Calcio. Mihajlovic: "Vorrei un Torino alla James Bond, pratico e agressivo"

TORINO - "Vorrei un Torino alla James Bond. Pratico e aggressivo, ma anche bello ed elegante. Di lotta e di governo. Di spada e di fioretto. Proletario e aristocratico" ha dichiarato Sinisa Mihajlovic, alla sua seconda stagione sulla panchina del Torino, in un'intervista pubblicata sulla Gazzetta dello Sport.

"Sirigu ha esperienza, qualità e voglia di rivalsa nell’anno del Mondiale. Lyanko e Bonifazi sono due giovani centrali di grande prospettiva. I ruoli ancora da coprire? La società sa tutto. E io mi fido del lavoro del presidente Cairo e di Petrachi. In ogni caso non è un segreto che cerchiamo un altro centrale per aiutare nella crescita i nostri giovani. Un paio di innesti in mezzo al campo, un paio di esterni alti, un vice Belotti. Il Gallo potrebbe restare? Io lo spero e così vuole anche Cairo, che a venderlo non pensa. Poi c’è una clausola rescissoria da 100 milioni. Se qualcuno la versa arriva un fiume di denaro, ma poi bisogna cambiare modo di giocare perché se pensi solo a sostituire Belotti, peggiori: è difficile trovare un altro che trascini i compagni e faccia 26 reti. Sto benissimo a Torino: ho un rapporto forte col presidente Cairo. Però mi ha fatto piacere l'interessamento di un grande club italiano, la proposta di un club inglese e un'offerta milionaria dalla Cina. L'estero mi intriga, prima o poi.. Totti? Non credo pensi di indossare una maglia diversa da quella della Roma, ma se ne avesse voglia... France', il mio numero ce l'hai".

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