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Piemontese: "Una grande esperienza quella della festa dello Sport Paralimpico a Bari"

BARI. Una vera e propria Festa dello Sport a conclusione di un programma tutto pubblico che ha coinvolto cento scuole e circa 600 bambini e ragazzi pugliesi. "Una grande esperienza e testimonianza di come lo sport può concretamente cambiare in meglio la vita delle persone: tutte, a prescindere dalle condizioni e dalle abilità fisiche" ha detto l’assessore allo Sport per Tutti, Raffaele Piemontese, intervenendo all’evento organizzato dalla Regione Puglia, dal Comitato Italiano Paralimpico e dall’Ufficio Scolastico Regionale, all’interno del complesso sportivo "San Pio" di Bari.
Gare di atletica leggera e di tiro con l'arco, sul campo e sulla pista di atletica, competizioni di danza sportiva e parabadminton, nella struttura al coperto, hanno visto come testimonial Giuseppe Catarinella, ambasciatore dello Sport Paralimpico e atleta della Nazionale di Calcio a 5 Ciechi, e Pietro Rosario Suma, campione nazionale di parabadminton e atleta del Gruppo Paralimpico della Difesa.

La manifestazione, a cui hanno partecipato oltre mezzo migliaio di persone tra studenti con disabilità, studenti tutor, docenti e tecnici delle federazioni paralimpiche, ha concluso il progetto "Scuola, Sport e Disabilità" che ha coinvolto 600 studenti disabili, mettendoli alla prova nell’ambito di vari sport con il supporto di tecnici specializzati e docenti, in un percorso formativo personalizzato durante le attività scolastiche ed extrascolastiche presso associazioni sportive del territorio.

Per quest’anno sono state interessate, in particolare, FiSDIR (Federazione italiana sport paralitici degli intellettivo relazionali), FISPES (Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali), FINP (Federazione italiana nuoto paralimpico) e FISO (Federazione italiana sport orientamento), che hanno offerto sostegno tecnico in attività di corsa campestre, atletica leggera, nuoto e orienteering "Trail-O2", a fianco di 99 scuole di primo e secondo grado, che hanno deliberato l’iscrizione di alunni con disabilità ai Campionati Studenteschi.

"Con il Comitato Paralimpico e l’Ufficio Scolastico Regionale siamo riusciti a dimostrare cosa è possibile e cosa è bello fare, direttamente con gli studenti che hanno gareggiato e indirettamente con tutti quelli che hanno osservato questa esperienza" ha aggiunto l’assessore Piemontese, ringraziando il presidente del CIP Puglia, Giuseppe Pinto, e Giuseppina Lotito, dirigente dell’Ufficio scolastico di Bari, in rappresentanza dell’USR.

Un’ulteriore ricaduta del progetto sviluppato nell’anno scolastico 2017-2018 è la collaborazione sistematica tra il CIP Puglia e le Università di Bari e di Foggia nella realizzazione di attività di ricerca, studio e formazione sugli Interventi per la promozione di stili di vita fisicamente attivi destinati alle popolazioni speciali in età evolutiva, sulle metodologie dell'insegnamento delle attività motorie adattate e sul monitoraggio e la valutazione delle attività motorie adattate in età evolutiva.

Piemontese: "Giovedì 17 maggio a Bari la Festa dello Sport Paralimpico"

BARI. "Una grande festa per tutto lo sport, a conclusione di un'esperienza che ha coinvolto 99 scuole pugliesi e oltre 600 minori con disabilità": l'assessore regionale allo Sport per Tutti, Raffaele Piemontese, lancia così la Festa dello Sport organizzata, per giovedì 17 maggio 2018, da Regione Puglia, Comitato Italiano Paralimpico di Puglia e Ufficio Scolastico Regionale.

Le gare e le premiazioni per i titoli dei campionati studenteschi si svolgeranno, dalle ore 9 alle 12, nel Complesso Sportivo "San Pio", Strada Catino, a Bari - Santo Spirito, con la partecipazione straordinaria di Giuseppe Catarinella, Ambasciatore dello Sport Paralimpico e atleta della Nazionale di Calcio a 5 Ciechi, e di Pietro Rosario Suma, campione nazionale di para-badminton e atleta del Gruppo Paralimpico della Difesa.

L'Italia paralimpica nella storia: 3° nel medagliere del nuoto

di PIERO CHIMENTI - Si sono chiusi a Città del Messico i mondiali di nuoto paraolimpico. Grande protagonista della competizione è stata l'Italia che con i suoi atleti ha compiuto una grande impresa, salendo per la prima volta nella storia sul gradino più basso del podio con le sue 38 medaglie (20 ori, 10 argenti e 8 bronzi), superata solo da Cina e Stati Uniti.

Ad accogliere la spedizione azzurra, che farà rientro in Italia da Fiumicino, ci saranno i massimi esponenti della federazione paraolimpica composta da un emozionato Pancalli e il presidente della FINP Valori.

FCI Puglia, Attività Paralimpica in Puglia e nel Salento: partecipazione e progetti per l'inclusione nello sport

LECCE - Essere un uomo e diventare un campione per amore dello sport, una condizione che permette di vincere le difficoltà e le avversità, la capacità di riconoscere e superare le barriere: queste sono state le principali linee guida dell’incontro tenutosi a Lecce dal tema “Attività Paralimpica in Puglia e nel Salento”.

A Lecce, presso la Sala Raffaello del "Grand Hotel Tiziano e dei Congressi, l’evento è stato organizzato dal comitato provinciale FCI Lecce e dalla commissione tecnica del settore paralimpico, composta dal responsabile regionale Carlo Calcagni e dal componente tecnico Adriano Bolognese, entrambi di recente nomina.

All'incontro sono intervenuti anche Antonio Pascali (presidente provinciale Coni), Gaetano Messuti (vice sindaco di Lecce), Saverio Congedo (consigliere della Regione Puglia), Tiziana Dario (psichiatra del Dipartimento di Salute Mentale ASL di Brindisi), Mauro De Rinaldis (vice presidente regionale della Federciclismo Puglia), Sergio Quarta (presidente comitato provinciale FCI Lecce), Dario Russo (segretario FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta) e Giancarlo Capoccia (promotore piste ciclabili a Lecce).

Lo sport costituisce un ruolo chiave sia in ambito ludico che nell’integrazione. E proprio da questo assunto che il dibattito si è aperto con il saluto di Calcagni e la proiezione di un video amatoriale da lui stesso girato durante la recente cronometro di Salice Salentino che lo ha visto partecipe alla guida del suo triciclo, per l'occasione modificato in modo da poter consentire ad un giovane affetto da SLA, seduto in carrozzina dietro di lui, di assaporare il vento e la felicità di una corsa altrimenti impossibile.

La testimonianza di Carlo Calcagni è nota a tutti: dal 2002 combatte la sua interminabile battaglia quotidiana contro l'uranio impoverito ammalandosi dopo una missione internazionale di pace in Bosnia nel 1996.

Da allora egli è costretto a molteplici cure mediche, ma è rinato grazie alla passione per il ciclismo che da pochi anni si è reinventato sulle tre ruote (triciclo) continuando a vincere premi, a salire agli onori delle cronache e a ricevere riconoscimenti nazionali ed internazionali.

Calcagni ha posto l’accento sulla partecipazione e sull’inclusione degli atleti paralimpici a tutte le manifestazioni e non solo limitate alle cronometro. In più ha aggiunto che “lo sport paralimpico insegna che soltanto chi non si arrende diventa forza, per sè e per gli altri, di incredibili imprese, soltanto chi si riscopre vivo nella malattia si fa voce, mani, gambe per chi ha perduto la speranza”.
Nel corso del suo intervento Adriano Bolognese ha messo a nudo le innumerevoli difficoltà incontrate 7 anni fa quando l’incidente subito ha devastato la propria esistenza. Il supporto della famiglia e lo sport praticato come handbiker gli hanno permesso di ritrovare la grinta e le potenzialità che erano andate perdute.

Sono stati tanti gli spunti di riflessione che hanno avuto come temi la politica del "fare bene", lavorando con le amministrazioni comunali all'abbattimento delle barriere architettoniche, messaggio sostenuto da Gaetano Messuti, cui si è affiancato quello di Dario Russo, che ha sollecitato la necessità di potenziare l’utilizzo della bicicletta in città rispetto a quello delle auto.

“Fondamentale è rendersi protagonisti del cambiamento, senza attendere che siano le Istituzioni a trovare soluzioni, ma proponendole dal basso ed esigendo, come diritto, la possibilità di individuare, a partire dalle esigenze reali, strategie condivise” ha dichiarato il presidente provinciale del Coni Antonio Pascali.

“La bicicletta può rappresentare uno strumento che è un grande maestro di vita – ha commentato il presidente provinciale FCI Lecce Sergio Quarta -. E' inoltre indispensabile poter offrire ai disabili occasioni per rinascere e gioire, momenti di incontro per condurli fuori dalle mura domestiche, avere la possibilità di regalare loro l'emozione della libertà, di una libertà speciale in un corpo che rischierebbe di diventare una prigione”.

“Il corpo, infatti, nella sua integrità con la mente, rende viva la Persona; e proprio la Persona, non la persona disabile o diversamente abile, ha il diritto di essere posta al centro di un progetto di inclusione nel contesto sociale” secondo il contributo della dott.ssa Tiziana Dario, che ha dato risalto alla capacità, unica e personale, di resilienza, che rende possibile riadattarsi e reinventarsi nonostante le avversità.