Calcio. Buffon: "La Champions è un'opportunità che mi dà la vita"

PARIGI - "Il bidone dell'immondizia al posto del cuore. Da dove mi è uscita? Dalla mia più fervida fantasia" ha dichiarato il portiere del Psg, Gigi Buffon a Sky Sport.

"Non sapevo che dire, avevo un diavolo per capello ed è venuto fuori il Gigi di Carrara. Ho alzato troppo i toni a fine gara ma nell'arena, quando si pesa il comportamento di una persona, penso di essere stato veramente molto sportivo e all'epoca mi sono preso un'espulsione che ancora oggi mi chiedo perché. Per il dopo le tre giornate sono però meritate. Cosa farei se incontrassi oggi Oliver? Ci scherzerei. Alla fine l'ironia è il modo migliore per abbattere dei muri e creare subito un'empatia. Ho vissuto le prime tre gare del girone soffrendo. Le ho guardate in differita in tv dallo spogliatoio, non essere partecipe mi fa soffrire. Ma al San Paolo potrò finalmente tornare protagonista in una partita delicata, contro un avversario di grandissimo livello. L'avvento di Ancelotti ha fatto sì che questa squadra prendesse un altro tipo di consapevolezza che prima non era certa di avere. La cosa buffa dell'Italia è che quando si è sparsa la voce che magari continuavo a giocare e che sarei potuto venire qui, si è sbizzarrita la fantasia e il coraggio di tutti. In realtà avrei potuto prendere in considerazione qualcosa di romantico tipo Parma o Genoa, anche la Lazio i cui tifosi mi hanno sempre trattato da campione. Ma penso che la soluzione migliore per me era uscire dall'Italia e ampliare il mio mondo di conoscenza. Al Paris Saint Germain ho un contratto fino a giugno con opzione per l'anno successivo e presumibilmente allungherò la mia esperienza francese. E dopo? Non voglio darmi scadenze e giocare fino a quando mi renderò conto di essere competitivo. Finché ho la fortuna di avere questo tipo di offerte, a livelli altissimi di calcio, vado avanti. Per smettere c'è tempo. La Champions è un'opportunità che mi dà la vita e che mi continua a dare anche la mia classe perché se a 40 anni sono qui a giocare a questi livelli lo devo a me stesso. Per arrivare a determinati successi c'è bisogno di un percorso, di un progetto, di una solidità di squadra che si conosca da tempo e in questo senso il Psg è una novità di questi ultimi anni e necessità di tempo. Le favorite sono 2-3: non puoi non mettere il Barcellona, che ha il primo, ogni tanto secondo, giocatore al mondo che è Messi, e poi c'è la Juventus. Gli anni che abbiamo fatto hanno consolidato questo tipo di livello e ora è arrivato l'altro primo, ogni tanto secondo, giocatore al mondo. Poi ci sono "le possibili outsider come il Manchester City, che in questi anni non ha fatto grandissime cose in Champions ma per l'allenatore che ha e per quello che ha espresso negli ultimi due-tre anni è una delle papabili vincitrici".

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