Malagò: "Contrario alla ripresa del campionato di calcio? Solo fantasie"

(Ansa)
"C’è un’attesa spasmodica da parte dei tifosi perché c’è stato un periodo di astinenza da record nella storia del Paese. Penso si sia fatto il meglio, tenendo presente la complessità della situazione: è tutto ancora in fase di evoluzione e dal lato delle normative mi sembra ci sia un bel lavoro di squadra" ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò salutando così il ritorno della Serie A di calcio. 

"Io contrario? È una ricostruzione completamente fantasiosa fatta da qualche giornalista. Ho sempre detto che il calcio aveva non solo il diritto, ma anche il dovere di ripartire, e che al contempo non doveva avere dei canali diversi rispetto agli altri sport. Mi sembra che i fatti mi abbiano dato ragione. Alla fine il calcio ha accettato le regole di tutti. Il mio pensiero è sempre stato lo stesso del Governo. La riapertura degli stadi in estate? Non lo so e non lo sa nessuno se sarà possibile. Sono valutazioni che devono essere fatte anche in base alla curva epidemiologica. Peraltro non si può fare un discorso uguale per tutti gli sport. Bisogna valutare la capienza dello spazio e la distanza tra le persone per capire quanta gente poter far entrare. E ancora la difficoltà di gestione di un evento perché da una parte ci sono oneri come la sanificazione e i controlli, mentre dall’altra non c’è il beneficio di poter riempire gli stadi e avere ricavi pieni. Un Coni depotenziato? È vero se consideriamo le cose che tratta il Comitato olimpico nazionale. Ma sotto il profilo della chiarezza, della determinazione e dell’indipendenza, elementi che nessun Paese al mondo può negare, da un anno e mezzo il Coni è sospeso in una situazione che deve essere chiarita dalla legge delega" ha dichiarato ancora Giovanni Malagò durante l'intervista a RTL 102.5.

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