60 anni fa muore Fausto Coppi, l'uomo solo al Comando

di NICOLA ZUCCARO - Alle ore 8.45 del 2 gennaio 1960, Fausto Coppi muore presso l'Ospedale di Tortona in provincia di Alessandria. L'antagonista, per antonomasia, di Gino Bartali e con il quale condivise il ruolo di monumento nazionale del ciclismo italiano, spira per le conseguenze provocate da una malaria non diagnosticata per tempo. Essa fu contratta a seguito di una battuta di caccia in Africa e alla quale Coppi partecipò con altri ciclisti il 13 dicembre 1959.

Sono trascorsi 60 anni da quella triste giornata per l'intero mondo sportivo ed, in particolare, per quello ciclistico e la relativa data, alla pari della commemorazione del Grande Torino (4 maggio 1949) è entrata a pieno titolo nelle commemorazioni dei lutti sportivi italiani. Un brano musicale cantato da Gino Paoli, dal titolo "Pedala" ed una Cima montuosa a lui dedicata conservano a tutt'oggi la memoria di Fausto Coppi. Egli fu definito, in una celebre radiocronaca da Mario Ferretti, "l'uomo solo al comando".

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