CRONISTORIA F1 / primo decennio 1950-1960, le monoposto a motore anteriore

Alberto Ascari su Ferrari 500
Piero Ladisa. Il 17 Marzo, in Australia, scatterà il Mondiale di F1. E’, nella storia della categoria, la 64ª stagione che assegnerà il Mondiale Piloti e la 56 ª per il Mondiale Costruttori. Ogni decennio della F1 è stato caratterizzato da una propria “fisionomia”. La prima decade, 1950-1960, è stata caratterizzata dalle auto con motore anteriore. Nei primi quattro Campionati vi è stata l’egemonia di piloti e di auto italiane. Nino Farina vinse il campionato del 1950 a bordo dell’Alfa Romeo 158. Alberto Ascari vinse i campionati 1952-53 guidando la Ferrari 500. Questi piloti furono i primi, e anche gli ultimi, italiani a portare a casa il titolo. Nel 1951 fu la volta di Juan Manuel Fangio che vinse il primo, dei suoi cinque titoli, alla guida dell’Alfa Romeo 159. Il pilota argentino conquistò i successivi quattro titoli alla guida di Mercedes (due titoli) e un titolo rispettivamente con Maserati e Ferrari. Un altro protagonista degli anni ’50 fu Stirling Moss. Il britannico trionfò in parecchie gare, ma non riuscì mai a vincere un titolo piloti. Fu definito dai suoi compatrioti “ The king without crown” ovvero “Re senza corona”. Nel 1958 Moss fu battuto dal connazionale Mike Hawthorn, su Ferrari, che fu il primo britannico a laurearsi Campione del Mondo. In compenso la scuderia di Moss, la Vanwall, conquistò il primo titolo riservato ai costruttori. Il primo decennio della F1 fu caratterizzato dalle auto a motore anteriore. Al termine di questo periodo, nel 1958, ci fu la prima auto con motore posteriore: la Cooper-Climax. Quest’ultima dominerà nelle due successive rassegne iridate. Per via dell’elevato numeri d’incidenti mortali,al termnine di questo decennio, si decise di ridurre la potenza delle auto in pista. La cilindrata delle monoposto passò a 1500 cm³.

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