Calcio. Allegri: "La prima partita dopo la sosta è la più pericolosa"

"E' un momento importante, se pensiamo e crediamo che vinciamo tutte le partite prima di giocarle, sbagliamo. Dobbiamo ora essere ancora più bravi a rientrare dentro il campionato con la giusta attenzione. La prima partita dopo la sosta è la più pericolosa" ha dichiarato l'allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, alla vigilia della gara contro un Genoa che "ha cambiato allenatore, il modo di giocare e ha grande aggressività. Piatek? E' una grande sorpresa e un catalizzatore di palloni dentro l'area. Il campionato non è noioso, fra noi e il Napoli c'è lo scontro diretto che fa la differenza altrimenti ci sarebbero solo 3 punti. Ci sono tantissimi punti in palio, noi dobbiamo continuare a cercare di vincere e non è semplice. Per farlo bisogna mettere da parte tutte le cose positive che vengono dette perchè il calcio è una cosa molto pratica: ogni volta che si va in campo si riparte dallo 0-0 e in ogni partita bisogna mettere corsa e testa, oltre la tecnica che già abbiamo. Cristiano Ronaldo è molto sereno, sta lavorando bene, poi il resto sono cose personali su cui io non devo rispondere. Si è inserito molto bene, con grande umiltà, si è messo a disposizione della squadra e ha portato grande attenzione e ancora più senso di responsabilità, che questa squadra ha sempre avuto. E poi fa gol, che è quello che sa fare meglio di tutti, e anche molti assist. Sono contento di come ha giocato la Nazionale Italiana perché si continua a dire che non ci sono giocatori, che la Nazionale va male e tutto è un disastro. Alla fine ci crediamo anche noi. Se uno ti dice tutti i giorni che sei cretino, anche se tu non ti senti cretino a un certo punto pensi 'ma non sarò un cretino veramente?'. La Nazionale ha fatto bene con l'Ucraina e con la Polonia, giocando un calcio bello, piacevole, e poi vincendo la partita. Con ragazzi giovani che hanno iniziato un nuovo corso. Vediamo le cose in positivo. Bisogna investire sul futuro, non solo del calcio ma anche della società italiana, sui bambini. Qui non si tratta di mandare dei missili sulla Luna ma dare organizzazione, con semplicità, al gioco del calcio".

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