Calcio. Dani Alves: "La Juventus è un club storico, ha sempre qualcosa da insegnarti"

"Il calcio è molto ipocrita ed essere famosi è uno schifo. Per questo sono deluso, da piccolo sognavo di avere successo, diventare importante, firmare autografi, ma quella era l'innocenza di un bimbo, in realtà non potevo avere idea di quello che significava, ora che sono famoso capisco che chi lo è non è ben visto, il calcio attira invidia, ipocrisia e false amicizie" ha dichiarato, in una lunga intervista concessa al giornale spagnolo 'ABC', il giocatore della Juventus Dani Alves "I trionfi raccolti in carriera (ben 33 titoli) non mi esaltano più di tanto perchè, come dicono nel film 'Cars' di 'saetta McQueen', sono solo coppe vuote. Vincere tanto non ti rende un uomo migliore, nè ti rende felice, ti porta una vita falsa. Bisogna lottare sempre per i propri obiettivi e, una volta raggiunti, bisogna ricominciare e pensare a nuove sfide. La felicità momentanea non mi piace. Mi piace lavorare per essere sempre felice, per questo quando ho vinto la Champions non sono stato lì a farmi 300 foto con la coppa, è solo un trofeo. Andarmene gratis dal Barça è stato un colpo di classe, negli ultimi tre anni ho sempre sentito dire che sarei andato via, ma i dirigenti non mi dicevano nulla direttamente, sono stati falsi e ingrati, non hanno avuto rispetto e mi hanno offerto il rinnovo solo dopo il blocco mercato imposto dalla Fifa, non hanno idea di come si trattano i giocatori. La Juventus è un club storico, una società che ha sempre qualcosa da insegnarti, sempre competitiva. Qui sono felice e vivo nuove e grandi sfide con questa grande squadra.  Andiamo avanti passo dopo passo, prima abbiamo il Porto di Casillas poi vedremo cosa succederà". 

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