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Parigi ‘24: l'Italia di Julio Velasco demolisce la Turchia e punta all’oro


PARIGI - Dopo aver conquistato una storica semifinale, superando finalmente il tabù dei quarti di finale con una clamorosa vittoria per 3-0 contro la Serbia campione del mondo, la nazionale femminile di pallavolo guidata da Julio Velasco continua la sua marcia trionfale. Nella semifinale, le azzurre hanno travolto la Turchia con un netto 3-0 (25-22, 25-19, 25-22), guadagnandosi così l'accesso alla finale olimpica, un traguardo mai raggiunto prima d'ora nemmeno dalla squadra maschile.

LA PARTITA — Come già accaduto contro la Serbia, l'Italia inizia la partita con qualche difficoltà, partendo in modo contratto e concedendo alla Turchia un vantaggio iniziale (9-5). Tuttavia, grazie alla determinazione e alla qualità delle ragazze di Velasco, le azzurre riescono a recuperare, piazzando un break decisivo di sei punti consecutivi che le porta dal 14-16 al 20-16. Questo recupero è stato favorito anche da un errore cruciale di Vargas, martello della Turchia. A questo punto, l'Italia non si volta più indietro, chiudendo il primo set 25-22 con le giocate vincenti di Sylla e Danesi.

TOP ANTROPOVA — Il secondo set si rivela una vera battaglia punto su punto, con nessuna delle due squadre in grado di prendere un vantaggio netto. La difesa di De Gennaro e Orro è impeccabile, mentre l'attacco della Turchia, con una Karakurt meno incisiva del solito (solo 2 attacchi su 12 riusciti a metà set), non riesce a fare la differenza. Anche Egonu non brilla come al solito, ma ci pensa Antropova a prendere in mano la situazione, portando l'Italia al doppio break decisivo (21-18). Con Fahr al servizio e Cambi a orchestrare il gioco, Antropova continua a dominare la scena, chiudendo il set con due ace che asfaltano la strada verso la vittoria: 25-19 e 2-0 per l'Italia.

Con questa prestazione eccezionale, l'Italia vola in finale, dove domenica alle 13 affronterà gli Stati Uniti, guidati da Karch Kiraly, leggendario giocatore votato miglior pallavolista del XX secolo insieme a Lollo Bernardi, ora assistente proprio di Velasco. L'Italia andrà a caccia di quell'oro olimpico che finora è sfuggito anche alla squadra maschile, con la consapevolezza di essere a un passo dalla storia.

Parigi '24: trionfi italiani nel kayak e nel judo


PARIGI - Le Olimpiadi di Parigi 2024 continuano a regalare emozioni e successi per l'Italia. Giovanni De Gennaro ha conquistato la medaglia d'oro nella specialità kayak della canoa slalom, mentre Alice Bellandi ha trionfato nel judo, vincendo la medaglia d'oro nella categoria -78 kg.

Durante l'incontro di judo, la premier Giorgia Meloni, presente tra il pubblico, si è alzata in piedi per rendere omaggio alla nuova campionessa olimpica. Meloni ha poi raggiunto il tatami per abbracciare Alice Bellandi, celebrando insieme a lei questo prestigioso successo.

Fioretto Femminile: Italia in Finale

Al Gran Palais, il quartetto azzurro del fioretto femminile ha centrato la qualificazione alla finale della prova a squadre. Le azzurre - Arianna Errigo, Alice Volpi, Martina Favaretto e Francesca Palumbo (riserva) - hanno superato il Giappone in semifinale con un punteggio di 45-39. La finale si terrà alle 20:30, dove l'Italia affronterà gli Stati Uniti.

Con queste vittorie, l'Italia ha raggiunto la sua quattordicesima medaglia alle Olimpiadi parigine, consolidando ulteriormente la sua presenza tra le nazioni di spicco di questi giochi olimpici.

Olimpiadi: doppia impresa azzurra nello short track

(getty)
PECHINO - Undicesima medaglia per Arianna Fontana ai Giochi olimpici con l'argento nei 1.500 metri short track. Si tratta del terzo podio in questa edizione per l'azzurra, che da adesso è l’atleta donna italiana che detiene in solitaria il maggior numero di podi ai Giochi: superata Stefania Belmondo. Oro per la coreana Choi. Il bronzo va a Schulting, 3 millesimi dietro alla Fontana.

I pattinatori della staffetta maschile ribaltano i pronostici della vigilia e conquistano il bronzo.

Olimpiadi invernali: argento nello snowboard per l'ltalia

(ANSA /EPA)

PECHINO - La coppia Moioli-Visintin conquista il secondo posto nella corsa mista a squadre, dietro agli statunitensi Baumgartner e Jacobellis. Gli altri due italiani in gara, Sommariva e Carpano, si piazzano quarti dietro ai canadesi.

Con l'argento di Michela Moioli e Omar Visintin nello snowboard misto ai Giochi olimpici invernali di Pechino 2022 l'Italia team raggiunge quota 11 medaglie.

"Il primo obiettivo è raggiunto: abbiamo superato il numero di medaglie vinte a Pyeongchang (10, ndr) - ha detto il presidente del Coni - Lo abbiamo fatto grazie a una disciplina come lo snowboard dove siamo diventati una potenza mondiale".

Pechino: Constantini-Mosaner regalano il secondo oro all'Italia

(ANSA /EPA)
PECHINO - Dal curling arriva la seconda medaglia d'oro dell'Italia ai Giochi olimpici di Pechino: a vincerla nel torneo di doppio misto, battendo 8-5 i norvegesi Kristin Skaslien e Magnus Nedregotten, gli azzurri Stefania Constantini e Amos Mosaner che, con questo successo, hanno fatto l'en plein, 11 vittorie su 11 incontri; la loro medaglia e' la prima in assoluto per il curling italiano alle Olimpiadi.

Pechino, Brignone d'argento nel gigante: "Era il mio sogno"

(ANSA)
PECHINO - Federica Brignone conquista l'argento nello slalom gigante ai Giochi olimpici di Pechino 2022. E' la quarta medaglia italiana ai Giochi.

Ad aggiudicarsi l'oro Hectoro, mentre il bronzo va alla svizzera Lara Gut-Bherami.

"Mi sono emozionata tantissimo, è una giornata incredibile. Sono orgogliosa di quello che ho fatto e contentissima per l'argento, sognavo di portare a casa una medaglia", ha dichiarato la campionessa ai microfoni di Rai Sport dopo la premiazione.

Pechino: prima medaglia azzurra è nel pattinaggio


PECHINO - Primo successo azzurro alle Olimpiadi di Pechino per Francesca Lollobrigida che conquista la medaglia d'argento nel pattinaggio di velocità (3000 metri).

Nel pattinaggio velocità 3000 metri l'oro è andato all'olandese Irene Schouten, mentre il bronzo è stato conquistato dalla canadese Isabelle Weidemann.

L'azzurra ha chiuso con il tempo di 3'58''06, staccata di 1''13 dalla olandese, che con 3'56''93 ha realizzato il nuovo record olimpico.

Milano Cortina 2026: siglato il protocollo di intesa con il ministero per le Politiche giovanili


MILANO – La Fondazione Milano Cortina 2026 e il Ministero per le Politiche Giovanili hanno siglato oggi, nella sede del Comitato Organizzatore dei Giochi Invernali del 2026 presso la Torre Allianz di Milano, il Protocollo di Intesa che li vedrà impegnati fianco a fianco nella Promozione dello spirito Olimpico e Paralimpico.

Il Ministro Fabiana Dadone, il Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò, e il CEO, Vincenzo Novari, hanno apposto la loro firma su un documento-quadro di estrema importanza. Il Protocollo di Intesa ha origine dalla profonda convinzione che i giovani rappresentino una risorsa indispensabile per il progresso culturale, sociale ed economico del nostro Paese. Sia a livello nazionale, sia internazionale. 

Lo sport, infatti, è da sempre – e ancora di più attraverso l’incredibile opportunità rappresentata dall’esperienza Olimpica e Paralimpica – un fondamentale strumento, con elevata valenza educativa, per l’aggregazione e l’integrazione. Il Comitato Organizzatore, per i prossimi quattro anni, si avvarrà del supporto delle ragazze e dei ragazzi del Servizio Civile Universale per la realizzazione di numerose iniziative e attività con lo scopo di diffondere la cultura dello sport, dell’integrazione sociale, della lotta alle dipendenze da sostanze dopanti e contrastando ogni forma di violenza e di discriminazione. Un ulteriore e sostanziale contributo alla realizzazione della Road to the Games. “Giovani e sport sono il binomio strategico per la creazione di una comunità coesa, attiva e proattiva”, dichiara il Ministro per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone. 

“La firma di questo protocollo mira a potenziare le competenze e le soft skills dei giovani che svolgeranno il Servizio Civile Universale, all’interno del massimo contesto sportivo e sociale, quello dei Giochi Invernali del 2026, che vedranno Milano e Cortina al centro del mondo Olimpico e Paralimpico. Lo spirito trainante di questa iniziativa – continua il Ministro Dadone - sarà l’aggregazione, la valorizzazione del turismo giovanile, l’inclusione dei giovani a rischio 2 vulnerabilità e la promozione dei valori dell’uguaglianza, della sostenibilità ambientale e tutto ciò che rappresentano i valori olimpici e paralimpici”. 

“I Giochi – dichiara il Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò - sono la massima rappresentazione dei valori e della cultura dello sport. Attraverso la firma di questo Protocollo di Intesa, riaffermiamo la nostra volontà di coinvolgere fin da subito le giovani generazioni a cui verrà affidato il compito di portare avanti il messaggio positivo dei Cinque Cerchi e degli Agitos. Ancora una volta il nostro grazie va alle Istituzioni, e in particolare al Ministro Dadone, che condividono con noi la coinvolgente esperienza del percorso verso le prossime Olimpiadi e Paralimpiadi italiane”. 

Vincenzo Novari, CEO della Fondazione Milano Cortina 2026, a conclusione dell’incontro con il Ministro Fabiana Dadone ha aggiunto: “La Fondazione guarda ai giovani con fiducia e speranza, consapevole dell’impegno che si è assunta nei loro confronti. Il percorso che inizia oggi con il supporto e il sostegno del Ministero per le Politiche Giovanili, testimonia ancora una volta l’importanza strategica che le Olimpiadi e Paralimpiadi hanno per il nostro Paese. Lasciare un’eredità positiva alle generazioni future e, al tempo stesso, coinvolgerle direttamente nel processo di costruzione dei Giochi, è uno dei principali pilastri del nostro progetto”.

Spadafora: "Le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 saranno straordinarie"

(Ansa)
"E’ stato il primo incontro con altri ministri e con i vertici della Fondazione Milano-Cortina 2026: saranno Olimpiadi straordinarie. Oggi ci sono stati presentati 34 progetti che coinvolgeranno tutta l’Italia: insomma non sarà soltanto un’Olimpiade dello sport, ma anche della cultura, della moda, del design e soprattutto con un grande sguardo rivolto ai giovani e al sociale" ha dichiarato il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora. 

"L’incontro è andato molto bene, non ci sono criticità, tutti i ministri stanno facendo la propria parte per creare questi progetti. Ora dobbiamo soltanto correre perchè questi mesi di stop non ci hanno aiutato. E’ vero che i Giochi sono nel 2026, ma vanno organizzati in anticipo: mi sembra che il Ceo Novari, il presidente Malagò e tutta la Fondazione siano assolutamente pronti e motivati per questa sfida. Abbiamo tutto il tempo davanti per fare un lavoro di programmazione che ci consenta di rispettare i piani previsti, anche dal punto di vista economico. La ministra De Micheli sta accelerando moltissimo anche sulla costituzione della società che consentirà di fare opere pubbliche e infrastrutturali importantissime che saranno sicuramente utili per le Olimpiadi e resteranno in eredità ai cittadini italiani" ha dichiarato ancora il ministro Spadafora al termine del tavolo interministeriale Milano-Cortina 2026 organizzato presso la Biblioteca Chigiana di Palazzo Chigi.

Malagò: "Le Olimpiadi di Milano-Cortina sarà il successo dell'Italia vincente"

(Ansa)
"Al palazzo del Coni, prima del Salone d’Onore c’è un grande video che proietta le cose più importanti dello sport italiano e continuano ad andare in onda le immagini di Milano-Cortina. Le vedo ogni giorno, ma non finisco mai di emozionarmi, quelle grida, quelle esultanze da stadio che sono continuate con inni e canzoni fanno trasparire una grande verità: abbiamo vinto noi, ma se solo 7 voti fossero andati da un’altra parte il risultato finale sarebbe stato diverso. C’era molta incertezza e quando Bach va ad abbracciare i nostri rivali si vede la loro grande delusione" ha dichiarato il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

"La Svezia era convinta di vincere, era l’ottava volta che si candidava per le Olimpiadi invernali e hanno perso, nonostante sia il Paese più assimilabile al ghiaccio e alle neve. La verità è che noi abbiamo costruito un dossier strepitoso che ha fatto storia nella recente letteratura delle candidature olimpiche, abbiamo avuto il coraggio, forse l’incoscienza, di presentare una candidatura con due città, due regioni, è stato uno spartiacque tra prima di Milano-Cortina e tutto quello che verrà dopo. Le prove della mattina non erano andate bene, non ero convinto, abbiamo ribaltato tutta la scaletta della presentazione mandando i dirigenti all’inizio e le ragazze nel finale, sono state spettacolari, mi hanno chiesto di fidarsi di loro, anticipandomi solo che avrebbero fatto uno sketch provato in bagno. Se Sofia non gareggia nel 2026 la vado a prendere in braccio a Bergamo e la porto a Cortina, sento lei e Michela quasi tutti i giorni, c’è un rapporto fantastico, loro sono state il migliore spot di un’Italia vincente che ha messo d’accordo tutti: partiti, istituzioni, federazioni, atleti, tecnici, c’è un sondaggio di un’importante società che dice che per oltre il 10% degli italiani, l’assegnazione di Milano-Cortina è la notizia più bella degli ultimi 20 anni e, dopo tutto quello che è successo, ci porta a qualcosa di positivo che ci dà energie in un momento in cui ne abbiamo davvero tanto bisogno. La legge Olimpica è arrivata, la tempistica conta poco, quel che conta è che è un’ottima legge, siamo soddisfatti e anche il Cio è molto contento, è una legge che va nella giusta direzione. Per conto del comitato organizzatore che ho l’onore di presiedere, posso dire che la macchina sta andando avanti, ci sentiamo quotidianamente con l’ad Novari che lavora 24 ore al giorno, in questo momento lui, la Bianchedi e tutto il gruppo, sono a Livigno e a Bormio per i sopralluoghi, siamo molto sul pezzo, anche la questione marketing è stata brillantemente risolta, visto che essendo slittata Tokyo a cascata tutti i diritti e le licenze sui 5 cerchi devono essere riposizionati. Sono un ottimista di natura e non vedo particolari criticità. Nel nostro dossier la cerimonia inaugurale è a San Siro, ma io ho sempre sostenuto la tesi, accettata e avallata dal Cio, va benissimo sia l’impianto vecchio che eventualmente quello nuovo. Sono molto contento che si sia trovato un equilibrio sulle cubature e sui progetti, si conserva per certi versi la parte romantica del vecchio stadio e si crea il presupposto di un impianto più in linea con le esigenze che oggi hanno le società di calcio e non solo. Si parte da un concetto sbagliato, semplificare non vuol dire avere dei privilegi, o bypassare norme e leggi. Nel mondo dello sport, nessuno si offenda, non possono esserci determinati tempi, se c’è un impianto che deve essere pronto non si possono aspettare 7 anni per chiudere un progetto peraltro sulla carta già approvato. Voglio mandare un abbraccio forte ad Alex Zanardi, è il simbolo di tutto lo sport e non solo di quello italiano. Ho letto il messaggio che ha scritto il Papa per lui sulla Gazzetta dello Sport, è stato commovente, pazzesco, eccezionale" ha dichiarato ancora Giovanni Malagò in collegamento con Sky Sport 24.

Olimpiadi Invernali 2026: esce rinforzata la candidatura di Milano e Cortina

Novità per le Olimpiadi Invernali del 2016: la candidatura di Milano e Cortina esce rinforzata al termine della visita della Commissione Valutatrice del Cio che, in questi giorni, ha effettuato i suoi sopralluoghi tra Veneto, Trentino e Lombardia. Non solo per il grande entusiasmo nei confronti dei Giochi dimostrato dalla popolazione interessata o per la competenza e la capacità organizzativa del Comitato Organizzatore, ma anche e soprattutto per la grande unità istituzionale ritrovata dopo la firma delle necessarie garanzie finanziarie firmate dal governo.

"La candidatura di Milano e Cortina è decisamente molto solida" ha dichiarato il capo delegazione del Comitato di valutazione del Cio Octavian Morariu "Siamo soddisfatti, la candidatura corrisponde perfettamente all’Agenda 2020 che punta a ridurre i costi e massimizzare la sostenibilità. Abbiamo incontrato tante persone piene di passione e con voglia di organizzare i Giochi. C’è una forte identità locale e un forte sostegno del governo. C’è forte unità tra governo, comunità locali, atleti e comunità economica. C’è anche un forte sostegno da parte della popolazione".

"Abbiamo costruito un team molto solido e unito, cosa non facile in un Paese come il nostro. Sono fiero di esserci riuscito e del supporto importante che ci ha dato il governo, che è arrivato passo per passo, ma poi si è convinto, giorno dopo giorno, dell’importanza e della caratteristica della candidatura, con un budget ridotto e utilizzando al 100% le opportunità dell’Agenda 2020" ha dichiarato invece il presidente del Coni, Giovanni Malagò. 

Milano-Cortina 2026. Malagò: "Insieme per dare vita ad un sogno"

Si torna a parlare della candidatura Milano-Cortina per i Giochi Invernali del 2026. E' stato presentato, infatti, per la prima volta, nel corso della XXIII Assemblea Generale dell'ANOC a Tokyo, il progetto italiano per ospitare la XXV edizione dei Giochi Olimpici Invernali. I propositi legati alla candidatura sono stati illustrati dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e dall'olimpionica dello short track, Arianna Fontana.

"E' per me un grande onore essere qui a presentare con orgoglio la candidatura di Milano e Cortina ai Giochi Olimpici Invernali 2026" ha dichiarato il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

"Il nostro è un progetto innovativo che prende pieno vantaggio dalle indicazioni dell'Agenda 2020. In particolare devo essere sincero: senza l'Agenda 2020 non avremmo mai potuto presentare una candidatura per ospitare i Giochi. E di questo devo ringraziare il presidente Bach e i membri del CIO che hanno avuto la felice intuizione di cambiare l'approccio alle candidature anche attraverso le nuove norme emanate a PyeongChang. Milano-Cortina è una candidatura che ha origine dai Territori, dalle città di Milano e Cortina, qui rappresentate dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che nasce da due delle regioni più ricche e operose d'Italia, per non dire d'Europa, Lombardia e Veneto, qui rappresentate dal governatore del Veneto, Luca Zaia. Saranno proprio le regioni a garantire il sostegno finanziario per organizzare i Giochi. E' una candidatura che ha il pieno sostegno degli atleti e dei tecnici, qui rappresentati dalla plurimedagliata olimpica di Short Track, Arianna Fontana, portabandiera dell'Italia a PyeongChang 2018, che viene dalla Lombardia. E' una candidatura che include altri due medagliati olimpici: Diana Bianchedi, due volte campionessa olimpica e una dei leader del progetto, e Carlo Mornati, segretario generale del Coni, e dai membri italiani del Cio, qui rappresentati da Mario Pescante e Ivo Ferriani. Ovviamente il Comitato Nazionale Olimpico è totalmente impegnato con le sue forze e le sue energie a sostenere Milano-Cortina, così come è impegnato il Governo italiano che garantirà alla candidatura il supporto per i servizi di sua competenza. Noi crediamo che la chiave vincente del nostro progetto sia la parola INSIEME. Insieme perché uniamo il pubblico col privato, la tradizione con l'innovazione, l'efficienza di una grande metropoli col fascino incantevole della montagna. E' un grande gioco di squadra con un unico obiettivo: riportare i Giochi Olimpici in Italia. La nostra è una sfida avvincente. E' il sistema organizzativo dell'Italia che scende in campo. Sono le eccellenze del nostro Paese che sono pronte a investire e a schierarsi al nostro fianco per far sì che questo sogno possa diventare realtà. Perché tradizione e innovazione? Perché abbiamo unito la capitale economica dell'Italia, Milano, con la prima città che ha ospitato i Giochi in Italia, nel 1956, Cortina, che presto ospiterà il mondo della neve organizzando i Campionati Mondiali di Sci Alpino nel 2021. Tra l'altro si tratta di due città che conosco molto bene perché hanno caratterizzato in passato e rappresentano oggi più che mai una parte importante della mia vita". 

Malagò: "Il Cio ci darebbe 980 milioni di euro per le Olimpiadi del 2026: stiamo perdendo questa possibilità"

ROMA - "Il Cio ci darebbe 980 milioni di euro per le Olimpiadi del 2026: stiamo perdendo questa possibilità" ha dichiarato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, parlando della candidatura olimpica italiana per i Giochi Olimpici invernali del 2026 ai microfoni della trasmissione 'Circo Massimo' su Radio Capital.

"Il governo aveva proposto l’unico modo per far partire la candidatura, chiedendoci di valutare un progetto che unisse le tre città coinvolte (Cortina, Milano e Torino) e costasse meno. Abbiamo provato a far restare tutti uniti e compatti, anche io avevo chiesto di non litigare adesso ricordando a tutti che non stiamo ottenendo le Olimpiadi, ma ci stiamo candidando per concorrere in una gara per un evento che avverrà tra otto anni, non subito. Con la possibilità anche di dare un lavoro ai nostri ragazzi. Tutta questa situazione è difficile da comprendere. Con la Appendino abbiamo parlato nuovamente, i nostri rapporti sono più che buoni, auspicavo un ripensamento ma in questo momento la vedo complicata. Ieri l’ho invitata nuovamente a Roma per un confronto, ma lei resta sulle sue posizioni. Perché è successo tutto questo? Non è giusto che io risponda per il sindaco di Torino, chiedetelo a lei. I cinque stelle hanno problemi con i cinque cerchi? Non do giudizi politici, ma così sembra. Se finalmente partiamo, possiamo vincere. Oggi siamo a Bologna per una Giunta esecutiva, poi andremo a Rimini per le finali del Trofeo Coni. In Giunta parleremo di questa nuova ipotesi Lombardia-Veneto per il 2026: è tutto molto caldo, tutto avvenuto da poco. Se il Coni sostiene questa nuova ipotesi? È nei suoi fini, nella mission istituzionale del Comitato c’è la promozione di un simile evento. Se non lo facciamo noi, chi lo fa? Ieri abbiamo avuto una riunione tecnica a Losanna: sono andati i rappresentanti di Milano e Cortina, vediamo gli sviluppi della situazione e come procede la costruzione di questo nuovo dossier. Non so se questo metta a rischio la candidatura, ma sicuramente complica tutto. Eravamo a pochi millimetri dal traguardo, ora è più complesso. Certo negli Stati Uniti il presidente Trump non ha dato garanzie per l’Olimpiade di LA, perché lì per esempio il governo è sostituito dai singoli Stati con il coinvolgimento di alcuni enti locali. Anche nel Canada è la stessa cosa, ma da noi questo non è mai accaduto e onestamente è uno scoglio in più. C’è tempo fino a gennaio, quando il governo avrebbe dovuto dare le garanzie. Se il Coni può fare la sua parte? Non abbiamo né la forza né il poter di sostituirci al governo, quindi lo devono fare gli enti locali e i privati. Non posso impegnarmi in cose che non dipendono da me".

Olimpiadi invernali 2026, Sala: "Milano conferma la sua disponibilità solo per le gare"

MILANO - "Con rammarico constato che nella scelta della candidatura per i Giochi Olimpici e Paralimpici 2026 le ragioni della politica stanno prevalendo su quelle sportive e territoriali" ha dichiarato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in una lettera inviata al presidente del Coni, Giovanni Malagò, dopo l'indicazione di una candidatura unitaria di Cortina, Milano e Torino senza una città capofila in vista della decisione finale della giunta e del consiglio nazionale del Coni sui Giochi invernali del 2026.

"Per spirito di servizio al Paese, Milano conferma la sua disponibilità, ove richiesto, solo come venue di gare o eventi in quanto, stante le attuali condizioni, non ritiene praticabile una sua partecipazione alla governance del 2026. Qualora la nostra posizione non sia ritenuta accettabile accoglieremo di buon grado la decisione del Coni e, certamente, faremo il tifo per la candidatura italiana selezionata".

Olimpiadi 2026: il governo italiano sostiene la candidatura di Cortina, Milano e Torino

ROMA - "Il Consiglio dei ministri, preso atto della volontà espressa dai Comuni di Cortina, Milano e Torino di candidarsi a ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2026, ha espresso la volontà di garantire il sostegno del Governo alla candidatura italiana, la cui proposta è di competenza del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), subordinatamente all’esperimento di ogni possibile tentativo di trovare soluzioni condivise, con riguardo, in via prioritaria, al contenimento degli oneri complessivi e alla valorizzazione del rapporto costi/benefici dell’evento, nonché tenendo conto della sostenibilità del progetto a livello sociale e ambientale, dell’eredità dei Giochi verso la città, il Paese e le future generazioni" si legge nel comunicato del Consiglio dei Ministri uscito dopo la seduta del 6 luglio 2018.

Olimpiadi 2026. Malagò: "Sulle città da candidare, si stanno facendo valutazioni anche politiche"

"Sulla decisione della città da candidare ai giochi invernali del 2026 si stanno facendo valutazioni anche politiche: so che c'e' un Consiglio dei ministri venerdì cui seguirà il 10 luglio il Consiglio del Coni che dovrà entrare nel dettaglio della questione" ha dichiarato il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

"Sulla possibilità che tra Milano, Torino e Cortina, arrivi una decisione a breve, io ho dato la possibilità di uno slittamento a fine mese ma non ho mai detto che sarebbe necessariamente successo. Sarebbe una via d'uscita ma se non ci sono controindicazioni si deciderà il 10 luglio. Al momento il Coni non vuole esprimere nessuna preferenza sulle candidature: ho ricevuto tutti i dossier da poco, devo studiarli, capirli e valutarli perché non ho ancora fatto in tempo fisicamente. Risponderò dopo averli visti".

Coni. Malagò: "Sulle Olimpiadi invernali del 2026 una risposta entro luglio"

"La deadline per ricevere una risposta dal Governo sul sostegno alla candidatura italiana all'Olimpiade invernale del 2026 non può andare oltre la fine di luglio, perché  in caso positivo avremmo due mesi di tempo per preparare il dossier da presentare al Cio a ottobre nella sessione di Buenos Aires" ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò a Trieste al termine della Giunta esecutiva del Coni.

"Mi piacerebbe che prima del 10 luglio, giorno del Consiglio nazionale del Coni, il Governo indicasse anche la sede italiana da candidare e non lasciasse a noi l'obbligo di una scelta difficile. Ho prospettato lo stato dell'arte attuale dell'onorevole Giorgetti, ma adesso il Coni resterà fermo in attesa della risposta del Governo".

Olimpiadi Invernali 2026: il Coni candida Milano e Torino

ROMA - "Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha informato il Comitato Olimpico Internazionale di voler proseguire nella Fase di Dialogo per i Giochi Olimpici Invernali 2026, già avviata nei mesi scorsi, in seguito all’invito da parte del CIO, ricevuto il 29 settembre 2017. Dovendo ottemperare ad una scadenza formale indicata dallo stesso CIO e dopo numerosi incontri e contatti con i vertici del Comitato Olimpico Internazionale, il CONI ha manifestato questo intendimento attraverso una lettera con la quale viene indicata la candidatura della Città di Milano/Torino" si legge in una nota del Coni.

"Nella stessa lettera è esplicitamente indicato che il CONI resta in attesa della formazione del nuovo Governo al quale, nei tempi e nei modi che verranno concordati, sottoporrà uno studio di fattibilità già realizzato ad inizio del 2018, per una valutazione complessiva dell’intero progetto che possa portare benefici a tutta l’Italia anche alla luce del contenimento dei costi previsti dall’Agenda 2020. Il CONI ricorda che la Fase di Dialogo prevede una collaborazione tra il CONI, la Città e il CIO per verificare la miglior soluzione che si adatti alle esigenze del Paese, considerando quindi la possibilità, nell’ambito di un progetto unitario, di allargare anche ad altri territori eventuali soluzioni per le differenti competizioni olimpiche. Successivamente alla Fase di Dialogo sarà esclusivamente il CIO, nel rispetto delle sue competenze tecniche e della Carta Olimpica, a decidere quale Città invitare ad essere ufficialmente candidata per i Giochi Olimpici Invernali 2026. Per ogni altro commento il CONI rinvia alle comunicazioni del CIO previste per la giornata di martedì 3 aprile".

Olimpiadi Pyeongchang 2018: Arianna Fontana medaglia di bronzo nei 1000 metri femminili di short track

PYEONGCHANG - Ancora un successo per la squadra azzurra alle  Olimpiadi invernali di Pyeongchang: Arianna Fontana ha vinto la medaglia di bronzo nei 1000 metri femminili di short track. Oro alla olandese Suzanne Schulting, argento alla canadese Kim Boutin.

Si tratta dell'ottava medaglia olimpica per l'atleta delle Fiamme Gialle e la decima per l'Italia a questa edizione dei Giochi: 3 ori, 2 argenti, 5 bronzi. "E' un bronzo che vale tantissimo, soprattutto sui 1000 metri dove ho sempre fatto fatica. La finale era già un traguardo, quindi il bronzo è incredibile" ha dichiarato Arianna Fontana.

"Sapevo che tra le due coreane non ci fosse buon feeling, sapevo dall'inizio che non avrebbero fatto gioco di squadra, ma non mi aspettavo l'olandese cosi' forte. Ho dovuto aspettare fino alla fine, non si muovevano, ho dovuto prendere la gara in mano, ho provato a fare qualcosa. Ritiro? Quattro anni sono tanti, sinceramente non ho ancora pensato, non ho potuto dare spazio a questo pensiero, vedremo, deciderò a tempo debito. E' qualcosa di incredibile, dopo Sochi e dopo 3 medaglie lì non pensavo di poter rifare tutto ed anzi migliorarmi, era dura ma ce l'ho fatta, per questo sono contenta e soddisfatta, ho vissuto due settimane incredibili con alti e bassi. Raggiungere quattro finali in un'Olimpiade non è da tutti, volevo fare tutte le finali e ce l'ho fatta, ho anche conquistato tre medaglie, è stato perfetto. La mia grinta e la mia tenacia mi hanno spinto a non mollare mai, anche alcuni qui me lo hanno testimoniato. E questo mi fa piacere, soprattutto per il mio ruolo di portabandiera. Olimpiade al femminile? E' stata un'Olimpiade delle donne, ma anche di tanti ragazzi, alcuni dei quali hanno avuto sfortuna, soprattutto nello sci".

Olimpiadi Pyeongchang: Michela Moioli vince la medaglia d'oro nello snowboard

PYEONGCHANG  - "Sono senza parole. E' il più bel giorno della mia vita. Se questo è un sogno, non svegliatemi" ha dichiarato l'atleta azzurra Michela Moioli dopo aver vinto la medaglia d'oro nella gara di snowboard cross alle Olimpiadi di Pyeongchang.

"Quando ho tagliato la linea del traguardo ho iniziato a piangere. Sono felicissima e voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato in questo lungo viaggio dalle ultime Olimpiadi".