GP Imola, 40 anni da raccontare

di NICOLA ZUCCARO. Il 14 settembre 1980, dopo il Gran Premio Dino Ferrari disputatosi il 16 settembre 1979 e non valido per il Mondiale di Formula Uno, Imola ospitò il Gran Premio d'Italia. 

Per un anno il circuito del Santerno, sostituì Monza e superò l'esame, divenendo dal 1981 al 2006, la sede del Gran Premio di San Marino. L'edizione di 40 anni fa, vinta da Nelson Piquet su Brabham, aprì una serie di successi che ultimata nel 2006 dalla vittoria di Michael Schumacher su Ferrari, fu segnata anche da gravi incidenti. Il primo in ordine cronologico, risale al 23 aprile 1989, quando al terzo giro la Ferrari di Gerard Berger si schiantò contro un muro per un cedimento meccanico, alla velocità di 290 km/h. La monoposto prese fuoco, ma la prontezza dei soccorsi evitò conseguenze peggiori per il conduttore austriaco che rimediò solo delle ustioni, dalle quali guarì in poco tempo. Mortale fu il 1 maggio 1984, l'impatto della Williams di Ayrton Senna, all'ingresso della curva del Tamburello. L'incidente nel quale perse la vita il pilota brasiliano, fu preceduto il giorno prima da un altro sinistro mortale in cui perse la vita il corridore della Simtek Roland Ratzenberger con il grave ferimento di Rubens Barrichello. Episodi che accreditano Imola, quale Gran Premio da raccontare per puntate.

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