Di Francesco: "CR7 è il pericolo numero uno: spero non giochi"

"Le possibilità più grandi le abbiamo con Dzeko, che oggi farà la rifinitura: valuteremo se portarlo in panchina. È un giocatore che viene da più di venti giorni di sosta ed è impossibile utilizzarlo dal primo minuto. Quasi sicuramente sarà tra i convocati. Abbiamo delle speranze con De Rossi: valutiamo le sue condizioni giorno per giorno. Per gli altri non c’è nulla da fare" ha dichiarato l'allenatore della Roma, Eusebio Di Francesco, in vista della  sfida allo Stadium contro la Juventus.

"La Juventus ha dimostrato di essere la più forte di tutte, non solo quest’anno. Negli anni ha acquisito una grandissima mentalità e si è sempre rinforzata. Non sarà una partita facile perché la Roma non ha mai fatto risultati negli ultimi anni. Magari nel momento peggiore tireremo fuori la prestazione. Allegri ha detto che questa è una partita da far bene tecnicamente, fisicamente e mentalmente: è vero, sono queste le caratteristiche imprescindibili per poter fare una gran gara. Loro non mi meravigliano, forse siamo mancati noi come classifica, legata a tante situazioni: in alcune partite abbiamo buttato dei punti, è più demerito nostro. La Juventus spesso cambia interpreti e ha sempre giocatori di altissimo profilo, pronti, preparati e di livello. Non mi sorprende la sua classifica, noi invece sappiamo che dobbiamo fare molto molto meglio. Il loro stadio influenza molto come clima. Quando sono entrato nello spogliatoio con il Sassuolo per la prima volta ho notato che ti fanno vedere sui muri tutte le coppe che hanno vinto: ma un conto è il Sassuolo e un altro è la Roma. Dobbiamo essere bravi a cancellare tutte le situazioni negative che aleggiano intorno alla squadra e concentrarsi su questa gara per far risultato, che sarebbe anche storico. Tutte le mattine, quando mi sveglio, mi sento in discussione. Quando vedo che le cose non girano come vorresti ti fai domande e cerchi le soluzioni giuste. Dobbiamo guardare avanti e cercare di fare meglio. Nel calcio l’allenatore come responsabilità è sempre davanti a tutti. È inevitabile che qualcosa questa squadra dovrà fare, ma io non ho nemmeno chiesto di mercato a Monchi. Abbiamo parlato di quello che bisogna fare in questo omento e arrivare al 29 con più punti possibili. Per forza di cosa è inevitabile che questa squadra debba fare qualcosa. Non possiamo non muoverci. In questi anni la Juve ha costruito tanto, ha dimostrato mentalità, vincere aiuta a vincere. Loro sono differenti solo da noi, ma da tutte le società in Italia. E lo dimostrano sia in campo sia fuori. Ronaldo? È il pericolo numero uno, ha le capacità di un fuoriclasse che tira sempre fuori dal cilindro colpi fenomenali. Si fa fatica a sostituire calciatori così e preferirei che stesse fuori. Per quanto riguarda l’impegno di Pallotta, è un concetto che giro a tutto l’ambiente di Trigoria. E noi, che siamo i principali artefici, dobbiamo dare qualcosa in più. La Champions non è tanto distante e noi abbiamo centrato la qualificazione: serve far meglio in campionato per stare dove meritiamo di essere. Inizialmente basterebbe non perderla la palla, serve tenerla e gestirla meglio: a rincorrere si fa più fatica. Come esempio prenderei a esempio un giocatore come Madzukic, che contro il Torino stava difendendo in area di rigore. Dobbiamo prendere esempio da certi attaccanti. Per giocare ad alti livelli e vincere bisogna saper fare anche questo".

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