Calcio. Allegri: "Sono contento alla Juventus: non vedo una separazione"

TORINO - "E' la società che deve chiamare me, io sono contento alla Juve e quando ci incontreremo parleremo di quello che vogliono fare loro. Un mese e mezzo fa abbiamo accennato qualcosa, oggi non ho la testa per pensare a quello che potrà succedere ma se le cose vanno bene, non vedo perchè dovrebbe esserci una separazione" ha dichiarato l'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri parlando del suo futuro con i bianconeri.

"Quante chance ci sono che io resti? Al momento il 100% perchè ho un contratto fino al 2018. Ma il problema dell'allenatore non sussiste e non deve sussistere perchè siamo dentro al momento cruciale della stagione e credo che questo sia l'ultimo dei problemi, sia da parte mia che da parte della società. Fra me e la società non ci sono problemi e viaggiamo in comune accordo. Ora però dobbiamo rimanere concentrati perchè non abbiamo ancora vinto niente. Domani arriva il Chievo: la matematica non concede alternative, la Roma può fare 92 punti, noi ne dobbiamo fare 93. Intanto pensiamo ai tre di domani, dalla gara col Chievo passa un altro pezzetto di campionato. La formazione di Maran è una squadra che gioca bene, molto preparata tatticamente e con giocatori d'esperienza. L'anno scorso hanno fatto un punto qui da noi, in questa stagione hanno già raggiunto il loro obiettivo e sta a noi indirizzare la partita. E' una gara importante, mancano 8 gare alla fine del campionato e più si va avanti, più i punti diventano pesanti. Non abbiamo la possibilità di sbagliare, un bonus ce lo siamo giocati a Napoli e quindi bisogna vincere. Al Barcellona ci penseremo da domenica ma sono partite che non ci vuole tanto per prepararle. Quella di domani è invece una partita a rischio, veniamo da due gare difficili e impegnative sotto l'aspetto fisico e mentale e non ci deve essere un calo di tensione. Dalle prossime tre partite passa gran parte dello scudetto, più vai avanti, meno avrai possibilità di sbagliare. Dobbiamo cercare di vincere tutte e tre le competizioni, anche se è difficile. La Champions va vissuta con energia, entusiasmo e la consapevolezza di poter arrivare fino in fondo, è il pensiero di poterlo fare che farà la differenza".

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