Mancini: "Come sta la Nazionale? Ci vuole un po’ di tempo ma siamo sulla buona strada"

"Come sta la Nazionale? Ci vuole un po’ di tempo ma siamo sulla buona strada. C’è una generazione di ragazzi giovani che hanno bisogno di giocare e di fare esperienza" ha dichiarato il ct della Nazionale Roberto Mancini, ospite a 'Tiki Taka', su Canale 5.

"Qual è il ruolo dove Zaniolo rende meglio? Di Francesco lo conosce bene, lo vede tutti i giorni e sa dove può giocare. È bravo e in questo momento gli sta andando tutto bene. Io credo sia una mezzala. L’avevo seguito agli europei under 19, non sapevo neanche fosse dell’Inter perché durante quell’Europeo stava andando alla Roma. Cristiano Ronaldo in Champions non sta facendo quello che ha fatto in passato anche perché negli scorsi anni aveva fatto benissimo. In campionato sta segnando, è il primo anno e in Italia è più difficile rispetto alla Spagna dove giocava nella migliore squadra in assoluto. Ma sta facendo una stagione positiva. Simeone che allenatore è? Lui è sempre stato un giocatore di grande carattere. Ha dato un’impronta a questa squadra che è difficilissima da affrontare. Poi in casa diventano fastidiosi in certe situazioni. È una squadra di carattere come lo era Simeone quando giocava. Il gesto al secondo gol dell’Atletico contro la Juve? Sono cose che accadono e che accadranno ancora. Ha fatto un brutto gesto e anche lui lo sa. Se lo squalificheranno, si prenderà la squalifica. Balotelli ha iniziato bene a Marsiglia facendo 3 gol in 4 partite. L’obiettivo è formare una squadra pronta per fare bene agli europei. Certo, l’Italia deve sempre partecipare per puntare alla vittoria. Il Milan è una squadra con degli ottimi giocatori, soprattutto gli ultimi due acquisti di gennaio. Sta costruendo una buona squadra e ci vuole tempo. Non so se volesse fare l’allenatore quando era un giocatore ma conosce molto bene il calcio. Donnarumma ha ritrovato serenità dopo la scorsa stagione tormentata? È un ragazzo giovane che sta ancora maturando nonostante le molte presenze in Serie A. In Nazionale è sempre andato bene ma a livello di portieri non abbiamo difficoltà. Oltre a lui ci sono Sirigu, Perin, Sirigu e Meret. La decisione di dare la fascia a Icardi ai tempi dell’Inter? Io non ho mai avuto problemi con lui, per me era un giocatore fondamentale e che poteva essere importante per la storia dell’Inter. C’era da scegliere il capitano e scelsi lui".

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