di Andrea Stano - Il Bayern di Monaco vince per la quinta volta la Champion's League. Incatenato per gran parte del primo tempo, il team biancorosso supera le ansie e le paure iniziali e con il gol di Robben sul finale conquista il torneo battendo 2 a 1 il Borussia in questa memorabile finale tutta tedesca. Le altri due reti, di Mandzukic e Gundogan, quest'ultimo su calcio di rigore.
Il primo tempo, malgrado si concluda sullo 0 a 0, è divertentissimo. Le occasioni, infatti, sono davvero numerose. La prima conclusione è del Borussia, precisamente al 10’. Ci prova Kuba Blaszczykowki dal limite laterale dell’aria ma la sua fucilata volta alto sopra la traversa.
Dortmund ancora pericoloso pochi minuti più avanti. Neur si conferma uno dei migliori portieri europei sventando ben due occasioni dei gialloneri, prima sullo spettacolare tiro a giro di Lewandoski da fuori aria, poi sulla botta ravvicinata, ancora una volta, di Blaszczkowski.
Verso la metà del primo tempo altre due palle gol per il Dortmund, con Reus e Bender. La squadra di Klopp si muove a meraviglia, copre bene gli spazi soffocando un irriconoscibile Bayern che si affida solo ai lanci lunghi.
Al 26esimo finalmente i biancorossi si accendono mostrando le loro straordinarie potenzialità. Mandzukic, preferito ancora una volta a Mario Gomez, sul traversone dalla sinistra incorna magnificamente ma Weidenfeller devia sulla traversa.
Al trentesimo clamorosa occasione trai piedi di Robben che tutto solo davanti al portiere tenta l'esterno sinistro ma Weidenfeller non si fa sorprendere. Passano solo cinque minuti e Lewandoski sfoggia uno dei suoi marchi di fabbrica. La punta polacca si libera del marcatore con una pregevole finta di corpo, scivola in aria di rigore ma Neur è bravissimo a chiudergli lo specchio della porta.
Le emozioni di questo vibrante primo tempo non sono ancora finite perchè al 43esimo su lancio da metà campo, Hummels si addormenta, ne approfitta Robben che ancora una volta fallisce una ghiotta possibiità per il vantaggio bavarese. Il suo pallonetto, infatti, si infrange sulla faccia di Weidenfeller in uscita. I due portieri sono sicuramente i migliori in campo di questi primi fantastici 45 minuti di gara.
La partita si sblocca al 60'. Invenzione di Ribery che pesca Robben filtrato in aria, controllo non perfetto dell'olandese che però fa in tempo a servire Mandzukic che a porta vuota non può sbagliare. 1 a 0 e 21esimo gol stagionale per il bomber croato.
La gioia per i tifosi del Bayern tuttavia non è duratura. Al 67esimo c'è il calcio di rigore per gli avversari. Di nuovo Alaba scomposto su Reus (nel primo tempo era stato ammonito), Rizzola indica il dischetto ma non espelle il difensore brasiliano. Gundogan dagli 11 metri spiazza Neur e il punteggio ritorna in parità.
Ha dell'incredibile quello che accade cinque minuti più tardi. Incomprensione tra Weidenfeller ed Hummels, Muller allora calcia a porta vuota, è pronto anche Robben per il tap in vincente ma Subotic in scivolata salva sulla linea con un intervento prodigioso.
Il Bayern ha nettamente preso in mano la partita, lo dimostrano le due insidiosissime sassate di Alaba e Schweinsteiger, entrambe disinnescate dal solito Weidenfeller.
Il Borussia non c'è più, è stanco, del resto ha faticato moltissimo nel corso del primo tempo. Così la compagine di Heynckes trova il vantaggio definitivo con Robben che scaccia i fantasmi del passato e diventa finalmente protagonista scrollandosi di dosso la nomea di giocatore bello ma perdente. Ribery, oggi straordinario, col tacco imbecca proprio l'ala olandese che sguscia tra la difesa renana e insacca col sinistro. E' il minuto 89, ormai la partita è vinta e dopo i tre minuti di recupero concessi dall'arbitro emiliano arriva il triplice fischio finale che consegna la quinta Coppa dei Campioni al Bayern di Monaco. Dopo una cavalcata micidiale in Champions (si ricorda l'annullamento dei marziani del Barcellona) la squadra bavarese trionfa meritatamente. Il Borussia Dortmund, ottimo nei primi 30 minuti della gara, perde ma lo fa a testa alta sebbene questo sia stato il quinto confronto annuale contro i rivali tedeschi in cui le "vespe" non sono riuscite a vincere.
Dopo aver perso con l'Inter a Madrid e col Chelsea proprio in casa, nella sua terza finale in quattro anni, il Bayern diventa campione d'Europa e il capitano Lahm alza la coppa dalle grandi orecchie sotto il cielo di Wembley. E' forse cominciato un ciclo devastante.
0 comments:
Posta un commento