La Sampdoria retrocede in Serie C per la prima volta nella sua gloriosa storia. Lo 0-0 maturato nel recupero della 34ª giornata di Serie B contro la Juve Stabia al “Menti” condanna i blucerchiati al terzultimo posto in classifica con 41 punti, decretando una stagione amarissima per i liguri.
La partita, inizialmente prevista per il 21 aprile, era stata rinviata per la morte di Papa Francesco. Ma il tempo supplementare non è servito a cambiare il destino della squadra, che chiude mestamente una stagione segnata da errori, instabilità tecnica e risultati deludenti.
Nemmeno la mossa del presidente Matteo Manfredi, che aveva deciso di esonerare Leonardo Semplici e affidare la panchina ad Alberico Evani, con Attilio Lombardo come vice e Roberto Mancini in qualità di consulente tecnico per le ultime giornate, è riuscita a invertire la rotta. La svolta attesa non è mai arrivata.
Il club doriano, che nel 1990-91 festeggiava il suo storico scudetto con Vialli, Mancini e Boskov, tocca ora il punto più basso della sua storia calcistica. La discesa in terza serie rappresenta uno shock per una piazza che solo pochi anni fa calcava i campi della Serie A.
L'obiettivo ora è uno solo: ripartire subito, ricostruendo una squadra solida e ambiziosa per tentare l’immediato ritorno in Serie B. Ma il cammino si preannuncia lungo e complesso, in una Serie C sempre più competitiva.
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