Covid-19 e ripresa della Serie A: l’intervento di Marco Durante


Marco Durante ha fondato LaPresse S.p.A. nel 1994: in meno di 30 anni, l’agenzia di stampa è diventata uno dei provider italiani di contenuti multimediali più riconosciuti a livello internazionale.

Sabato scorso la Serie A è tornata in campo: interrotto dall’emergenza sanitaria, il campionato di calcio è ripartito con il recupero della 25ª giornata. Massimo 300 persone, trasferte con doppi pullman, divieto di avvicinarsi all’arbitro durante il match sono solo alcune delle nuove regole da seguire per via del Covid-19: "È giusto – ha dichiarato Marco Durante – dare delle limitazioni: ricordiamoci che la pandemia non è finita e le partite sono comunque un rischio".

Oltre ai giocatori e allo staff delle squadre, l’ingresso allo stadio è concesso esclusivamente al personale (sicurezza, raccattapalle) e a categorie come operatori video, giornalisti, commentatori e fotografi. Inizialmente la Lega Serie A aveva messo un limite anche a quest’ultimi, autorizzando solo i fotografi delle squadre e quelli appartenenti all’agenzia fotografica statunitense "Getty Images".

Una decisione che ha scaturito diverse polemiche: "Un’assurdità: agenzie primarie come Ansa e LaPresse, che distribuiscono in Italia e nel mondo, non rientravano nei piani". Secondo Marco Durante, si è trattata di un’evidente violazione delle regole della concorrenza e soprattutto di un danno al diritto di cronaca: per questo la società ha richiesto un chiarimento all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha aperto un fascicolo sebbene la Lega sia ritornata poi sui suoi passi aumentando il numero di fotografi.

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