3-9-60, Berruti d'oro nei 200 metri olimpici


NICOLA ZUCCARO. Sabato 3 settembre 1960. Alle ore 18.00, Livio Berruti torna in pista per affrontare la finale dei 200 metri valida per i Giochi Olimpici ospitati dalla città di Roma. Sullo stadio Olimpico cala il silenzio per assistere alla prova che il ventunenne velocista e studente in chimica, affronta con la stessa concentrazione richiesta per superare un esame universitario.

Reduce dalla semifinale di poche ore prima e indossando degli insoliti occhiali con lenti scure, intraprende all'uscita della curva, una falcata per mezzo della quale brucerà sul traguardo Carney (Usa) e Seye (Francia). Fissando il tempo su 20''5' (lo stesso ottenuto nella semifinale) e conquistando la prima delle 13 medaglie d'oro ottenute dall'Italia nelle Olimpiadi di casa (inaugurate il 25 agosto di 60 anni fa), Berruti segnerà la scia della competitività italiana nell'atletica leggera mondiale. Vent'anni dopo, Pietro Mennea ripeterà quell'impresa nella finale dei 200 metri ai Giochi Olimpici di Mosca del 1980. 

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