Derby londinese: Tottenham-Chelsea finisce in parità.

Andrea Stano. Tottenham-Chelasea apre la sesta giornata della Premier League. L'anticipo pomeridiano, uno dei tanti derby della capitale inglese, termina col punteggio di 1 a 1.
A rendere più pepata una partita già incandescente di suo, c'è la minisfida interna trai due allenatori, Mourinho e Villas Boas, un tempo maestro ed allievo, poi amici, ora in rapporti tutt'altro che idilliaci.
Il giovane allenatore degli Spurs, tra l'altro ex tecnico proprio del Chelsea, vuole vendicare l'acquisto targato Mourinho del brasiliano Willian (oggi comunque in tribuna). Il centrocampista prelevato dall'Anzi aveva già effettuato le visite mediche col Tottenham prima che i Blues non offrissero ben 37 milioni di euro per il suo ingaggio bruciando la concorrenza.
Il Tottenham (miglior difesa del campionato con un solo gol subito) scende così in campo: Lloris, Naughton, Dawson, Walker, Vertonghen, Dembelè, Townsend, Paulinho, Sigurdsson, Eriksen, Soldado.
Mourinho risponde coi suoi undici uomini: Cech, Ivanovic, Cole, Terry, Luiz, Ramires, Lampard, Mikel, Hazard, Torres, Oscar.
Gli acquisti last minute del mercato estivo, Lamela, Chiriches ed Eto'o, si accomodano in panchina.
La partita si sblocca al 19'. Gran numero di Eriksen, finta di corpo e assist per Soldado, bravissimo a servire la corrente Sigurdsson che vince il contrasto con Terry e batte Peter Cech.
Chelsea in tilt, l'aggressività dei padroni di casa, trascinati dai roboanti cori del White Hard Lane, non viene contenuta dai ragazzi di Mourinho. La manovra rapida degli Spurs stordisce i Blues che per poco non subiscono il raddoppio con Soldado.
Il Chelsea si affida alle sole fiammate di Hazard ma il Tottenham sembre crederci di più, specie Dembelè, molto deciso nelle sue entrate al limite della regolarità. Partita molto ruvida.
Ruggito di Torres al settimo della ripresa. Pregevole serpentina e tiro incorciato col sinistro ma Lloris dice di no.
Le squadre  ora sono molto allungate e le praterie in mezzo al campo consentono repentini e continui ribaltoni da un fronte all'altro. La partita è molto divertente.
Punizione per il Chelsea al 65esimo. Entrataccia di Vertonghen (che verrà ammonito) su Ramires in progressione. La calcia Mata, subentrato a Mikel, e John Terry salta più in alto di tutti. Gol e pareggio, 1 a 1.
Ora è il Chelsea a spaventare in campo.
A metà secondo tempo entrano Schurrle e Holtby che rilevano Hazard ed Eriksen, spenti nella ripresa.
Proprio il tedesco ha trai piedi il pallone della rimonta ma ancora una volta il portiere francese del Tottenham in uscita salva i propri compagni.
Episodio dubbio all'80esimo. Fernando Torres salta scomposto in aria colpendo col braccio il volto di Vertonghen. L'arbitro esce dal taschino il secondo giallo per l'ex attaccante del Liverpool. Per lui doccia anticipata.
Con l'uomo in più il Tottenham prova a vincere la partita ma prima Defoe, e dopo Sigurdsson non riescono ad inquadrare la porta e regalare la gioia del vantaggio ai propri tifosi.
Finisce così, in parità, un punto a testa. I ragazzi di Villas Boas soli momentaneamente al comando con 13 punti. Il Chelsea conferma la distanza di due lunghezze dai cugini portandosi a quota 11.


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