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Decide Miretti al Franchi: la Juve batte la Fiorentina e vola a -2 dall'Inter

Juventus fb

FIRENZE - La Juventus ha ottenuto una vittoria decisiva in casa della Fiorentina grazie a una brillante esibizione di Miretti, che ha segnato un gol dopo soli dieci minuti di gioco. Se si guardasse solamente il conteggio dei cross e il predominio territoriale, la Fiorentina avrebbe potuto avere la meglio nei punti. Tuttavia, i bianconeri hanno preso il vantaggio iniziale e poi difeso con fermezza, dimostrando un muro difensivo imperforabile anche al Franchi.

Il fatto che la Juventus non subisca gol da sei partite è una testimonianza della solidità della loro difesa. In particolare, delle sei reti subite, quattro sono arrivate tutte il 23 settembre in una partita contro il Sassuolo (Sassuolo-Juve 4-2). Da quel momento, il portiere Szczesny ha chiuso i cancelli e la squadra ha cominciato una corsa positiva.

Con i tre punti guadagnati a Firenze, la Juventus rimane in seconda posizione in classifica, a soli due punti dall'Inter. Dopo la pausa internazionale prevista per il 26 novembre, si avvicina il tanto atteso derby d'Italia, che potrebbe decidere le sorti del campionato.

D'altro canto, la Fiorentina può trovare consolazione nel loro gioco e spirito, ma hanno subito tre sconfitte consecutive in campionato, perdendo contro Empoli, Lazio e ora la Juventus. La squadra viola dovrà cercare di invertire il trend negativo e ritrovare la strada per le vittorie nelle prossime partite.

Poker alla Fiorentina, l'Inter vola in testa alla classifica

Inter fb

LUIGI LAGUARAGNELLA
- Con il poker alla Fiorentina, l'Inter conferma uno stati di forma psicofisica impressionante. I nerazzurri comandano la classifica insieme ai cugini rossoneri. La prova casalinga degli uomini di Inzaghi contro la Viola è ancora una volta positiva. Thuram realizza la rete del vantaggio interista, ma conferma di essersi inserito egregiamente nello schema tattico dei vice campioni d'Europa. Il francese è efficace negli scambi con i compagni ed è sempre presente nella manovra offensiva. Si rende pericoloso sotto porta. Capitalizza di testa un cross di Dimarco. 

La Fiorentina riesce ad affacciarsi dalle parti di Sommer, ma non sono grandi pericoli. Bonaventura tiene a galla le speranze degli ospiti che provano solo a tenere botta a centrocampo con Mandragora. L'Inter produce altre occasioni con Lautaro, Calahnoglu, ma solo nella ripresa dilaga. Tra i viola entrano Nzola e Sottil, ma il capitano interista firma il raddoppio dopo l'asse Thuram-Bastoni che già nel primo tempo aveva prodotto occasioni da rete. 

La terza rete arriva dal dischetto con il turco interista che batte Christensen. In previsione del derby Inzaghi toglie Barella. Prima del fischio è ancora Lautaro a marcare il tabellino ribattendo in rete la conclusione di Cuadrado. I nerazzurri, con le ottime impressioni dei nuovi innesti sembra decisamente una spanna sopra le altre. Il derby sarà già la prima prova.

Serie A, il Lecce pareggia 2-2 con la Fiorentina al Franchi


FRANCESCO LOIACONO - Nella seconda giornata di andata di Serie A il Lecce pareggia 2-2 con la Fiorentina al "Franchi".

Nel primo tempo al 3' i toscani passano in vantaggio con Gonzalez di testa su cross di Duncan. Al 26' raddoppiano con Duncan, colpo di testa in tuffo su passaggio di Arthur. Al 42' Duncan della Fiorentina di sinistro colpisce il palo. Nel secondo tempo al 4' i salentini accorciano le distanze con Rafia, conclusione di destro da fuori area. Al 30' il Lecce pareggia con Krstovic di testa su cross di Banda. Al 94' Kouame dei grigliati va vicino al gol.

Conference League amara per la Fiorentina, si arrende al West Ham in finale: a Praga finisce 2-1 per gli inglesi

via West Ham Utd fb

PRAGA - La Fiorentina si è arresa al West Ham con un punteggio di 2-1 a Praga, interrompendo così la sua corsa nella Conference League e perdendo l'opportunità di vincere un titolo europeo dopo 62 anni. La squadra di Italiano ha avuto poche occasioni nel primo tempo, ma sia Rice che Milenkovic hanno creato alcuni pericoli. 

Durante la partita, Biraghi è stato colpito da un oggetto lanciato dai tifosi inglesi, mentre il vantaggio di Jovic è stato annullato per fuorigioco. Il West Ham ha segnato il primo gol su rigore grazie al fallo di mano di Biraghi, ma Bonaventura ha subito pareggiato con un ottimo gol. Tuttavia, al 90' Bowen ha segnato il gol decisivo, portando il punteggio finale a 2-1 a favore del West Ham.

Coppa Italia: Fiorentina-Inter 1-2, decide Lautaro

via Inter fb

LUIGI LAGUARAGNELLA -
L'Inter si aggiudica la nona coppa Italia, Inzaghi la sesta personale. All'Olimpico i nerazzurri non falliscono nella seconda finale del trofeo. Contro la Fiorentina di Italiano è tutt'altro che una passeggiata. La cornice dello stadio è mozzafiato e poco dopo il fischio d'inizio Gonzalez si infila in area sul cross di Ikone e porta i viola in vantaggio. 

La Fiorentina mette alle corde gli avversari per lunghi tratti del primo tempo. Milenkovic tiene a bada Lautaro e Dzeko. Il bosniaco sfiora il pareggio, ma la Fiorentina continua ad avanzare sulla fasce con Cabral che crea grattacapi alla retroguardia interista. La squadra di Inzaghi subisce la pressione offensiva degli avversari e fatica nei contropiede. Le due squadre ci provano dal limite, poi un filtrante geniale di Brozovic mette nelle condizioni Lautaro di incrociare la porta e pareggiare. I viola subiscono il colpo. Dzeko fallisce clamorosamente davanti la porta. 

Poi ci pensa ancora Lautaro: su cross di Barella l'argentino arpiona la palla con una zampata imprendibile e firma il raddoppio nerazzurro. Gli uomini di Italiano, però non demordono. In realtà si aspetta il terzo gol dell'Inter, invece la Fiorentina nella ripresa reagisce e crea numerosi pericoli all'Inter. Il neo entrato Jovic sfiora il pareggio in tre occasioni. Handanovic è eccezionale e Darmian salva sulla linea. Inzaghi inserisce Lukaku per trovare profondità, ma i viola tentano il forcing. Entrano anche Correa e Gagliardini, ma i toscani restano in zona offensiva con numerosi corner. Il tempo di un tiro potente di Lukaku, ma la gara finisce per iniziare la festa nerazzurra con Handanovic che alza la nona coppa Italia. Ottima la presentazione della Fiorentina, ma nelle gare secche Inzaghi è letale.

Conference: Basilea-Fiorentina 1-3, viola in finale

via ACF Fiorentina fb
BASILEA - La Fiorentina vola in finale di Conference League. A Basilea i viola hanno battuto 3-1 gli svizzeri dopo i tempi supplementari nel ritorno della semifinale, ribaltando il 2-1 del Franchi all'andata.

A decidere il match la doppietta di Gonzalez (35' pt e 27' st) e il gol di Barak al 128'. Il Basilea aveva segnato nel momentaneo gol dell'1-1 con Amdouni al 10' della ripresa.

Nella finale di Praga del 7 giugno, i viola sfideranno il West Ham che nell'altra semifinale hanno sconfitto per 2-0 gli olandesi dell'Az.

Serie A: Roma-Fiorentina 2-0, Dybala ancora decisivo

via As Roma fb
ROMA - I giallorossi battono 2-0 la Fiorentina e conquistano tre punti pesanti nella corsa alla zona Champions. Mattatore della serata il neo campione del mondo Paulo Dybala, autore dei due gol che hanno messo ko la viola, in 10 uomini per più di un'ora per l'espulsione di Dodò. La Roma sale a quota 34 punti, a -3 dal quarto posto attualmente occupato dall'Inter.

Fiorentina in Conference League

Via Acf Fiorentina fb
PIERO CHIMENTI - La Fiorentina torna in Europa dopo 5 anni, accedendo alla fase a gironi della Conference League, con il ritorno dei preliminare contro il Twente terminato 0-0, dopo che l'andata aveva visto il successo viola per 2-1 al Franchi.

Partita in equilibrio per quasi tutti i 90' con la Fiorentina che ha l'occasione di portare a casa nella ripresa ma Ikonè spreca calciando sul portiere bravo ad uscire.

Gli olandesi nei minuti di recupero possono addirittura passare in vantaggio ma trovano un attento Terracciano che mantiene in equilibrio il destino del match.

Juve ko al Franchi, la Fiorentina torna in Europa

(via Acf Fiorentina)
PIERO CHIMENTI - La Fiorentina stende al Franchi la Juventus e strappa il pass che vale il ritorno in Europa, con la Conference, che mancava da 6 anni. I viola passano in vantaggio sul finire del primo tempo con Duncan. Il centrocampista gigliato con una conclusione di sinistro batte Perin. La ripresa segue la falsariga del primo tempo: noioso con poche conclusioni, c'è spazio anche per Pinsoglio che timbra la sua prima presenza in campionato e si rende protagonista in una doppia parata prima con Piantek e poi sulla ribattuta di Bonaventura.

Sul finale di match l'arbitro Chiffi fischia un calcio di rigore alla Fiorentina, per un fallo di Bonucci su Torreira. Dal dischetto Nico Gonzalez batte Pinsoglio per il 2-0 al 92' che fa esplodere la gioia dello stadio Franchi, facendo dimenticare gli ultimi anni tribolati quando la Fiorentina giocava per non retrocedere in B. Per i bianconeri, scesi in campo svogliati e con la testa alle vacanze, si apre la ricostruzione dopo l'addio di Chiellini e degli svincolati Dybala e Bernardeschi.

Gattuso è il nuovo allenatore della Fiorentina

NICOLA ZUCCARO - Gennaro Gattuso è il nuovo allenatore della Fiorentina. La nomina dell'ex tecnico del Napoli è stata ufficializzata dal patron gigliato Rocco Commisso. La candidatura dell'allenatore calabrese alla guida della Fiorentina quale successore di Beppe Iachini è prevalsa su quelle di Fonseca e di Sarri, già tecnici di Roma e Juventus. Gattuso guiderà i gigliati dal luglio 2021 e in vista del campionato di Serie A che inizierà domenica 22 agosto.

Fiorentina, Prandelli si dimette con una lettera

NICOLA ZUCCARO - "C'è un'ombra in me. La mia carriera potrebbe finire qui". E' il passaggio più significativo della lunga lettera con la quale, nel primo pomeriggio di martedì 23 marzo, Cesare Prandelli ha comunicato le sue dimissioni da allenatore della Fiorentina. Una decisione che come si ravviserebbe in un altro passaggio del testo è ulteriormente motivata dalla sua incompatibilità con l'attuale mondo del calcio e non solo per gli scarsi risultati ottenuti con la Fiorentina.

Alla compagine viola, l'ex CT dell'Italia si era "dichiarato" per un passato che lo aveva visto, contrariamente all'attuale campionato, poter raccogliere dei significativi risultati. Ma contrariamente a quanto sosteneva Enzo Biagi con quel "non si torna, dove si è stati felici", Prandelli sulla panchina viola vi è tornato nella speranza di risollevare la Fiorentina dalla bassa classifica.

L'impresa non gli è riuscita con i gigliati che, restando quintultimi per il 3-2 subìto dal Milan al Franchi nella serata di domenica 21 marzo 2021, ritroveranno Beppe Iachini come loro allenatore. Il predecessore di Prandelli, esonerato dal club viola il 9 novembre 2020, è ancora legato alla Fiorentina da un contratto ed è il profilo sul quale la relativa dirigenza ha puntato per sperare nel cambio di passo, dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali.

Serie A: Prandelli positivo al Covid e la Viola va in "bolla"

NICOLA ZUCCARO - Dopo Marco Giampaolo e Stefano Pioli, anche l'allenatore della Fiorentina Cesare Prandelli è risultato positivo al Covid. A seguito di questo esito, la squadra è stata messa in "bolla". La notizia anticipata nella serata di mercoledì 2 dicembre 2020 dall'Ansa e da Televideo Rai giunge in un momento critico per la precaria posizione in classifica dei viola, e nei giorni che precedono la delicata sfida in chiave salvezza con il Genoa, programmata per le ore 20.45 di lunedì 7 dicembre al Franchi di Firenze.

Cesare Prandelli è il nuovo allenatore della Fiorentina


FRANCESCO LOIACONO
- Primo esonero in Serie A. Il presidente della Fiorentina Commisso ha scelto di voltare pagina. Allontanato il tecnico della squadra viola Pasquale Iachini al quale non sono bastati 8 punti in 7 gare per salvare la panchina. Al suo posto arriva a Firenze Cesare Prandelli. Per il tecnico sardo del 1957 è un ritorno. Aveva già allenato la Fiorentina dal 2005 al 2010. Prandelli ha firmato fino a Giugno 2021. 

Commisso ha ringraziato Iachini per il lavoro svolto. Prandelli debutterà sulla panchina della Fiorentina domenica 22 Novembre alle 12, 30 in casa contro il Benevento, dopo la sosta del 14 e 15 Novembre per gli impegni delle Nazionali.

Roma-Fiorentina 2-0: Spinazzola e Pedro fanno sorridere Fonseca

STELLA DIBENEDETTO - Dopo il pareggio in Europa League, la Roma ritrova la vittoria battendo in campionato la Fiorentina. Un 2-0 netto per i giallorossi che sorridono grazie alle reti firmate da Spinazzola e Pedro che regalano tre punti pesanti a Fonseca. Un gol per tempo permettono così ai capitolini di riscattare anche il pareggio contro il Milan e tornare a sorridere in virtù di una vittoria importante sia per la classifica che per il morale.

L'1-0 della Roma arriva dopo appena dodici minuti. A sbloccare il match è Spinazzola, bravo a sfruttare una disattenzione della coppia Milenkovic-Martinez Quarta e battere Dragowski. I giallorossi ci credono e con Dzeko sfiorano immediatamente il raddoppio. Ci provano ancora con Pedro, ma il gol del definitivo 2-0 arriva solo

al 70' proprio con Pedro. La Fiorentina prova a riaprire la partita per poter sperare in un pareggio, ma senza successo. La squadra viola torna a casa con una sconfitta e l'espulsione di Martinez Quarta per un'entrata durissima su Dzeko.

Fonseca, invece, può sorridere per la conquista di tre punti che permettono alla Roma di salire a quota 11 in classifica agganciando così l'Inter a il Napoli. Una vittoria, inoltre, che permette ai giallorossi di preparare con più tranquillità il prossimo impegno in Europa League, giovedì, contro il Cluj.

Calciomercato: Milan e Fiorentina d'attacco

di PIERO CHIMENTI - Mancano ancora un paio di giorni all'apertura ufficiale del mercato di riparazione, ma le squadre di Serie A preparano in canna le prime mosse. La Fiorentina ha beffato il Milan per Muriel, che dovrebbe tornare in Italia con un prestito di 6 mesi, ma mancano ancora gli ultimi dettagli col Siviglia. Incassato il rifiuto del colombiano, i rossoneri starebbero virando su Gabbiani, che attualmente gioca in Premier col Southampton, ma non si esclude il clamoroso ritorno di Boateng, dati gli ottimi rapporti col Sassuolo, con cui si parla anche di Sensi. Tra le piccole si muove la Spal che si sarebbe assicurata fino a fine stagione le prestazioni di Viviano dallo Sporting Lisbona, mentre la Lazio avrebbe puntato per la fascia su Zappacosta del Chelsea.

Astori: dieci anni nel calcio che conta, 14 volte in azzurro

FIRENZE - Sono stati dieci gli anni in cui Davide Astori ha calcato i campi più importanti della Serie A e del grande calcio, conditi da 14 presenze in nazionale e il bronzo alla Confederation Cup del 2013: il capitano della Fiorentina è scomparso improvvisamente all'età di 31 anni. Nella Fiorentina giocava da tre anni.

Difensore centrale mancino, Astori aveva compiuto gli anni lo scorso 7 gennaio: era nato a San Giovanni Bianco, un comune del bergamasco nel 1987 e lì aveva mosso i primi passi, prima di essere notato dagli osservatori del Milan che lo presero per la squadra Primavera per poi girarlo in prestito nelle squadre minori (Pizzighettone, Cremonese).

Nel 2008 arriva a Cagliari dove resta per sei anni (esordisce in Serie A a Siena ad appena 21 anni) e dove si fa notare e valere, tanto da guadagnare la convocazione in azzurro (nel 2011 nell'amichevole Ucraina-Italia), fino all'approdo alla Roma che si aggiudica il derby di mercato con la Lazio e lo porta a Trigoria. Con la maglia giallorossa (29 presenze e una rete) Astori debutta anche in Champions League ma a fine stagione la Roma non lo riscatta e nell'agosto 2015 il Cagliari, titolare del cartellino, ufficializza il suo passaggio alla Fiorentina con la quale gioca quasi 100 partite, diventandone capitano a inizio dell'ultima stagione.

Nel giugno 2013, quando ancora vestiva rossoblù, l'allora ct Cesare Prandelli lo convoca per Confederations Cup in Brasile dove Astori segna il suo primo gol in nazionale (nella finale per il terzo posto contro l'Uruguay): è un gol per certi versi storico perchè è il primo gol di un giocatore del Cagliari in nazionale dopo quarant'anni, l'ultimo nemmeno a dirlo era stato Gigi Riva.

Tracollo Juventus, la Fiorentina passa ed è furia social contro Allegri

(Foto LAPRESSE)

Tracollo Juventus, che cade per 2-1 contro la Fiorentina di Paulo Sousa, e scatena la rabbia di parte della tifoseria, che sui social attaccano pesantemente l'allenatore Massimiliano Allegri, reo, a loro dire, di aver presentato in campo una squadra psicologicamente non pronta ad affrontare una sfida così sentita come quella contro i viola. Sembra essere sempre Firenze il crocevia del risveglio bianconero, se sarà così anche questa volta non lo si può sapere, ma una cosa è certa, una Juventus così brutta la si era vista forse soltanto contro il Genoa di Juric, e adesso toccherà ad Allegri ritrovare il bandolo della matassa, recuperando prima di tutto mentalmente una squadra prima in campionato e che non può rischiare ulteriori passi falsi, per non pregiudicare il cammino verso lo scudetto. Autori dei gol Kalinic al 37' su assist dello scatenato Bernardeschi, e Badelj al 54' per i gigliati, e di Higuain al 58' per la Vecchia Signora. Questo passo falso porta la Roma a + 1 dalla Madama che deve però recuperare la gara contro il Crotone, rinviata per l'impegno di Supercoppa Italiana.

Come già detto una non Juve, nel senso di una squadra scesa in campo solo fisicamente, senza il giusto approccio mentale, cosa grave già di per sé, ma con l'aggravante di giocare contro una storica avversaria, non solo dentro, ma anche fuori dal campo, con le tifoserie rivali da sempre. Male tutti, a partire dalla difesa, dove ci sono state delle preoccupanti distrazioni, da parte di uomini come Barzagli, Chiellini e Bonucci, con quest'ultimo giustificato parzialmente dalle non perfette condizioni fisiche, gente che solitamente non sbaglia nulla o quasi. Il centrocampo poi, troppo lento e molle, con tutti o quasi i duelli, vinti dai centrocampisti avversari. In particolare malissimo Marchisio, annullato totalmente da Federico Bernardeschi, che ha giocato quasi ad uomo sul principino bianconero, togliendogli spazio e lucidità. In attacco, infine, a un Higuain solito cecchino, a cui basta una sola palla buona per realizzare, fa da contraltare un Dybala spento e senza idee, quasi irritante quando nel finale calcia alle stelle il possibile pallone del 2-2.

La prossima sfida verrà disputata dalla Juventus, domenica alle ore 12:30, nel lunch match casalingo contro la lanciatissima Lazio di Simone Inzaghi, vero e proprio banco di prova per la squadra di Allegri, che dovrà dimostrare come la sconfitta contro la Fiorentina sia stata solamente un fisiologico incidente di percorso.