Spadafora: "Non c’è nessun liberi tutti: la situazione epidemiologica europea non consente passi falsi"

(Ansa)

"Deve essere chiaro che non c’è nessun liberi tutti, la situazione epidemiologica europea non consente passi falsi. A fronte della decisione di alcune Regioni abbiamo con i colleghi Speranza e Boccia avanzato l’idea di aprire su tutta Italia, per equità sportiva e come sperimentazione in vista del prossimo decreto della presidenza del Consiglio" ha dichiarato il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora.

"La riapertura degli stadi era già prevista dall’equiparazione dello sport agli eventi culturali, ma non per le partite di campionato, considerando anche che mille è un numero simbolico. E' necessario rispettare le norme anti Covid. Continuiamo a muoverci con la stessa cautela che ci ha consentito di chiudere la scorsa stagione e ripartire ora in sicurezza. Rivendico la prudenza, e nel confronto con gli altri Paesi europei possiamo dire di esserci mossi bene. Nei prossimi giorni daremo una linea anche per Serie B e Lega Pro. I presidenti delle Regioni hanno margini di intervento. Ciò che riguarda tutto il Paese è bene che sia condiviso, e in questo caso lo abbiamo fatto nell’arco di poche ore, anche grazie al fondamentale lavoro di coordinamento del ministro Boccia. Conflitto Stato-Regioni? Più che di conflitto parlerei di cooperazione. Ma oltre al massimo campionato di calcio, le regole varranno per tutte le discipline, come è giusto che sia. Gli eventi sportivi non saranno più a porte chiuse con numeri e regole ben precise, dal prossimo Dpcm, dal 7 ottobre" ha dichiarato ancora il ministro Spadafora al 'Corriere della Sera'.

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