Nainggolan: "Non andare al Mondiale è qualcosa che sto ancora elaborando"

ROMA - "Non andare al Mondiale è qualcosa che sto ancora elaborando, non è facile anche perché mi rivedo negli spot pubblicitari" ha dichiarato il centrocampista della Roma e del Belgio, Radja Nainggolan, durante un'intervista rilasciata al programma Vier della tv belga 'Gert Late Night' "e fa male, però cerco di prenderla positivamente, mi sforzo di pensare che avrò tre settimane di vacanze in più. Quando il ct Martinez è venuto a Roma per incontrarmi ho capito che cercava una scusa per non convocarmi, mi diceva che sono un giocatore fantastico, ma che non mi avrebbe potuto dare il ruolo che ho nella mia squadra di club, sosteneva di non avere ancora deciso, ma per me era chiaro che non mi avrebbe convocato. Gioco in Italia da anni, il campionato più tattico d'Europa e anche in Nazionale ho fatto il mio, eppure dopo l'amichevole con la Spagna sono stato escluso. Capisco che bisogna essere un esempio per i giovani, ma faccio il calciatore, non l'educatore o l'insegnante, secondo me bisognerebbe valutare le prestazioni, il verdetto del campo, non quello che succede all'esterno. Martinez o no, ho preso la mia decisione, non giocherò più per il Belgio, non intendo ricominciare. Ci sono tanti giocatori, io ho già 30 anni e sono un uomo di parola. Il calcio mi ha stancato per tutto quello che gira intorno, continuo ad amare questo sport e mi diverto sempre quando sono in campo, ma vedo anche un mondo pieno di menzogne, è diventato tutto e solo un business".

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