Calcio: a Parma è buio pesto, la Roma perde ancora. Zeman in bilico

Andrea Stano. Nel secondo turno infrasettimanale di questo campionato Parma e Roma finisce 2 a 3. Al Tardini si rivede Marchionni titolare tra le file dei gialloblu che sognano la terza vittoria consecutiva mentre Zeman rilancia Bradley in cabina di regia. L’americano rileva lo squalificato Tachtsidis. Sotto una pioggia incessante il campo si appesantisce e ne risente certamente lo spettacolo oltre la normale giocabilità. Davvero impraticabile una partita di pallone in queste condizioni. La Roma passa in vantaggio all’8’ e lo fa col solito Lamela. Zaccardo spazza malamente e la palla finisce trai piedi dell’argentino. Solito sinistro piazzato a giro e sesta rete per il giovane trequartista. Il Parma soffre una solita Roma arrembante di inizio partita ma non si deprime e col coltello trai denti cerca di addrizzare la partita. Emiliani anche sfortunati (non lo saranno certo in seguito) per l’infortunio di Amauri che veniva da tre reti nelle ultime tre gare. Lo sostituisce l’algerino Belfodil che sarà grande protagonista della partita assieme ad un implacabile Biabiany. Dopo un’insistita azione in aria giallorosa con ripetuti batti e ribatti sventata dal provvidenziale Marquinhos che scaraventa fuori il pallone, Il Parma raggiunge il pareggio. Su innocuo lancio di Mirante, Dodò, in campo per la seconda volta di fila, liscia clamorosamente il pallone a beneficio di Belfodil che penetra in area inseguito in vano dai centrali romanisti. Tiro e 1 a 1 al 34esimo. Passano tre minuti e il Parma passa persino in vantaggio approfittando della solita difesa da “Comiche” della squadra di Zeman. Lo stesso Belfodil crossa in mezzo, Parolo calcia malissimo in scivolata ma la palla non esce perché bloccata da una pozzanghera che paradossalmente concede all’ex Cesena una seconda opportunità. Tiro con Stekelenburg completamente e logicamente spiazzato e il Parma perfeziona il sorpasso. Il primo tempo finisce senza troppi sussulti eccetto il tiro a botta sicura di Osvaldo e su respinta l’occasione di Bradley ma a Parma hanno alzato le barricate. Nella ripresa la Roma sembra non essere più in campo e subisce anche la terza rete. Zaccardo inizia e conclude l’azione riscattando l’errore del primo tempo. Il numero 5 del Parma serve due volte, causa un campo disastroso, Biabiany che supera acquitrini e difesa della Roma in affanno. Dal fondo serve Belfodil che dopo un gran dribbling trova uno splendido Goigoechea subentrato a Stekelenburg, la palla giunge a Zaccardo che calcia in rete. La difesa della Roma fa acqua e non è una battuta viste le pessime condizioni del campo. Al 26esimo la partita si riaccende improvvisamente con un calcio di rigore a favore della Roma. Dal dischetto naturalmente Totti che sbaglia in virtù di un grande Mirante ma dalla sua respinta il capitano ribatte in rete. 2 a 3. Per Francesco Totti è il gol numero 218 in serie A al pari di Meazza e il Pupone si laurea terzo marcatore di sempre nella storia del nostro campionato. Tanto di cappello. Il prossimo obiettivo si chiama Gunnar Nordhal con i suoi 225 gol. La Roma non riesce nel miracolo ma si limita ad inconcludenti lanci lunghi anche dopo l’espulsione di Belfodil per doppia ammonizione, gioia e dolori per l’attaccante africano. E’ la seconda partita consecutiva che la Roma perde per tre reti a due, oltre ad essere la settima sulle nove disputate a terminare con almeno 4 gol. La squadra di Zeman ora è settima a 14 punti, raggiunta dal Cagliari rinvigorito grazie alla cura Lopez. I risultati e la difesa ballerina apriranno un mare di polemiche per questa Roma, forse incontro ad una piccola crisi. Panchina infuocata e traballante per il tecnico boemo.

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