Al Cus Bari il raduno FIV sulla 420

BARI - Domenica 24 e lunedì 25 aprile nel Centro Universitario Sportivo barese, Partner tecnico della Federazione Italiana Vela, si è tenuto un raduno di perfezionamento agonistico degli equipaggi di tutta l’ottava zona per la classe di interesse federale 420, al quale hanno partecipato 28 ragazzi per 4 società: Cus Bari, la Lega navale di Monopoli, Gruppo velico di Manfredonia e quello di Vieste.

Questo momento di approfondimento è stato incentrato sulla categoria giovanile 420, con i tecnici delle società Enzo Pavone per il Cus Bari, Davide Pollio, Michelangelo Paparesta per Manfredonia e Nello De Robertis per il Monopoli. La classe 420 è quella successa all’optimist, che abitua il giovane velista a manovrare le vele, a lavorare in due, rispettandosi, avendo ruoli diversi ma un obiettivo comune.

“A questa raduno zonale fiv – ha spiegato il tecnico cussino Enzo Pavone – hanno partecipato 14 equipaggi. Abbiamo strutturato le due giornate organizzando momenti teorici, spiegando l’imbarcazione, le gare che si disputano e prove pratiche, con il fine di far conosce meglio questa categoria della vela ai ragazzi”.

Nella prima giornata si è data molta importanza alla teoria e ai fondamentali della categoria 420. Nell’aula 2 del Cus Bari con spiegazioni e proiezioni, con un’ampia parentesi sulla parte motivazionale in quanto la maggior parte dei ragazzi presenti sono giovani velisti che si avvicinavano per le prime volte a questo genere di imbarcazione. Ancora, è stata spiegata anche la parte della preparazione atletica e i warm up. Successivamente si sono svolte delle prove pratiche con allenamento sulla conduzione e sull’assetto. Il secondo giorno è stato dedicato alle regate, ponendo attenzione sulle partenze.

“Al termine del corso è cambiata la motivazione nei ragazzi, in maniera radicale. Un aspetto molto bello di questa due giorni è stato che i ragazzi sono stati bene tra loro. Allo stesso modo noi tecnici abbiamo lavorato insieme in modo attento e preciso, spinti da un obiettivo comune, il perfezionamento dei nostri giovani velisti”.

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