Calcio. Addio all'allenatore Mimmo Renna: riportò il Lecce in B dopo quasi trent'anni

LECCE. Scompare ad 81 anni Mimmo Renna, l'allenatore che riportò il Lecce Calcio in B dopo quasi trent’anni, a causa di un’emorragia cerebrale.

Tanti i successi conseguiti sia come calciatore che da allenatore. Leccese, classe 37, ha mosso i primi passi nella Juventina Lecce. Dopo aver giocato nel Livorno ha vestito le maglie di Lecce, Bologna, Lazio, Varese, per terminare la carriera con il Brindisi, vincendo il campionato di C1. Con la compagine felsinea ha vinto lo scudetto e la Mitropa Cup.

Appese le scarpe al chiodo ha frequentato il corso da allenatore di Coverciano per poi intraprendere la carriera di tecnico, suoi compagni nel corso delle lezioni nel centro sportivo della cittadina toscana sono stati Trapattoni, Simoni, Bagnoli Suarez.

Si è seduto sulle panchine di Nardò, Brindisi e Lecce. Con i salentini ha conquistato nel campionato 75-76 la promozione in B dopo 27 anni che mancava, stabilito il record di vittorie interne consecutive in casa, la Coppa Italia di categorie e la Coppa Italo-Inglese. L’anno successivo ha condotto i salentini al settimo posto finale. Passato all’Ascoli del vulcanico presidente Costantino Rozzi, ha portato i marchigiani in Serie A con due mesi di anticipo, stabilendo il record di punti, tutt’ora imbattuto. L’anno successivo, nel massimo campionato, i bianconeri terminarono il campionato al decimo posto, togliendosi la soddisfazione di battere la Juventus dell’amico Giovanni Trapattoni.
Ha allenato anche Bari, Palermo, il Catania del presidente Massimino, Taranto – con cui ottenne un’altra promozione in B – Casertana, Livorno, Giarre, Casarano, Nardò e Toma Maglie. Ha ricevuto il premio Fair Play dal Panathlon di Lecce e il Premio Rozzi ad Ascoli.

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