La Fiorentina strapazza il Pescara ma è solo quarto posto.

Andrea Stano. Prima o poi doveva succedere, la Serie A per quest'anno è finita. Tutti i dubbi sono stati sciolti e i verdetti, ormai, sono inesorabili. La Fiorentina conclude una meravigliosa annata con un dignitoso quarto posto ma, forse, avrebbe meritato qualcosina di più.
La squadra di Montella vince con facilità all'Adriatico di Pescara conquistando tre punti a questo punto inutili in virtù della vittoria, sebbene soffertissima, del Milan a Siena.
I viola con Savic e Aquilani in panchina, giocano Commper e Mati Fernandez. Il Pescara, già retrocesso, con Sforzini unica punta. Alle sue spalle, il giovane Di Francesco, figlio dell'allenatore del neopromosso Sassuolo.
Primo tempo dominato in lungo e in largo dalla fantastica formazione di Vincenzo Montella che passa in vantaggio al 16esimo. Borja Valero, formidabile come al solito, imbecca Cuadrado sulla fascia. Il colombiano crossa sul secondo palo dove Ljajic col piattone insacca a porta sguarnita.
Al minuto 24 il raddoppio. Mati Fernandez, oggi finalmente protagonista quando il suo talento si è acceso soltanto a sprazzi in questo campionato, serve ancora una volta Ljajic, bravissimo nell'inserimento e a concludere un rasoterra tanto angolato quanto imparabile. Il giovane Perin superato per la seconda volta.
Decimo gol stagionale per il gioiello serbo che, da quando viene utilizzato esterno del tridente nel nuovo modulo (4-3-3) adoperato da Montella, sta sfornando gol e assist a ripetizione nonchè prestazioni davvero convincenti. Ad appena 23 anni, questo è l'anno della sua consacrazione.
Al 28esimo la Fiorentina chiude definitivamente i conti. Il solito Borja Valero, creatura mitologica tra danzatore e centrocampista, vede la corsa di Mati Fernandez che, servito, conclude da fuori aria superando il portiere biancoazzurro con una rasoiata dalla precisione chirurgica.
Squadre negli spogliatoi sul 3 a 0 a favore dei gigliati. A Siena il Milan è clamorosamente sotto per via del gol di Terzi. Al Momento la Fiorentina è terza in classifica.
Nella ripresa gli ospiti dilagano. Prima al nono con Jovetic che sfrutta un rimpallo favorevole dopo un'azione insistita di Mati Fernandez; poi è ancora Ljajic che mette a segno la prima tripletta in serie A con un bel destro incrociato. Partita da incorniciare per il talentino classe 91, che l'anno scorso si rese protagonista della spiacevole rissa con Delio Rossi, all'epoca allenatore della Fiorentina. C'è tempo anche per il gol della bandiera. Lo realizza Marco Vittiglio, giovane della primavera al primo centro in Serie A. Su punizione di Togni il portiere viola respinge e il giovane terzino insacca. Trai pali c'è Lupatelli, subentrato a Viviano.
Finisce 5 a 1 per la Fiorentina. Un successo inutile perchè il Milan vince 2 a 1 a Siena grazie alla rete della salvezza di Philippe Mexes, dopo un calcio di rigore dubbio, poi calciato dal solito Mario Balotelli.
Le speranze dei tifosi toscani si sono dunque spente alla rete del francese dopo aver pregustato la Champions per praticamente tutti i novanta minuti. Che dire di questa Fiorentina! Spettacolare come al solito. Bella, devastante, divertente e anche cinica. Montella ha dimostrato come il calcio aggraziato e delicato possa dare i suoi risultati in barba alla tattica fisica e muscolosa degli ultimi anni. L'epoca di quel calcio, nel ruvido campionato italiano, è forse finita e sarebbe anche ora. Complimenti davvero alla Fiorentina, giocatori, mister e società. C'è da scommetterci che questa squadra farà la voce grossa in Europa League il prossimo anno. In Champions ci va il Milan dopo una storica cavalcata arrembante guidata da quel tecnico concreto e capacissimo chiamato Massimiliano Allegri, inspiegabilmente sulla graticola.
Addio campionato, è stato bellissimo. Ci vediamo a fine agosto.

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