Champions League: formazioni e curiosità per la finale teutonica

di Andrea Stano - Mancano poche ore all’evento calcistico più importante della stagione, la finale di Champion’s  League che quest’anno, per la prima volta, sarà tutta tedesca: Bayern Monaco contro Borussia Dortmund.

Come due anni fa sarà ancora una volta Wembley la splendida cornice della partitissima. La scelta di riproporre la stessa città, Londra, a distanza ravvicinata dall’edizione del 2011 vinta dal Barcellona ai danni del Manchester United, è stata votata dall’Esecutivo Uefa per commemorare i 150 anni della Footbal Association, la federcalcio inglese nata, appunto, nel 1863, la più antica del mondo.

Le due squadre si contenderanno l’ambito trofeo con le formazioni tipo, eccezion fatta per l’assenza di Kross, infortunato di lungo corso tra le file del Bayern di Monaco, e quella pesantissima di Mario Gotze sul versante renano. Il talentino classe 92’, nonostante gli ultimi disperati tentativi, sembra non aver recuperato dall’infortunio muscolare alla coscia sinistra che lo tiene fermo da tre settimane e sarà, dunque, costretto a saltare la sfida più attesa proprio contro i futuri compagni di squadra (Gotze è stato ceduto ai bavaresi per ben 37 milioni di euro). E’ lo stesso Borussia Dortmund ad aver annunciato l’assenza del proprio campione che ha anche rilasciato una dichiarazione: “la finale era il mio obiettivo e ho lavorato duramente per esserci, sono dispiaciuto di non poter aiutare la mia squadra". In ogni caso è pronto a scaldare i motori il massiccio Kevin Grosskreutz.

“Osram” Heynckes (che la prossima stagione passerà il testimone a Pep Guardiola) schiererà il portierone Neur trai pali, difesa formata dal capitano Lahm sulla destra, il giovane Alaba sull’out di sinistra e Dante centrale al fianco di Jerome Boateng (fratello della mezzala del Milan); centrocampo con qualità e tanta corsa composto da Javi Martinez e Bastian Schweinsteiger e tre fenomeni come Mueller, Ribery e Robben a supporto del croato Mandzukic, terminale offensivo.

Jurgen Klopp risponde con uno schieramento speculare alla formazione campione di Germania. Weidenfeller estremo difensore, Schmelzer terzino sinistro, la solida coppia Hummels-Subotic al centro e il 27enne Piszczek a destra. Il terzino ex Herta Berlino giocherà la sua ultima gara prima di sottoporsi ad un intervento chirurgico all’anca che lo terrà lontano dai campi di gioco presumibilmente per almeno 5 mesi. I centrocampisti saranno Bender e Gundogan, le ali Grosskreutz (col turco Sahin che scalpita per un posto da titolare) e Kuba Blaszczykovski. Il formidabile Reus, infine, agirà sulla trequarti alle spalle di Lewandoski, l’eroe della semifinale di andata contro il Real Madrid dove segnò una storica quatripletta.

Nelle ultime quattro gare in cui le due compagini si sono affrontate (Supercoppa, coppa tedesca e andata e ritorno di campionato) le “vespe” non hanno mai vinto.

I bookmakers danno il Bayern favorito a 1.80. La squadra di Heynckes, alla terza finale in 4 anni, ha realizzato in questa edizione di Champions 29 reti subendone appena 10. Con la Bundesliga conquistata con ben sei giornate d’anticipo, il Bayern è in corsa non solo per la coppa dalle grandi orecchie ma anche per la Coppa di Germania , vinta lo scorso anno dal Borussia per 5 a 2 (e nemmeno in quella occasione giocò il giovane Gotze) proprio contro i biancorossi.

La vittoria del Borussia Dortmund, che ha messo a segno 23 reti mentre i gol subiti sono 12, è quotata a 3.90. Si tratta della seconda finale nella storia per i gialloneri (la numero 10, invece, per il Bayern). Nel 97’ sfidò a Monaco la Juventus sconfiggendola per 3 a 1. Era il Borussia di Matthias Sammer che l’anno prima superò Ronaldo nella corsa al Pallone d’Oro. C’erano anche Michael Zorc e Lars Ricken ora, rispettivamente, direttore sportivo e responsabile del settore giovanile.

Nella lunga ed appassionante vita della Coppa dei Campioni era già capitato in tre occasioni che due squadre della stessa nazione si incrociassero in finale. La prima volta fu a Parigi nel 2000. Il Real Madrid vinse 3 a 0 contro il Valencia allenato da Hector Cuper; nel 2003, a Manchester, si disputò la finale italiana tra Juventus e Milan risolta ai calci di rigore. Furono i rossoneri a trionfare (3-2) conquistando la sesta coppa della propria storia; infine a Mosca la più recente, nel 2008, tra United e Chelsea. Anche questa volta si arrivò alla lotteria dei tiri dal dischetto che premiarono gli uomini di Ferguson. Decisiva fu la parata di Van Der Sar sul rigore finale di Nicolas Anelka

Il calcio di inizio è previsto per le 20.45 quando l’attesa sarà finita e i cuori cominceranno a palpitare. Per il nostro paese, un’unica consolazione: l’arbitro della gara sarà un italiano, l’emiliano Nicola Rizzoli, già giudice di gara nella finale di Europa League del 2010 tra Atletico Madrid e Fulham. Con lui, Faverani e Stefani guardalinee, Rocchi e Tagliavento giudici di porta e lo sloveno Damir Skomina quarto uomo.

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