Sinner, che rimonta! Roma esplode: dopo 47 anni un italiano torna in finale agli Internazionali d’Italia

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ROMA – Uno shock iniziale, un incubo lungo 28 minuti, poi il risveglio da campione. Jannik Sinner scrive un altro pezzo di storia del tennis italiano, riportando un azzurro in finale agli Internazionali d’Italia dopo 47 anni. Il Centrale lo sogna da una vita, ma l’inizio è da incubo: Tommy Paul parte a razzo, si prende subito il break e vola 2-0. Lo statunitense, già semifinalista a Roma nel 2024 ma con uno storico modesto sulla terra (appena il 50% di vittorie in carriera), gioca con la leggerezza di chi non ha nulla da perdere: è aggressivo, risponde benissimo e comanda gli scambi. Un dritto in risposta, in scivolata sulla riga, gli vale il secondo break: 4-0. Sinner è irriconoscibile, falloso, impaziente, quasi spaesato. Il primo set vola via 6-1 in favore dell’americano, in soli 28 minuti.
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I numeri sono impietosi: 13 errori non forzati contro solo 2 vincenti per Sinner, 68% di prime in campo ma appena il 45% di punti vinti con la prima. Una prestazione che ricorda il secondo set ceduto a Medvedev agli US Open 2023, anche quello finito 6-1. Ma stavolta il pubblico romano è con lui e non smette di incitarlo.

Poi, la svolta. Una nuova partita.

Nel secondo set, Sinner cambia marcia. Un rovescio lungolinea, il colpo che ha segnato tante sue vittorie, gli vale il break per il 2-0. Da lì in poi, è un monologo. Due ace cancellano le palle del controbreak, e da quel 3-0 inizia una cavalcata inarrestabile. Paul crolla, commette doppi falli, perde fiducia. Jannik piazza anche una smorzata perfetta e chiude con un netto 6-0: 10 vincenti, solo 4 errori, 82% di prime e 79% di punti vinti con la prima. La bolgia del Foro Italico adesso lo spinge con forza.

Il terzo set conferma il ribaltamento. Sinner tiene a zero il primo turno di servizio, brekka per il 2-0 e sembra in controllo totale. Sul 3-1 un piccolo passaggio a vuoto riporta Paul in partita, ma è solo un attimo. Jannik si riprende subito il break, dimostrando solidità e tenuta mentale con uno scambio da 18 colpi chiuso con un rovescio lungolinea in corsa. Il 5-2 è solo il preludio alla festa: chiusura 6-3 e vittoria numero 26 consecutiva, una striscia impressionante iniziata a ottobre a Pechino.

Il sogno è realtà: Sinner è in finale a Roma.
L’ultimo italiano a riuscirci era stato Adriano Panatta nel 1978. Da quel giorno, generazioni di appassionati hanno aspettato il momento in cui un italiano potesse giocarsi il titolo al Foro Italico. Ora, quel momento è arrivato. E il protagonista ha il volto freddo e determinato di Jannik Sinner, numero 1 del mondo e simbolo di un’Italia che vuole dominare anche sulla terra rossa.

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