Calcio. Monchi: "Occorre guardare avanti e costruire una Roma più forte"

ROMA - "Sono convinto che abbiamo fatto il mercato che la società aveva bisogno" ha dichiarato il ds della Roma Monchi facendo il punto della situazione.

"Si poteva fare meglio, ma siamo sulla linea di ciò che volevamo fare. Sono comunque convinto che devo migliorare per continuare il percorso che ho nella mia testa per la Roma. Nessuno può essere contento del quinto posto attuale, ma credo che non dobbiamo cercare responsabilità ma trovare soluzioni. Il primo responsabile sono io, in quanto ho costruito la rosa, la squadra e prendo le decisioni. Quindi, se qualcuno cerca il responsabile del momento che la squadra sta vivendo sono io. Tutti possiamo migliorare, giocatori, tecnico, ds, ma penso che la squadra e tutti capiscono che c'è qualcosa da migliorare individualmente. Non c'è niente da dire sull'allenatore, dobbiamo solo aiutarlo a dare il meglio. Siamo quinti e non vinciamo da sette partite, ma questa squadra ha tante qualità, li vedo tutti i giorni e per me sono giocatori veramente forti, sia tecnicamente che fisicamente. Una squadra non vince o perde solo per questioni tecnico-tattiche-fisiche, ma sono convinto che sia forte. Oggi il momento non é buono, ma non cambio la mia opinione su questa squadra. Il ds di una società a volte deve dire qualcosa per proteggere la società e questa frase era in quest'ottica. Credo che guardare indietro non serve, occorre guardare avanti e costruire una Roma più vicina a quella che vogliono i tifosi. E' vero che oggi sportivamente siamo distanti, ma credo che questo sia il momento di stare più zitti e lavorare di più. Il momento di mettere sul tavolo quello che abbiamo dentro, il momento di capire che i tifosi sono arrabbiati. Guardare indietro non mi interessa adesso, guardare avanti serve ad assumersi le proprie responsabilità. Insisto, dobbiamo stare più zitti e lavorare di più. So che devo migliorare, mi prendo le mie responsabilità, ma sono qui da nove mesi e sono convinto di due cose: ora conosco meglio la società e questo mi aiuterà a lavorare meglio in futuro, inoltre oggi sono un professionista migliore rispetto a quando sono arrivato. Un direttore sportivo di un club come la Roma ha come priorità solo la Roma". 

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