Coppa Italia: il Sassuolo cade con il Cesena, Lazio OK contro il Genoa

(Foto ANSA)

di ANTONIO GAZZILLO - Si sono giocate ieri altre due gare di qualificazione ai quarti di Coppa Italia. La coppa regala sempre sorprese e anche piccole favole. Dopo la scorsa stagione, che aveva assistito all’ottimo cammino dell’Alessandria, eliminata dal Milan solo in semifinale, la storia sembra ripetersi.

Infatti, nel pomeriggio il Sassuolo è caduto in casa sotto i colpi di un famigerato e sorprendente Cesena. Di Francesco ha recuperato molti infortunati ma ha deciso di non schierare Berardi e Aquilani mentre Camplone non ha modificato molto la formazione titolare.

La partita si è messa subito sui binari giusti per la squadra neroverde che al 4’minuto, sul primo calcio d’angolo, ha trovato il vantaggio con un tap in di Pellegrini, il più lesto a fiondarsi sulla respinta di Agazzi. Nel secondo tempo però, il Sassuolo si è addormentato e ha lasciato al Cesena grandi occasioni che gli ospiti hanno saputo ben sfruttare: il pareggio è arrivato al 36’ su un calcio di rigore trasformato da Ciano e causato da un intervento in ritardo di Antei sul neo entrato Cocco. La qualificazione è stata decisa, però, da uno dei tanti ex in campo, Laribi, abile a mettere in rete di piatto dopo un’inarrestabile discesa di Garritano sulla destra.

Di Francesco dovrà lavorare molto e svegliare una squadra che non sembra più la stessa dopo i tanti infortuni e l’eliminazione dall’Europa League.

SASSUOLO: 4-3-3: Pegolo; Adjapong, Antei, Acerbi, Dell’Orco, Pellegrini ( 39’ s.t. Mazzitelli), Sensi, Duncan, Politano ( 32’ s.t. Ricci), Iemmello ( 23’ s.t. Defrel), Ragusa
CESENA: 3-5-2: Agazzi; Perticone, Ligi, Rigione, Balzano, Laribi, Vitale ( 13’ s.t. Garritano), Cinelli ( 28’ s.t. Schiavone), Renzetti, Ciano, Rodriguez ( 13’ s.t. Cocco)

Arbitro: Rocchi di Firenze
Ammoniti: Ligi, Dell’Orco, Antei, Perticone, Cocco

La sera, invece, è stata la Lazio ad aggiudicarsi un biglietto per San Siro, dove affronterà l’Inter in un altro quarto di finale molto interessante dopo Juventus – Milan e Napoli – Fiorentina.

La squadra biancoceleste ha eliminato un Genoa molto organizzato e ostico che era riuscito a rimontare il doppio svantaggio prima di cedere definitivamente, chiudendo sul risultato finale di 4 a 2 per la squadra di Simone Inzaghi.

Entrambi i tecnici hanno fatto ricorso al turnover: il tecnico della Lazio ha inserito Strakosha tra i pali e Djordjevic in attacco, mentre Juric ha dato spazio a Orban in difesa e in avanti alla coppia Pinilla - Pandev. La Lazio è partita fortissimo, sbloccando il risultato al 20’ quando, su un’intuizione di Felipe Anderson in area, Djordjevic ha messo in rete anticipando l’intervento di Lamanna. Al 31’ è arrivato anche il gol del raddoppio siglato dal difensore Hoedt con un tiro precisissimo da venticinque metri. Tra un gol e l’altro, spazio anche per un rigore sprecato da Felipe Anderson. Sul 2-0, il Genoa si è svegliato e ha pareggiato la partita prima del duplice fischio.

Prima Pinilla, imbucato da Pandev, si è inventato un tiro a giro spettacolare che si è insaccato nell’angolino alto. Pochi minuti più tardi è stato Pandev che, dopo un tiro respinto, ha bucato Strakosha e pareggiato la partita.

La ripresa, però, non ha lasciato scampo alla squadra rossoblu perchè i cambi di Inzaghi hanno fatto la differenza : al 25’ Milinkovic è stato abile a calciare di potenza una palla vagante in area firmando così il goal del sorpasso. Cinque minuti più tardi, dopo un’azione insistita di Lukaku sulla fascia, la palla è arrivata ad Immobile che ha scaricato un tiro preciso all’angolino basso chiudendo quindi la partita e il discorso qualificazione.

LAZIO: 4-3-3: Strakosha; Patric, Wallace, Hoedt, Lukaku, Parolo ( 24’ s.t. Murgia), Biglia, Lulic, Lombardi ( 14’ s.t. Milinkovic-Savic), Djordjevic ( 11’ s.t. Immobile), Felipe Anderson.
GENOA: 3-4-2-1: Lamanna; Munoz, Burdisso, Orban ( 28’ s.t. Gentiletti), Lazovic, Cofie, Rigoni ( 40’ s.t. Ntcham), Laxalt, Pandev, Ocampos ( 21’ s.t. Ninkovic), Pinilla

Arbitro: Damato di Barletta
Ammoniti: Patric, Lulic, Rigoni, Gentiletti

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