Mercato concluso: i voti alle grandi d'Italia!

Andrea Stano. Il calciomercato è finito da poche ore e noi di Sportnotizie ci divertiamo a dare i voti alle big del campionato italiano. Si precisa che il voto assegnato a ciascuna squadra riguarda quanto fatto durante il mercato estivo e non è, dunque, relativo al valore dell'organico.
NAPOLI: Voto 7. Molti lettori staranno già pensando ad un giudizio ingeneroso, ad una cifra striminzita rispetto a quanto perpetrato da Bigon e De Laurentiis. Tuttavia, ad essere sinceri, la dirigenza ha indubbiamente lasciato in sospeso qualche lacuna alla quale, magari, sarebbe stato meglio ovviare con più decisione. Il riferimento non è puramente casuale bensì diretto. La difesa degli azzurri meritava qualche ulteriore rinforzo e tuttora risulta ancora inspiegabile la mossa di rinunciare improvvisamente (e improvvidamente) a Davide Astori, uno dei migliori centrali della serie A ormai da diversi anni. Per non parlare delle corsie laterali. Non c'è più Mazzari ma Don Rafaè Benitez e la sua linea di difesa a 4. Il terzino di ruolo a conti fatti non esiste in quanto Zuniga, Maggio ed Armero si esprimono meglio come ali di centrocampo.
Grande stima, comunque, per la dirigenza che, diversamente da quanto fatto da altre società in passato (Milan con Shevchenko, Milan con Kakà, Milan con Ibra e Thiago Silva) ha reinvestito massicciamente la cofanata di contanti incamerati dalla cessione di Cavani.
Callejon e Higuain sono dei colpi con la C maiuscola. I campani non troveranno grosse difficoltà a raggiungere l'Europa che conta.
INTER: Voto 5. Personalmente ritenevo l'Inter una squadra non da rifondare del tutto ma che, con giusto qualche ritocchino, avrebbe potuto risollevarsi dall'annus horribilis della scorsa stagione griffata, sciaguratamente, Stramaccioni. L'organico non è mutato radicalmente, eppure sembra già un'altra formazione dopo le prime due uscite con Genoa e Catania. Se il voto venisse assegnato solamente alla scelta dell'allenatore, beh, sarebbe un 10 con lode. Mazzarri sa come far giocare a pallone i propri ragazzi, in qualsiasi panchina dove si sia seduto in carriera ha sempre entusiasmato. Campagnaro è un ottimo acquisto per fortificare una difesa già impreziosita dalla presenza di Juan, Samuel e Ranocchia.
Taider, Icardi e Belfodil, invece, sono giocatori per il futuro mentre ai tifosi interessa decisamente il presente e qualche accorgimento in più, onestamente, sarebbe stato opportuno. Le attenzioni sono rivolte solo a Tohir con la speranza, per i nerazzurri, che l'Inter, sotto l'egida del magnate thailandese, possa ritornare ai fasti luminosi di qualche anno fa. Ciononostante, per adesso, si dovrà accontentare di lottare per un posto in Europa League.
Siamo stati buoni ed indulgenti. Non abbiamo fatto riferimento ai giovani rampanti Donati e Caldirola, coraggiosamente ceduti in Germania!
FIORENTINA: 7. Non viene considerato Giuseppe Rossi, sia chiaro. Pepito è arrivato in gennaio.
I Della Valle hanno tutte le intenzioni di fare del progetto viola un progetto della Nasa, per lanciare in orbita la supersquadra gigliata, già protagonista straordinaria della scorsa stagione. Eppure, la campagna acquisti poteva farsi più quadrata se si fosse pensato anche alla difesa (tutto l'anno con Tomovic, Savic, Compper e Rodriguez?) e al ruolo di estremo difensore. Senza dimenticare che si, è arrivato SuperMario Gomez, ma è partito un certo Sthepan Jovetic sebbene la perdita più consistente sia certamente quella di Adem Ljajic.
Il giovane serbo è un diamante purissimo e Ilicic non si avvicina nemmeno alla sua brutta copia. Hanno lasciato Firenze anche Toni, Larrondo ed El Hamdoui, certo non proprio dei mammasantissima, cionondimeno, probabilmente, una punta in più in rosa non avrebbe fatto male a nessuno. Intelligentissimo mettere sotto contratto Massimo Ambrosini. L'ex capitano del Milan ha tanta voglia di fare e garantirà tutta l'esperienza possibile per aiutare la Fiorentina a remare forsennatamente verso i primi tre posti in classifica. Questa sarà la stagione che segnerà il destino di Vincenzo Montella. L'allenatore campano dovrà misurarsi con due competizioni importanti tentando di centellinare le forze dei propri cavalli di razza gestendo saggiamente le energie dei vari interpreti in mezzo al campo.
Per diventare grandi, però, non basta dimostrarlo solo sul campo. L' infantile presa di posizione esercitata nei confronti del Milan nella vicenda Ljajic e l'ostracismo con il quale è stato costretto l'ex Partizan a sposare la causa giallorossa hanno palesato un atteggiamento a dir poco inqualificabile.
ROMA: Voto 8. Gestione economica degna di un'università privata britannica. Gli americani quest'anno si sono fatti sentire eccome, ancorchè siano state dolorose alcune separazioni. Il piccolo Marquinhos è volato a Parigi per 35 milioni di euro. Ora, non solo il suo sostituto (pagato solo 9) è nettamente superiore al brasiliano, si tratta di Mehdi Benatia, ennesima illustre cessione dell'Udinese dei Pozzo, ma con tutta la franchezza di questo mondo, 70 miliardi delle vecchie lire per un 18enne come Marquinhos sono più folli di Baumgartner che si tuffa da 36mila metri di altezza. Sull'avvicendamento Piris-Maicon lascio al lettore le dovute considerazioni.
Trai pali altro grande colpo. Morgan De Sanctis non sarà un tipetto simpatico ma è un formidabile portiere, peccato per le 36 primavere che si porta sulle spalle. I tifosi romanisti possono dormire sonni tranquilli, ed è davvero un sollievo dopo gli incubi vissuti con Goicoechea e Stekelenburg appena un anno fa.
Sulla mediana si potrebbe parlare persino di tre colpacci. Due, in verità, sono De Rossi e Pjanic, e il colpaccio sta nel non averli ceduti. L'altro è Kevin Strootman, astro nascente del calcio olandese, pagato a caro prezzo ma con immense doti calcistiche. Futuro brillante per l'ex Psv.
Capitolo Lamela. L'argentino è un fuoriclasse, e qui non si può discutere. Ma siamo davvero convinti che Ljajic gli sia inferiore? Io dico no, anzi. Il talentuoso attaccante serbo è uno degli acquisti più azzeccati di questa sessione estiva.
Peccato per Quagliarella, colpo last minute sfumato come il vino nell'amatriciana. Con l'attaccante della Juve, meglio di Gervinho, la Roma, perchè no, avrebbe potuto anche fare un pensierino allo scudetto.
Unico dubbio sui giallorossi. Il tecnico Garcia è ancora una scommessa. E' vero, è lapalissiano che l'allenatore francese ci sappia fare, e Livorno e Verona ne sanno qualcosa, ma dopo le parentesi Zeman e Luis Enrique, a Roma, è meglio andarci coi piedi di piombo.
MILAN: Voto 6. Ed è anche troppo, solo che ci siamo fatti un po' prendere dall'entusiasmo dell'ultima giornata, caratterizzata dal ritorno in rossonero di Kakà.
Il Milan è una squadra senza più pretese e ambizioni. Il disinteresse del presidente Berlusconi verso la propria creatura è ormai piuttosto evidente. Le prese in giro lo sono ancor di più. Recitavano un adagio "il mercato dipende dalla Champions". Il numero 22 è arrivato gratuitamente mentre l'operazione Matri è stata finanziata dalla cessione lampo di Kevin Prince Boateng. I 30 milioni incassati con la qualificazione alla Champion's League puntualmente non sono stati investiti. Serviva un leader in difesa e non è arrivato (errore sesquipedale). Serviva un centrocampista di qualità ma non si è visto nessuno. I tifosi rossoneri devono solo sperare che il mostruoso De Jong visto ieri sera col Cagliari rimanga tale per il resto del campionato, e che Poli si confermi quel bel giocatorino ammirato nelle amichevoli estive perchè, sulla mediana, i sette volte campioni d'Europa potrebbero avere molteplici difficoltà.
L'unica nota positiva, però, è l'attacco. El Shaarawy, Kakà, Robinho, Niang, Balotelli, Matri e Pazzini costituiscono il reparto offensivo più forte della serie A, senza dimenticare il giovane Saponara e Keisuke Honda che arriverà a gennaio. Per il giapponese è già pronta la maglia numero 10, lasciata incustodita.
Lo scudetto è un traguardo impensabile. Il gap con la Juve è brobdingnagiano. Per quest'anno forse è meglio pensare all'Europa League.
Ultimo appunto rivolto a Galliani. Kakà arriva gratis a 4 milioni di euro di ingaggio, dai dieci che percepiva in Spagna. Il Real, solo quattro anni fa, lo aveva prelevato dal Milan per la cifra record di 67 milioni di euro. Domandatevi adesso cosa potrebbe fare il plenipotenziario del Milan se avesse moneta sonante da spendere.
JUVENTUS: Voto 7,5. La squadra è da 10.
Senza gli addii del dodicesimo uomo in campo Giaccherini e del belloccio Alessandro Matri il voto sarebbe stato logicamente superiore.
Diciamoci la verità. La Juventus, già difficilmente perfettibile lo scorso anno, è l'unica squadra di serie A ad essersi migliorata arricchendo il tasso tecnico dei calciatori in campo senza il sacrificio di titolari e uomini simbolo. Se il Napoli compra Higuain ma vende Cavani, la Roma dimentica Lamela con Ljajic e la Fiorentina sostituisce Jovetic con Gomez, Marotta e Paratici hanno regalato ad Antonio Conte quel top player (scusate l'espressione ormai abusata ma rende certamente l'idea) che serviva da anni senza dover rinunciare a chissà chi e compiere drastici e laconici sacrifici.
Carlitos Tevez è il colpo dell'anno a maggior ragione se Giovinco viene relegato in panchina, il posto che meglio gli si addice se vuole giocare in una squadra come la Juventus.
E che dire della retroguardia? La compagine bianconera è la migliore difesa del campionato da due anni a questa parte, eppure, uno dei più promettenti difensori del panorama calcistico italiano, Angelo Ogbonna, è stato ingaggiato senza battere ciglio con buona pace dei tifosi granata che difficilmente perdoneranno al giocatore e ad urbano Cairo questo spostamento all'ombra della Mole.
Certo il fumantino Conte aveva chiesto un esterno a sinistra (vedi il tormentone Zuniga) ma non tutto si può ottenere dalla vita. Del resto tenere duro dinanzi ai bombardamenti cash delle grandi d'Europa per i fenomeni Vidal e Pogba è stato encomiabile oltre che doveroso.
Il terzo titolo di fila è una pratica che l'ex allenatore del Bari risolverà senza eccessivi grattacapi. Il vero obiettivo, però, nonostante le mani avanti e i continui nascondigli, si chiama Champion's League.

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