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Subito dopo, la curva Bulgarelli esplode con i fuochi d'artificio e, sul corner seguente, Riccardo Calafiori, uno dei giocatori più seguiti dalla Juventus sul mercato, porta in vantaggio il Bologna. La Juventus, reduce dalla vittoria della Coppa Italia, non riesce a reagire, mentre il Bologna continua a premere. Al 12’, su un cross dalla sinistra di Ndoye, Urbanski e Castro si avventano sul pallone, con Castro che batte di nuovo Szczesny per il 2-0. La squadra di Thiago Motta mostra un ritmo impressionante e idee di gioco chiare.
Due minuti dopo, Odgaard segna il terzo gol, che viene però annullato per fuorigioco. Al 21’, dopo un dominio totale del Bologna, dai tifosi bianconeri iniziano a levarsi cori timidi per Massimiliano Allegri, esonerato venerdì, appena due giorni dopo aver alzato la Coppa Italia. Verso la fine del primo tempo, la Juventus riesce a creare una situazione pericolosa, ma Lucumi sventa il pericolo in scivolata. Questo è l’unico segnale di vita della Juventus nei primi 45 minuti.
La Riscossa nella Ripresa
All’intervallo, Montero sostituisce Miretti e Cambiaso (ammoniti nel primo tempo) con Alcaraz e Weah. Subito Rabiot tenta il primo tiro in porta per gli ospiti, ma Skorupski para e manda in angolo. Tuttavia, è un fuoco di paglia, perché il Bologna torna a spingere e al 3-0 arriva con un contropiede fulmineo di Calafiori, che supera Szczesny con un pallonetto.
Montero tenta di cambiare le sorti del match inserendo Yildiz e Milik al posto di un Vlahovic irriconoscibile. Anche Thiago Motta opera i primi cambi, facendo entrare Saelemaekers, Orsolini, Fabbian, El Azzouzi e Beukema. Al 71’, Nicolò Fagioli fa il suo ritorno in campo dopo la squalifica di 7 mesi per scommesse. Cinque minuti dopo, un errore di Lucumi permette a Chiesa di segnare e ridurre le distanze.
La Juventus sembra risorgere e con più convinzione all’83’ Milik accorcia ulteriormente le distanze su punizione: 3-2. Un minuto dopo, un errore di Beukema viene sfruttato da Yildiz per segnare l’incredibile pareggio. Il Bologna, tramortito e incredulo, crolla. Chiesa ha addirittura l’occasione del sorpasso, ma Aebischer salva tutto. Il pareggio finale lascia comunque la Juventus con il segno di una squadra che non molla mai, rispecchiando il carattere indomito di Montero.
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