zidane e Marco Materazzi non solo per la "storica testata" rifilata dal primo al secondo ma anche per le segnature che portarono la loro firma ; al 7' 1 a 0 per la Francia su rigore e al 19' il pareggio per l'Italia. L'Italia calcistica cancellò con quel successo maturato, ad avviso di scrive, qualche giorno prima sulla Germania per 2 a 0, i veleni di Calciopoli. Fu comunque una vittoria macchiata dall'assenza di Blatter alla cerimonia di premiazione tanto da generare un vespaio di polemiche.
Di quel successo e di quella squadra resta intatta, a distanza di 7 anni, una parte dell'ossatura inquadrata nei suoi punti nevralgici quali il centrocampo con Pirlo e De Rossi e fra i pali con Gigi Buffon e le cui odierne presenze non coprono però l'assenza di una difesa solida composta in quel Mondiale da Zambrotta e da Cannavaro.
E, alla luce di quanto emerso nella recente Confederation Cup, il reparto arretrato è il luogo dal quale ripartire per tornare a risollevare la Coppa del Mondo in vista di Brasile 2014.
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