Il nuovo centrocampo della Juve sta risollevando Pirlo

L'inversione di rotta è ben evidente: da quando Andrea Pirlo ha messo al centro del villaggio, nel cuore del centrocampo bianconero, Weston McKennie, Arthur e Rodrigo Bentancur, la squadra ha cominciato a inanellare una serie di risultati convincenti. E oltre ai risultati, una serie di prestazioni finalmente in linea con le aspettative che si avevano a inizio stagione per una squadra reduce da una massiccia campagna di rinforzamento nella sessione estiva di calciomercato.

I primi mesi stagionali della Juventus e di Andrea Pirlo sono stati più difficoltosi del previsto, a dispetto delle scommesse online che indicavano la Juventus come principale candidata al titolo di Serie A mentre ora si ritrova appaiata, se non superata, da Inter e anche Milan. 

Con l'inizio del girone di ritorno, i dati bianconeri in merito all'utilizzo dei centrocampisti sono piuttosto eloquenti: fino a poche giornate fa, Pirlo non era ancora riuscito a trovare una quadratura definitiva del cerchio. La Juventus è in possesso di una rosa profonda ma con delle contraddizioni di fondo tra le caratteristiche dei giocatori presenti, e questo ha reso complicata un'amalgama che ancora oggi non è giunta alla soluzione finale. Durante i primi mesi, l'allenatore ha optato per un centrocampo a due, cambiando poi idea in corsa con l'utilizzo di un centrocampo a tre, chiaramente la soluzione migliore per porre fine alle tante imbucate difensive a cui è stata sottoposta la Juve per larghi tratti del campionato.

790 minuti per Ramsey e Arthur, 973 per McKennie, 1029 per Rabiot e 1302 per Bentancur: da questi dati, riferiti all'utilizzo in Serie A, si intuisce come fino a poche giornate fa le idee nella testa dell'allenatore fossero ancora poco chiare. La disfatta subita nella partita contr l'Inter a San Siro in campionato, con un centrocampo formato da Bentancur, Rabiot e Ramsey resosi protagonista di una prestazione indecorosa, ha confermato al tecnico la necessità di un repentino cambio di passo.

Non è un caso che tre giorni dopo, a partire da un'altra partita decisiva quale la Supercoppa Italiana vinta contro il Napoli, il reparto sia stato rivoluzionato, inserendo un centrocampista tecnico come Arthur, capace di gestire il ritmo della squadra e il possesso palla, e McKennie, con la sua dose di fisicità e inserimenti indispensabili per la fase offensiva della squadra. La recente partita contro i partenopei, ma anche quelle successive con Bologna e Sampdoria, ha chiaramente testimoniato la necessità di porre al centro del centrocampo alcune figure con continuità.

Arthur, McKennie, Bentancur: questo sembra il trio capace, McKennie, Bentancur: questo sembra il trio capace di dare più garanzie alla manovra della Juventus sia in fase offensiva che in fase difensiva. I troppi cambiamenti nei primi mesi di campionato non hanno aiutato la squadra nell'ottenere una sua chiara fisionomia, e questo si è tradotto in una preoccupante altalena di risultati e di prestazioni. Ora la situazione sembra essersi normalizzata: la Juventus si ritrova comunque in una posizione di classifica non soddisfacente rispetto alle aspettative e alle potenzialità della squadra, ma di certo è con questa nuova formula in mezzo al campo che può sperare di recuperare il terreno perduto.


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