(Foto LAPRESSE)
Tracollo Juventus, che cade per 2-1 contro la Fiorentina di Paulo Sousa, e scatena la rabbia di parte della tifoseria, che sui social attaccano pesantemente l'allenatore Massimiliano Allegri, reo, a loro dire, di aver presentato in campo una squadra psicologicamente non pronta ad affrontare una sfida così sentita come quella contro i viola. Sembra essere sempre Firenze il crocevia del risveglio bianconero, se sarà così anche questa volta non lo si può sapere, ma una cosa è certa, una Juventus così brutta la si era vista forse soltanto contro il Genoa di Juric, e adesso toccherà ad Allegri ritrovare il bandolo della matassa, recuperando prima di tutto mentalmente una squadra prima in campionato e che non può rischiare ulteriori passi falsi, per non pregiudicare il cammino verso lo scudetto. Autori dei gol Kalinic al 37' su assist dello scatenato Bernardeschi, e Badelj al 54' per i gigliati, e di Higuain al 58' per la Vecchia Signora. Questo passo falso porta la Roma a + 1 dalla Madama che deve però recuperare la gara contro il Crotone, rinviata per l'impegno di Supercoppa Italiana.
Come già detto una non Juve, nel senso di una squadra scesa in campo solo fisicamente, senza il giusto approccio mentale, cosa grave già di per sé, ma con l'aggravante di giocare contro una storica avversaria, non solo dentro, ma anche fuori dal campo, con le tifoserie rivali da sempre. Male tutti, a partire dalla difesa, dove ci sono state delle preoccupanti distrazioni, da parte di uomini come Barzagli, Chiellini e Bonucci, con quest'ultimo giustificato parzialmente dalle non perfette condizioni fisiche, gente che solitamente non sbaglia nulla o quasi. Il centrocampo poi, troppo lento e molle, con tutti o quasi i duelli, vinti dai centrocampisti avversari. In particolare malissimo Marchisio, annullato totalmente da Federico Bernardeschi, che ha giocato quasi ad uomo sul principino bianconero, togliendogli spazio e lucidità. In attacco, infine, a un Higuain solito cecchino, a cui basta una sola palla buona per realizzare, fa da contraltare un Dybala spento e senza idee, quasi irritante quando nel finale calcia alle stelle il possibile pallone del 2-2.
La prossima sfida verrà disputata dalla Juventus, domenica alle ore 12:30, nel lunch match casalingo contro la lanciatissima Lazio di Simone Inzaghi, vero e proprio banco di prova per la squadra di Allegri, che dovrà dimostrare come la sconfitta contro la Fiorentina sia stata solamente un fisiologico incidente di percorso.